Blake Lively travolta dalle critiche per “It Ends With Us”: le accuse di violenza domestica

Il film con Blake Lively che tratta il tema della violenza domestica, ha generato un dibattito acceso sui social

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Blake Lively è sempre stata amata per il suo stile impeccabile e il suo talento sul grande schermo, ma questa volta l’attrice si trova al centro di un turbine di polemiche per la promozione del suo ultimo film, It Ends With Us. Il film, basato sull’omonimo bestseller di Colleen Hoover, affronta il delicato tema della violenza domestica, e proprio questo argomento ha scatenato un acceso dibattito sui social media e tra i fan. Ma cosa è andato storto nella campagna promozionale e perché Blake Lively è stata travolta dalle critiche?

Blake Lively travolta dalle critiche per “It Ends With Us”

Blake Lively interpreta Lily Bloom, una donna che cerca di ricostruire la sua vita a Boston dopo un’infanzia segnata dalla violenza domestica. La storia si addentra in tematiche complesse e dolorose, esplorando le dinamiche di una relazione abusiva che si sviluppa tra Lily e il neurochirurgo Ryle Kincaid, interpretato da Justin Baldoni, che è anche il regista del film. Fin dall’annuncio del progetto, l’aspettativa era alta, soprattutto tra i fan del libro, ma la promozione del film ha sollevato non poche critiche.

Blake Lively, nota per la sua presenza carismatica sui social media, ha scelto di promuovere It Ends With Us con un approccio leggero e festoso, invitando i suoi fan a vestirsi con abiti floreali e a trascorrere una serata al cinema in compagnia delle amiche. Un approccio che, a prima vista, potrebbe sembrare innocuo, ma che si è rivelato estremamente controverso, dato il tema centrale del film.

Molti utenti sui social, in particolare su TikTok, hanno accusato Blake Lively di non prendere sul serio la gravità del tema trattato. Alcuni hanno sottolineato come la promozione del film sembri più adatta a una commedia romantica piuttosto che a un dramma che esplora la violenza domestica.

Le critiche si sono moltiplicate rapidamente, con molti fan che si sono sentiti traditi dall’attrice, accusandola di sminuire la portata emotiva del film e di non affrontare adeguatamente il tema della violenza.

Blake Lively
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Blake Lively

Le tensioni sul set e la frattura con Justin Baldoni

Oltre alle critiche sulla promozione del film, si vocifera anche di una tensione crescente tra Blake Lively e Justin Baldoni durante la produzione. I due attori, infatti, non sono mai apparsi insieme durante le presentazioni ufficiali del film, alimentando speculazioni su un possibile attrito tra loro.

Durante il tour promozionale, Baldoni è stato l’unico a parlare apertamente delle tematiche oscure del film, mentre Blake Lively ha mantenuto un approccio più superficiale, concentrandosi su aspetti estetici e frivoli.

La distanza tra i due è stata evidente anche sui social media, dove molti membri del cast e della crew, inclusa l’autrice Colleen Hoover, hanno smesso di seguire Baldoni. Questo ha portato molti a ipotizzare che ci fosse qualcosa di più profondo dietro le quinte.

Blake Lively
Fonte: Getty Images
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Alcune fonti anonime hanno suggerito che ci siano stati dei contrasti creativi durante la post-produzione, con Blake Lively che avrebbe chiesto di apportare modifiche significative alla sceneggiatura e al montaggio, coinvolgendo addirittura suo marito, Ryan Reynolds, nel processo.

Secondo alcune voci, la scelta di Reynolds di riscrivere una delle scene chiave del film avrebbe ulteriormente esacerbato le tensioni tra Lively e Baldoni. Questo episodio avrebbe alimentato le speculazioni secondo cui Reynolds potrebbe essere stato una delle cause del deterioramento del rapporto tra i due co-protagonisti, anche se ufficialmente non è stata fatta alcuna dichiarazione in merito.

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Un pubblico diviso e una campagna marketing che solleva dubbi

Nonostante le critiche, It Ends With Us ha avuto un notevole successo al botteghino, dimostrando che il pubblico era comunque curioso di vedere come la storia di Lily Bloom sarebbe stata portata sul grande schermo. Tuttavia, la campagna marketing del film ha lasciato molti perplessi.

Mentre Justin Baldoni ha collaborato con organizzazioni come No More Foundation per sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza domestica, Blake Lively ha continuato a promuovere il film con un tono decisamente più leggero.

Questo contrasto ha fatto sorgere interrogativi su come una pellicola che tratta un tema così delicato possa essere stata promossa in modo così dissonante. Molti si chiedono se Blake Lively abbia compreso appieno l’importanza del messaggio del film, o se abbia semplicemente preferito concentrarsi sugli aspetti più commerciali della promozione.

Sony Pictures, che ha acquistato i diritti di distribuzione del film, ha difeso Lively, sottolineando che l’attrice ha lavorato instancabilmente per garantire che la storia fosse trattata con il massimo rispetto. Tuttavia, questo non ha placato le critiche di chi ritiene che la promozione del film sia stata inappropriata e fuori luogo.

Blake Lively ha risposto alle accuse sottolineando l’importanza di non definire una persona solo attraverso le sue esperienze traumatiche, ma di riconoscere la molteplicità delle identità e delle storie di ognuno. Un messaggio potente, ma che molti ritengono sia arrivato troppo tardi, dopo che la campagna promozionale aveva già creato un’immagine troppo leggera del film.