È davvero fuoco quello portato in scena da Annalisa sui palchi del suo tour: dopo il sold out della doppia data zero a Jesolo la storia si è ripetuta per Padova, Roma, Firenze e Milano e lo stesso ci si aspetta per Eboli, Bari, Bologna e Torino, il prossimo 13 dicembre, dove tutto si fermerà. Ragione di tanto successo è sicuramente lo spettacolo brillante e travolgente messo in piedi dalla cantante e dal suo eccellente staff, uno show da vera popstar che rende perfettamente l’idea di ciò che questo nuovo progetto discografico (Ma io sono fuoco) voleva raccontare.
Sullo sfondo della scenografia mozzafiato — circolare, per riflettere appieno l’incessante metamorfosi dell’artista — si staglia un vulcano, che è anche e soprattutto simbolico. Poi ci sono cornici di fuoco, botole, laser e lustrini che dialogano con lei e con i quattordici ballerini, i quali quasi diventano una cosa sola che si muove in perfetta sincronia con e attorno alla protagonista. È proprio Annalisa, infatti, a spiccare per energia e precisione assolute, più disinvolta e sfrontata che mai: canta, posa, balla, ascende.
Insomma, della timida “Nali” che nel 2010 sedeva dietro al grosso banco di Amici nessuna traccia, fatta eccezione per la medesima, straordinaria voce del tempo. Di lei ad essere cambiata non è solo l’attitude, ma anche il look: al posto dell’uniforme blu adesso ci sono mise audaci e seducenti, tutte customizzate per lei dalle più grandi maison d’alta moda. E non serve vagare poi molto con la fantasia per capirne il perché.
Annalisa, i magnifici look del tour tra fuoco, couture e seduzione
Sulle note delle recenti Maschio, Piazza San Marco, Esibizionista, Dipende, Chiodi, Delusa, Amica ma anche di altri enormi successi come Bellissima, Mon amour e Sinceramente, in Ma noi siamo fuoco, Capitolo I Annalisa si dimena sul palco sempre con i suoi iconici capelli rossi, lisci e lunghissimi, e l’immancabile frangetta ma cambiando volto in continuazione.
A renderlo possibile sono abiti spaziali, a volte letteralmente, disegnati per lei da Ferrari, Alessandro Vigilante, Dsquared2, Etro, GCDS, Roberto Cavalli e Sportmax. Vediamoli uno alla volta nei dettagli.

È di Dsquared2, ad esempio, il sensualissimo coordinato nero in paillettes costituito da shorts aderenti e crop top con spalline imbottite. Di Ferrari, invece, le mise dal nero al rosso ciliegia che la vedono avvolta in bomber e culotte in pelle extra lucida, abbinate a vertiginosi cuissard e guanti da racing.
Evoca per filo e per segno il tema centrale dello spettacolo, poi, l’incredibile completo firmato da Fausto Puglisi per Cavalli con tanto di stampa vulcanica: si tratta di un top a maniche lunghe e di un paio di culotte en pendant, entrambi nascosti e svelati al momento giusto da una cappa.
Tra i momenti clou dello spettacolo vi è di certo quello in cui l’incontrastata regina delle classifiche, imbragata, si libra in volo mentre canta: il minidress dotato di mega strascico con cui la si vede elevarsi sulla scenografia è di Alessandro Vigilante.
In quanto al grintoso ensemble in pelle nera con frange il merito è, stavolta, di Sportmax mentre il magnetico gioco di luci che abbaglia è dato dalle paillettes di GCDS. L’indispensabile tocco prezioso, infine, è regalato alla silhouette impeccabile dell’artista da Etro, su corpetto e micro pants intonati.
E così l’inevitabile evoluzione di cui la cantautrice savonese ci parla in Ma io sono fuoco prende forma sotto ai nostri occhi, incantati, con lei che appare ora provocante, ora sofisticata, ora emotiva, ma sempre assolutamente intensa.
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