Anna Pettinelli dopo la gaffe con Dua Lipa risponde alle critiche

“Personaggio biblico” è il termine che è valso a Anna Pettinelli una valanga di critiche sui social

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

Anna Pettinelli, storica professoressa della scuola televisiva di Amici e nota voce della radio italiana, è abituata a intervistare grandi star internazionali. L’ultima popstar arrivata di fronte ai suoi microfoni è stata Dua Lipa, intenta a lanciare il suo nuovo singolo Houdini. Ed è proprio l’appellativo utilizzato da Pettinelli per descrivere il mitico mago che le è valsa una montagna di critiche e prese in giro sui social, e non solo quelli italiani.

La “gaffe” su Houdini

Il nuovo singolo di Dua Lipa si intitola Houdini, chiaro riferimento al celebre mago passato alla storia per la sua capacità di liberarsi da catene, manette e bendaggi vari anche quando immerso nell’oceano. Parlando proprio di lui, Anna Pettinelli ha chiesto alla popstar: “Sei affascinata da Houdini? Hai letto la storia di questo personaggio biblico?

E l’aggettivo biblico sembra lasciare perplessa la cantante, che dopo una lieve esitazione ha risposto: “Houdini era una persona realmente esistita. Sono sempre stata molto affascinata dalla magia, dalla fantasia e da come queste possano essere portate nella realtà”. Dua Lipa con quel “persona realmente esistita” sembra dunque prendere le distanze dall’appellativo di biblico. E proprio il considerare Houdini un personaggio biblico è stata causa di grande ilarità sui social, anche a livello internazionale dopo la pubblicazione del video dell’intervista sul seguitissimo profilo X di Popcave, canale di informazione e intrattenimento musicale.

La risposta di Anna Pettinelli

Dopo aver lasciato sbollire le acque per un giorno e mezzo, Anna Pettinelli si è stancata di esser presa in giro da mezzo mondo e, sul proprio profilo Instagram, ha messo i puntini sulle i. “Si chiama Lost in translation – ha scritto la prof della scuderia di Maria De Filippi – quello di cui si sono occupati i giornali Usa a proposito della mia mini intervista a Dua Lipa”. Secondo l’esperta di musica, il termine biblico ha un significato più esteso di quello letteralmente inteso: “Quante volte usiamo il termine biblico in italiano quando ci riferiamo a personaggi leggendari? Succede spesso ed è quello che ho usato riferendomi a Houdini non certo perché non sapessi chi fosse”.

Chiarita la questione, Pettinelli se la prende poi, senza peli sulla lingua, con l’intero popolo statunitense: “Gli americani sono talmente ignoranti da pensare che il resto del mondo sia come loro. Ringrazio dell’immotivata oceanica internazionale menzione ma in realtà le cose non sono andate proprio come scrivono loro e dovrebbero saperlo bene visto che ho mandato in anteprima le domande alla popstar e ho ricevuto e letto quintali di comunicati stampa al proposito!” E per concludere, la prof chiosa: “Tanto rumore per nulla!” citando Shakespeare, giusto per far capire di che pasta è fatta.

In che senso si usa “biblico”?

Ma alla fine, chi è che ha ragione, Pettinelli o la stampa Usa? La questione è incerta ma, stando al dizionario di italiano, la professoressa non ha utilizzato il termine biblico in modo del tutto corretto. È vero sì che l’aggettivo non sta a indicare esclusivamente qualcosa inserito nella Bibbia ma che, nel linguaggio comune, è utilizzato anche per indicare qualcosa di colossale, è corretto, ad esempio, utilizzare la frase “un esodo biblico”. Non è così comune, però, riferire l’aggettivo a una singola persona per indicarne la grandezza, a meno che questa non sia davvero citata all’interno del Testo Sacro.