Che fine ha fatto Tullio De Piscopo

Cosa fa oggi il celebra batterista protagonista di tanti concerti indimenticabili? Il successo e la vita di Tullio De Piscopo

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Giorgia Prina

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Il suo nome e i suoi ritmi sono legati a nomi leggendari della musica italiana e anche il suo, quello di Tullio De Piscopo, ha segnato la storia della ritmica nostrana. Un personaggio eclettico, che ha approfondito diversi aspetti della scena musicale, dal cantautorato alle percussioni, attirando sempre l’attenzione di frontman eccezionali. Indimenticabile il suo sodalizio con Pino Daniele, morto il 4 gennaio del 2015, durato anni e che ha portato entrambi i musicisti ad altissimi livelli.

Cosa fa oggi Tullio De Piscopo: la musica e la malattia

Una vita dedicata alla musica, votata al ritmo e alla compagnia di impareggiabili autori. Oggi Tullio De Piscopo si dedica ancora ai concerti, più piccoli, certo, ma portando sempre sul palco la sua forza e la sua esperienza, maturata in tanti anni di carriera. Dalla sue voce sentiamo ancora oggi le storie su autori scomparsi troppo presto, come Pino Daniele e Fabrizio De Andrè, storie di cui abbiamo ancora incessantemente bisogno, che ci raccontano di un passato non lontano e ci fanno sognare sulle note delle loro canzoni. Ma cosa ha fatto Tullio De Piscopo in anni recenti e cosa fa oggi?

Negli ultimi anni Tullio De Piscopo ha affrontato alcune difficoltà di salute, che lo hanno portato ad affrontare scelte e momenti difficili. Nel 2012 ha annunciato di essere stato colpito da un tumore al fegato. “È stato una bella botta, ma dopo è arrivata la voglia di combattere. Non ero pronto a morire. Mi dissero che avevo sei mesi di vita. Ero con Giusy il giorno della diagnosi: tumore maligno dei più brutti e dei più rari. Decisi di andare in Svizzera per preparami a morire con l’eutanasia. Non volevo cure. Dopo, capii di non essere pronto. Come rinunciare alla gioia dei miei nipoti?”.

Fu in quel momento che l’amicizia con Pino Daniele si rivelò in tutta la sua sincerità oltre al sodalizio professionale: “Mi ha regalato un rosario e mi ha detto: ‘Vedrai che ti aiuterà, non ti disperare’. Sono molto legato a lui perché con quella visita in ospedale mi ha salvato, assieme alla musica e ai miei nipotini. La Madonna ha fatto ‘o miracolo”, ha raccontato. 

Il tumore non ha fermato il musicista, che nel 2013 ha partecipato a un tour mondiale proprio con Pino Daniele. I due hanno suonato in teatri e festival, al fianco di artisti del calibro del bassista Marcus Miller e del polistrumentista Mino Cinelu. Alla fine del 2015 è uscito 50 – Trilogy, per raccontare la sua intera carriera attraverso una compilation di 56 brani, fra cui anche tre inediti: Destino e Speranza, dedicato allo scomparso Pino Daniele, Funky Virus Canto d’oriente. Recente anche la sua partecipazione a Sanremo, nel 2018, ospite dei The Kolors nella serata dei duetti e delle cover. Sempre nello stesso anno è entrato nelle 100 eccellenze italiane nel mondo nella quarta edizione del premio 100 Eccellenze Italiane presso la Sala della Lupa in Montecitorio. Il 24 giugno 2022, il Comitato dell’Ordine del Leone d’oro di Venezia gli ha assegnato il Leone d’oro di San Marco alla Carriera.

Tullio De Piscopo, vita e carriera

Nato a Napoli il 24 febbraio 1946, Tullio De Piscopo ha esordito nel mondo musicale italiano negli anni ’70. Da allora non si è mai fermato, collaborando con artisti internazionali e portando la sua musica in lunghe tournée in Europa, realizzando album da solista e facendo il turnista per gruppi dance e importanti maestri fra cui Franco Battiato, Tony Mimms, Astor Piazzolla, Armando Trovajoli e Pino Presti.

Ha fatto parte del Franco Cerri Quartet e dei New Trolls Atomic System, ha collaborato con musicisti di rango come Max Roach M’Boom Re Percussion, Quincy Jones, Chet Baker, Pantaleon Perez Prado, Franco Cassano, Donatella Rettore, Adriano Celentano, Lucio Dalla e Fabrizio De André.

È stato inoltre batterista nel gruppo di Pino Daniele in diversi dischi e ha fatto parte dei grandi tour con Alphonso Johnson, Gato Barbieri, Rino Zurzolo e Joe Amoruso. Ha scritto varie colonne sonore tra cui Mi manda Picone di Nanni Loy, Razza selvaggia e Naso di cane di Pasquale Squitieri e 32 dicembre di Luciano De Crescenzo. Come cantante ha ottenuto successo con il brano M’briachete tu, poi la consacrazione con Andamento lento (con la quale partecipò a Sanremo 1988 e vinse il Festivalbar nello stesso anno). Altre canzoni celebri sono E allora e allora (Sanremo 1989) Stop Bajon, Jastao e Qui gatta ci cova (Sanremo 1993). I suoi pezzi sono apprezzati per le sonorità jazz-pop, talvolta con venature africane come in Radio Africa, incisa con Mory Kanté.