Il messaggio di Francesca Fioretti, a due mesi dalla scomparsa di Astori

A due mesi dalla morte di Davide, Francesca Fioretti, la figlia Vittoria e la famiglia Astori scrivono alla "Gazzetta": un messaggio commovente e pieno d'amore

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Redazione

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Sono trascorsi esattamente due mesi da quel 4 Marzo, nel quale capitò l’imprevedibile, che lasciò tutti con il cuore infranto, amici, compagni, tifosi e non tifosi.

Sono trascorsi esattamente 60 giorni da quel 4 Marzo, giorno in cui Davide Astori se ne andò all’improvviso: dalla sua Fiorentina, dal cuore dei tifosi, dalle sue amate Francesca e Vittoria. Incredulità, dolore e sgomento hanno attraverso la città di Firenze, quella città che amava Davide e fortemente ricambiata dal Capitano viola. L’ha amata tanto da sceglierla come luogo dove costruire la sua famiglia, con Francesca Fioretti, la compagna dal 2013, che sembrava conoscere da una vita, e Vittoria, il frutto del loro amore nata nel 2016.

Avevano scelto di comprare casa, in quella via che corre e sbuca in piazza Santa Trinità, quella via nella quale era apparso uno striscione commovente, dopo quel 4 marzo. “Davide, Francy, Vichy vi vogliamo bene” recitava lo striscione, perché era così Davide Astori per la città di Firenze: un giocatore, un capitano, un amico.

Davide è morto all’improvviso, a 31 anni, per una bradiaritmia, in un albergo di Udine, che ospitava la Fiorentina prima della partita contro l’Udinese. Aveva molte partite da giocare, molto amore da dare e una famiglia da veder crescere. Da quel giorno Francesca si è chiusa nel totale silenzio, lei che prima condivideva sui suoi canali Facebook e Instagram pezzi di vita e di famiglia. Dopo 60 giorni, continua il silenzio sui social: non racconta più di sé, di Vittoria, di amore, di casa, ma resta chiusa nel riserbo, nel proprio dolore, nel proprio cerchio familiare. Non rimane però totalmente in silenzio: dopo 60 giorni, insieme alla famiglia di Davide Astori, che nel tempo è diventata anche la sua, sceglie di ringraziare.

Un comunicato sulla Gazzetta dello Sport, poche parole “semplici e uniche, come era Davide” per dire “grazie” ai tifosi della maglia viola, che si sono stretti intorno al Capitano e alla sua famiglia, a chi non è tifoso, ma che ha scelto di passare sui social a lasciare un commento di conforto e vicinanza a Francesca, a chi ha condiviso quello sgomento e ha lasciato qualche lacrima per quel padre, compagno e figlio che se n’è andato troppo presto, senza avvisare.

Hanno scritto alla Gazzetta: “GRAZIE è una parola semplice ma unica, come era Davide. Vorremmo dire GRAZIE personalmente a tutti voi che ci siete stati vicini a partire da quell’inatteso 4 marzo, ma siete talmente tanti che non sarebbe possibile. Pertanto è così, come era solito fare Davide con un sorriso e un forte abbraccio, che diciamo a tutti voi: GRAZIE DI CUORE. Firmato Famiglia Astori, Francesca e Vittoria.” Per accompagnare le parole, hanno scelto una foto di Davide in divisa, sorridente, con quel sorriso che aveva conquistato la sua compagna.

Si erano conosciuti nel 2013: Francesca, ex gieffina, Davide, appena trasferito da Roma alla Fiorentina. Si erano incontrati ad una festa: sono entrati soli, ne sono usciti innamorati. Li aveva uniti la passione per i viaggi, poi è stato l’amore, al di là di ogni cliché di veline o gieffine unite a calciatori da amori passeggeri. Lei, la gieffina più bella di sempre, a detta degli spettatori, modella e attrice, campana del 1985, ha scelto, dopo aver conosciuto Davide, di dedicarsi alla famiglia e alla loro Vittoria. Lui, difensore, nato nel 1987 in un paesino della provincia bergamasca, era solito indossare la maglia numero 13 per la sua ammirazione verso Alessandro Nesta, maglia che poi il Cagliari e la Fiorentina hanno deciso di ritirare. Avevano scelto di rimandare il matrimonio, per dedicarsi a Vittoria.

Sono passati due mesi da quel 4 marzo che ha spezzato il cuore a tanti e la perdita di Davide Astori è ancora nell’aria, per molti. Non si può che accogliere quel “grazie”. In silenzio.