Bianca Balti: “Non trovo i farmaci contro il cancro”. La denuncia sui social

Bianca Balti è in grave pericolo. Denuncia l'assenza dei farmaci salvavita contro il cancro ed è allarme per tanti pazienti nelle sue condizioni

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Pubblicato: 30 Maggio 2025 13:43

Durissimo sfogo di Bianca Balti, che getta luce su una problematica reale e complessa che, senza la sua fama, rischierebbe di non ottenere il risalto che merita. Quando le persone comuni denunciano certe carenze, infatti, otteniamo proteste silenziose che durano pochi giorni, quando è un Vip a farlo, invece, si ottiene indignazione di massa.

Bianca Balti, mancano farmaci contro il cancro

Bianca Balti ha affidato a Instagram il suo durissimo sfogo per la situazione complessa che sta vivendo: “Sono una paziente oncologica e i farmaci che sto aspettando non sono facoltativi. Mi salvano la vita. Ho una carriera, una vita e delle responsabilità”.

Lo sguardo è rivolto duramente alle case farmaceutiche americane per la difficoltà nel reperire i medicinali che producono i farmaci per la cura del tumore ovarico di cui soffre. Una condizione, quella della scarsità di questi beni essenziali, che sta coinvolgendo rapidamente anche l’Europa. Per questo la sua denuncia non è affatto qualcosa di limitato al sistema d’oltreoceano.

Lei da anni vive a Los Angeles con le figlie Matilde e Mia, dopo aver lasciato alle spalle Lodi, dov’è nata nel 1984. La modella non ha usato mezze misure nella sua denuncia, tirando in ballo Healthy California e Cvs Pharmacy, ovvero il servizio sanitario californiano e le aziende farmaceutiche. Ha taggato i loro profili, invitandoli a una risposta in tempi rapidi, per sé e tutti gli altri pazienti in attesa.

Bianca Balti è in pericolo

Non è facile metterci la faccia e mostrarsi tanto vulnerabili, anche per chi è ben abituato a vivere sotto i riflettori. “Di solito non lo faccio”, ha spiegato, “ma ho esaurito la pazienza”. Questa denuncia social è per gridare quanta urgenza ci sia: “Dovete darvi una mossa”.

Dinanzi a questa crisi non esiste uno status Vip, è bene chiarirlo. Altrimenti Bianca Balti non si ritroverebbe a dire che ha trascorso ore al telefono senza che qualcuno si assumesse la responsabilità di quanto le sta accadendo: “Nessuno se ne occupa. State fallendo proprio quando c’è più bisogno di voi. Ed è inaccettabile”.

Ma perché parlava di lavoro e responsabilità? Il motivo è semplice. Deve fronteggiare un viaggio di lavoro ma non è sicuro per lei lasciare gli Stati Uniti senza i suoi farmaci di scorta. Potrebbe non trovarne altrove, magari per una differente regolamentazione farmaceutica.

Come sta Bianca Balti

Sappiamo che lo scorso settembre Bianca Balti ha annunciato d’aver ricevuto una terribile diagnosi. È stata però operata nel frattempo e ha completato il ciclo di cure chemioterapiche. Ha poi svelato una splendida notizia: il tumore è in remissione.

Oggi dovrebbe dunque sorridere perché si apre dinanzi a lei una nuova fase della vita, e invece si ritrova a fronteggiare questo incubo. Il suo caso è divenuto rapidamente politico, con la presidente dell’Intergruppo Parlamentare sulle nuove frontiere terapeutiche nei tumori della mammella, Simona Loizzo (deputata della Lega e capogruppo in Commissione Affari Sociali) che si è così espressa:

“La storia di Bianca Balti è quella di tantissimi pazienti che hanno bisogno di terapie per le quali non esistono valide alternative. La rapidità o meno con cui viene garantito un farmaco può fare la differenza tra la vita e la morte. Nessun paziente può essere sacrificato. Per questo abbiamo depositato una proposta di legge per studiare un nuovo strumento che posa favorire l’accesso precoce ai medicinali”.