Chiara Biasi: “La mia amicizia con Chiara Ferragni? Le persone ci giudicavano”

Chiara Biasi racconta la nascita dell'amicizia con Chiara Ferragni e la loro avventura da influencer

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Nonostante oggi il mondo di Instagram sia costellato da un numero sempre maggiore di influencer e life stylist, i fan più accaniti continuano a seguire ed emulare soprattutto chi, possiamo dire, questo lavoro lo ha ideato, diventandone precursore e creando una tendenza molto ambita. È il caso di Chiara Ferragni e Chiara Biasi, che da giovani amanti della moda e delle tendenze di stile hanno creato quella che oggi è la figura dell’influencer. Amiche e colleghe, le due non si sono mai allontanate. Ma come si sono conosciute?

Chiara Biasi e Chiara Ferragni: un’amicizia nata sui social

Le piace definirsi lifestyle blogger. Chiara Biasi, classe 1990, è forse una delle prime icone di tendenza nate grazie ai blog e ai social, proprio come la sua amica storica Chiara Ferragni. Le due, infatti, si conoscono da molto tempo e sono stati proprio i social e la passione condivisa per la moda a creare la loro solida amicizia. In un’intervista al programma di Radio DJ Say Waaad, la bella influencer friulana ha voluto ripercorrere i primi passi della sua carriera e la nascita dell’amicizia con Chiara Ferragni: “Sono entrata in questo mondo 10 anni fa in un momento in cui il fenomeno era incentrato sul fashion. Io non avevo le capacità di definirmi così. Le persone mi seguono per il mio lifestyle: parlo più della mia vita a 360°, non solo di fashion.”

Una passione, quella di raccontare i dettagli della sua vita, nata prestissimo, su un social chiamato 2.0. È lì che lei e Chiara Ferragni si sono conosciute per la prima volta. “Io e Chiara ci siamo conosciute su una piattaforma che si chiamava 2.0. Ai tempi andava moltissimo, soprattutto in Lombardia. Io ero l’unica tra Veneto e Friuli. Lei era al primo posto in quel sito e io ero tipo quinta. Ci siamo addocchiate e abbiamo fatto amicizia. Poi, a 19 anni, cercavo casa a Milano e lei me ne ha consigliate alcune. Un giorno sono scesa a Moscova a Milano con mia mamma, e ho sentito urlare il mio nome: era Chiara. Già ai tempi, sui social, era una forte.”

Chiara Biasi: “Io e Chiara Ferragni siamo state giudicate”

Un’amicizia iniziata per caso e che non è mai finita. Forti e vicine nella vita privata, in cui si sostengono anche nelle occasioni più tristi, come la ripartenza da Parigi per i problemi di salute di Fedez, ma anche nella vita lavorativa. È anche grazie a Chiara Ferragni, infatti, se Chiara Biasi ha deciso di dedicarsi al lifestyle aprendo il suo blog. Proprio grazie al consiglio dell’imprenditrice digitale cremonese, Chiara Biasi inizia la sua carriera da influencer e apre un blog di moda, cibo, viaggi e design. Una scelta azzardata quella di iniziare una carriera incentrata sulla propria vita e il proprio stile, in cui si è sempre sotto gli occhi di tutti rischiando spesso di essere giudicati. Ma per Chiara Biasi, essere pioniera di questo movimento insieme a Chiara Ferragni è “Un ònere e un onore. All’inizio ci guardavano con la coda dell’occhio, giudicanti. Poi quando hanno iniziato a capire che dietro c’era un business le cose sono cambiate. Oggi ci sono dei mestieri più quotati perché sembra facile arrivare ad alti livelli e guadagnare. Ma non è così.”

Chiara Biasi
Fonte: IPA
Chiara Biasi

Oggi, infatti, in tantissimi voglio intraprendere questo tipo di carriera nonostante sia difficile affermarsi e reggere il colpo davanti a possibili critiche e haters. La stessa Chiara Biasi, pur non pentendosi di nulla, ammette che non è sempre facile: “Io sono lusingata di tutto quello che ho. Chiaro è che ci sono stati dei periodi in cui ho riflettuto su me stessa e mi sono chiesta ‘Chi me lo ha fatto fare?’. In dei periodi mi sono eclissata, isolata, perché comunque si è sempre esposti.” È quindi molto importante pensare a un piano B: “Oggi cerco di collaborare con brand non solo nel mondo della moda ma anche altri settori. Sono come una spugna: apprendo e imparo da un sacco di talenti e professionisti. Un piano B me lo sto costruendo.