Oops, I did it again, recitava una delle sue più celebri hit. E Britney Spears sembra davvero ricadere ciclicamente negli stessi problemi psicologici che la inseguono da anni.
Negli ultimi mesi, la cantante è stata di nuovo al centro del gossip per un ricovero in una clinica d’igiene mentale, apparentemente dovuto ad un crollo nervoso legato alla malattia del padre, e per problemi famigliari, tra il manager che annunciava che non si sarebbe più esibita dal vivo e il padre che veniva denunciato dall’ex marito per aver picchiato il nipote.
Ma non è la prima volta per lei: era il 2007 quando, scappata dalla clinica di riabilitazione, si rasava i capelli a zero e la sua foto, pelata e con lo sguardo allucinato, rimbalzava su tutti i giornali e siti di gossip. Ai tempi Britney perse la custodia dei figli, e dopo un TSA i giudici le affidarono come tutore il padre Jamie Spears.
La “principessa del pop” aveva già pubblicato 5 album, scalato tutte le classifiche mondiali, battuto molti record e contribuito alla rinascita del teen pop. Eppure, a 26 anni, con due figli e milioni di dollari in banca, Britney era una ragazzina allo sbando completo, senza più punti di riferimento, bisognosa di essere guidata dagli altri.
“Ho davvero toccato il fondo. Ora non penso che il mio problema fosse alcol o depressione. Ero come una bambina affetta da una qualche sindrome da deficit di attenzione e iperattività, che corre sempre in giro”.
D’altronde erano gli anni delle “party girls”, delle uscite serali quotidiane con Paris Hilton e Lindsay Lohan, all’insegna di alcol e droga, in cui la Spears era sempre in prima linea.
Eppure Britney, grazie alla sua forza d’animo, al suo carattere tosto, quello che a soli 5 anni la faceva salire sul palco ed esibire davanti a tutti, strappando applausi, è riuscita a salvarsi. Aiutata dalla rehab, dalla sua famiglia, dal suo lavoro e dalla passione per la musica, si è disintossicata, ha riottenuto la custodia prima parziale, poi totale, dei figli ed è tornata al successo. Come cantante, con l’album Circus e il grandioso residency show a Las Vegas dal 2013 al 2017 (tanto che la città ha istituito il 5 novembre come “Britney Spears day”) e come conduttrice di X Factor Usa, nel 2012.
Ma Brit è un anima fragile, di quelle che al talento affiancano un male di vivere difficile da gestire. Una insicurezza che ti accompagna tutta la vita. E non ci sono medicine, fidanzati volenterosi che tengano, prima o poi rischi la ricaduta.
Oops, i did it again, cantava nel 2000. E 12 anni dopo la crisi del 2007, Britney sembra di nuovo fuori controllo. In crisi per i gravi problemi di salute del padre, dicono in molti, ha annullato le sue esibizioni, il suo manager Larry Rudolph ha confermato a maggio 2019 un nuovo ricovero in una clinica d’igiene mentale e sui social la cantante alterna foto romantiche ad altre in cui esibisce di nuovo quello sguardo allucinato di un decennio fa.
I fan in primavera avevano addirittura lanciato l’hashtag “#FreeBritney, convinti che l’avessero ricoverata contro il suo volere e stessero speculando sul suo patrimonio. Lei stessa aveva intrapreso un percorso legale contro il suo staff, con l’accusa di aver autorizzato il ricovero contro la sua volontà.
L’ultimo capitolo di questa storia tormentata, di poche settimane fa, vede l’amato padre, Jamie, denunciato dall’ex marito Kevin Federline perché accusato di avere picchiato il nipote, figlio maggiore della coppia, Sean. E per questo motivo perdere la custodia legale della figlia, andata a Jodi Montgomery, suo assistente personale.
Britney nel frattempo si è fatta mora, continua ad alternare foto glamour ed altre ai limiti del cattivo gusto, con gli occhi bistrati e outfit azzardati. Mentre il fidanzato le giura eterno amore e dichiara ai media di volerla portare all’altare, lei scrive sui social: “A volte ci si sente davvero soli, non puoi mai sapere di chi fidarti e spesso le persone sono finte”. Ma i suoi fan ne sono certi: se non riuscirà l’amore, sarà ancora una volta la musica a salvarla e riportarla a galla.