Anna Mazzamauro su Fantozzi: “La signorina Silvani la strozzerei. Paolo Villaggio? Non eravamo amici”

Anna Mazzamauro ha parlato del ruolo che l'ha resa celebre, quello della Signorina Silvani nella saga di Fantozzi, e del suo complesso rapporto con Paolo Villaggio

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

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Il nome di Anna Mazzamauro è indissolubilmente legato ad un personaggio amatissimo del cinema italiano: la Signorina Silvani, che nella saga dedicata a Fantozzi turbava i sogni del protagonista. Un ruolo che ha regalato all’attrice grande popolarità ma che, inevitabilmente, l’ha fatta spesso sentire “in gabbia”: lo ha raccontato lei stessa in una lunga intervista, in cui ha descritto anche il rapporto molto particolare che la legava al compianto Paolo Villaggio.

Anna Mazzamauro e il ricordo di Fantozzi

Il ragionier Ugo Fantozzi, interpretato sul grande schermo da Paolo Villaggio, è uno dei personaggi più amati di sempre dal pubblico italiano: a lui sono state dedicate ben 10 pellicole, entrate di diritto nella storia del cinema. Il cast della saga vantava tuttavia moltissimi comprimari di spessore, come Milena Vukotic nei panni della Signora Pina e Anna Mazzamauro in quelli della Signorina Silvani. Proprio l’interprete 86enne ha parlato a 360 gradi del film che l’ha resa celebre e di quel ruolo a cui è molto legata ma che, in alcune occasioni, l’ha anche un po’ soffocata.

“Se potessi, la strozzerei quella signorina Silvani. Quel personaggio è la mia gioia e la mia noia, perché nessun regista in seguito ha avuto il coraggio di osare e di scardinare questa gabbia (…). Da allora quale regista avrebbe più potuto affidarmi il ruolo, poniamo, di Medea? Ma se lo immagina, io che insulto Giasone? La gente pensa immediatamente alla Silvani che dice ‘me**accia’” ha scherzato Anna in un’intervista al Corriere della Sera.

Nonostante l’ingombrante ruolo ricoperto nella saga fantozziana, Mazzamauro riesce comunque a dedicarsi con passione al suo primo amore, il teatro, e ad altri progetti molto importanti: “Al Pacino ha scelto una mia foto per uno dei suoi film in lavorazione e le dirò di più: ho fatto anche il secondo provino. Vi dico solo che faccio la parte di una mamma calabrese in cucina. Vediamo come andrà a finire, di più non posso dire”.

Anna Mazzamauro e il rapporto con Paolo Villaggio

Anna ha speso anche qualche parola sul compianto Paolo Villaggio e sul rapporto molto particolare che li legava: “Non eravamo amici. E forse proprio per questo ci siamo stimati a vicenda. Sia lui che io abbiamo conservato il disincanto degli attori: mica dobbiamo essere per forza simpatici”. A mettere in chiaro quale sarebbe stata la natura del rapporto, spiega la Mazzamauro, fu proprio il collega: “Un giorno venne nella mia roulotte per ripassare la parte e io azzardai: ‘Paolo, ma perché io e te non ci vediamo mai al di fuori del set?’. E lui rispose: ‘Perché io frequento solo gente ricca e famosa’. Certo, penso che sia stata una delle sue tante provocazioni, ma mica poi tanto”.

Nonostante il carattere particolare, Villaggio ha fatto ad Anna uno dei più bei complimenti mai ricevuti: “Andammo in tv insieme. Davanti alle telecamere fu durissimo. Quando la conduttrice, Barbara D’Urso, gli chiese come mi aveva scelta, lui rispose: ‘Come si sceglie un cesso’ (…). Poi, però, quando uscimmo dallo studio televisivo si avvicinò, mi guardò con tenerezza e mi disse: ‘Anna, sei bellissima’“.

Un complimento che non si riferiva all’esteriorità, bensì “alla bravura, alla mia capacità di stare nel personaggio, al mio amore viscerale per il teatro, al il mio saper ridere delle cose, anche di quelle terribili. Lui aveva capito che io sul palcoscenico o sul set divento un’altra: mi sento sensuale, libera, sfrenata”. Parole commoventi, che fanno spazio ad un’altra amara riflessione: “Oggi ho il rimpianto di non avergli detto tante cose, belle e brutte”.