Brian Wilson, 81enne co-fondatore dei Beach Boys, è affetto da demenza. La natura estremamente invalidante del disturbo, ha convinto i famigliari del musicista a chiedere che sia posto sotto la tutela legale dei suoi agenti. Ad occuparsi di Wilson e dei suoi affari era sempre stata la moglie Melinda Wilson, morta lo scorso gennaio. A riportare la notizia i media americani e la famiglia stessa.
Brian Wilson è malato: l’appello della famiglia
Brian Wilson sta poco bene. All’indimenticabile frontman dei Beach Boys, oggi 81enne, è stato infatti ” diagnosticato un disturbo da demenza senile“, come ha riportato al New York Times il suo agente Jean Sievers. Un disturbo neurocognitivo molto invalidante, che non permetterebbe al cantante di soddisfare i suoi bisogni primari autonomamente. Per questo motivo, la famiglia ha chiesto che la tutela legale di Wilson, dopo la morte della moglie Melinda Wilson sia affidata ai suoi manager: lo rendono noto gli stessi familiari della star con una nota sui social dopo aver depositato dei documenti giudiziari per avviare la pratica.
“Dopo un’attenta considerazione e consultazione tra Brian, i suoi sette figli e i dottori, confermiamo che la tutela legale di Brian sarà affidata a Jean Sievers e LeeAnn Hard” si legge nel comunicato, in cui si spiega anche che “la decisione è stata presa per assicurarsi che non ci siano cambiamenti drastici nella vita dell’artista”. La famiglia promette tuttavia che “Brian potrà godersi famiglia e amici e continuare a lavorare ai suoi progetti e a partecipare a tutte le attività che desidera”. Il provvedimento di tutela dovrà comunque essere ratificato da un giudice, e potrebbe arrivare nei prossimi mesi.
Brian Wilson e il rapporto con Melinda
A prendersi cura di Brian Wilson, fino allo scorso mese, era stata la moglie Melinda Wilson, che in più occasioni lui aveva definito la sua “salvatrice”. La donna, conosciuta nel 1986, era stata artefice del suo ritorno sulle scene dopo un periodo particolarmente difficile: “Melinda era più di una moglie. Era la persona che mi ha salvato. Mi ha dato la sicurezza di cui avevo bisogno. Mi ha incoraggiato a fare la musica di cui avevo bisogno. Era la mia ancora” scriveva Brian salutando la sua compagna di vita.
Brian Wilson, il ragazzo prodigio del pop
Brian Wilson conobbe la popolarità negli anni ’60 con il gruppo Beach Boys: mentre nel Regno Unito imperversavano i Beatles, gli Stati Uniti ballavano sulle note degli inni dedicati al surf. Tra le hit indimenticabili della band ci sono brani come Surfin USA, I get around, Barbara Ann e Good Vibrations. Sin dalla fine degli anni ’60, l’artista cominciò a manifestare i primi problemi di salute mentale, che culminarono in un lungo periodo di semi-reclusione dopo la morte del padre: furono anni segnati da depressione, dipendenza dalle droghe e comportamenti autodistruttivi.
Il ritorno sulle scene avvenne nel 1988 con una carriera solista, che tuttavia non raggiunse mai i livelli toccati con la band. I Beach boys furono tuttavia protagonisti di una breve reunion nel 2011. Nel 2022, Brian Wilson annunciò il ritiro definitivo dalle scene. Alla sua vita, è ispirata la pellicola Tutto per la musica.