Onore a Chiara Ferragni, testimonial delle vacanze d’arte in Italia

Tutti a criticare la Ferragni per i suoi accessi privilegiati alle bellezze d’arte: ma grazie al suo seguito social, dopo le visite agli Uffizi e alle chiese del Salento, le visite sono aumentate

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

I Ferragnez continuano a stupire, e nel bene. Che piaccia o meno, questa coppia social sta dando dal lockdown, prova di grande sensibilità e intelligenza. Oltre che un buonissimo esempio.

Dopo la donazione di 100mila euro e la campagna social che ha permesso di costruire in tempi record un reparto di terapia intensiva al San Raffaele, dopo i bellissimi e suggestivi concerti dal balcone, dopo l’impegno in prima persona alla campagna Milanoaiuta per sostenere le famiglie in difficoltà, adesso arrivano le vacanze alternative e culturali.

A fronte della miriade di showgirl, influencer, vip che postano foto di bikini al sole, in quel di Sardegna, Ibiza, Costiera Amalfitana, o Versilia, tanto per citare i posti più gettonati, impegnate esclusivamente ad abbronzarsi o a destreggiarsi in tuffi dagli splendidi yacht, Fedez e Chiara hanno scelto prima di visitare Firenze e gli poi il Salento, non per le spiagge caraibiche ma per le meravigliose chiese barocche di Otranto e dintorni.

E se ovviamente lo spot di Chiara agli Uffizi ha creato subito polemica, come lo era stata in precedenza la sua visita ai Musei Vaticani (“Perché ha l’accesso privilegiato?”) il direttore degli Uffizi ha fatto sapere che i suoi post hanno incrementato le visite del 42%. Soprattutto da parte dei giovani.

E possiamo giurare che dopo i post di questi giorni alla Cattedrale di Otranto o alla chiesa di Santa Croce a Lecce, molti follower ne seguiranno l’esempio.

E se Chiara sarà riuscita anche nell’impresa di attirare i giovani non solo sulle spiagge o nei locali alla moda, ma a visitare le bellezze d’arte, e a diventare una testimonial delle vacanze d’arte in Italia, non potremo che riconoscere, ancora una volta, che i Ferragnez stanno facendo la differenza.