Una vita fatta di successi e soddisfazioni ma anche di tanti dolori: Al Bano, alla soglia degli 80 anni, si è raccontato al Corriere della Sera ripercorrendo le tappe più importanti della sua vita, tra carriera, amori e famiglia. Capitolo tra i più difficili la scomparsa della figlia Ylenia Carrisi, ancora oggi avvolta nel mistero.
Al Bano, Romina Power e la tragedia di Ylenia
La sua vita potrebbe essere raccontata in un film, tra successi, trionfi e grandi dolori, e Al Bano lo sa bene: dal suo nome, scelto dal padre sopravvissuto a una granata che centrò in pieno due suoi compagni sul fronte albanese, dal matrimonio con Romina Power e della loro carriera che ancora fa discutere, sono tantissime le tappe salienti della sua vita.
Ne ha parlato in una lunga intervista al Corriere della Sera, dove ha parlato del grande amore con Romina, conosciuta sul set del film Nel Sole: “Era figlia di due star di Hollywood, ma nelle pause delle riprese faceva la maglia. Gli ultimi tre giorni di lavorazione ci siamo amati. Mi pareva di toccare il cielo. Poi lei mi respinse. Così la lasciai perdere. Finché un giorno in albergo a Roma il portiere mi disse: ‘Al Bano, ha chiamato Romina Power per lei'”.
Un amore travolgente, legato a una carriera fatta di grandi successi, che arrivò al matrimonio dopo la scoperta della dolce attesa di Romina. Ma il loro legame fu profondamente colpito dalla scomparsa di Ylenia, avvistata per l’ultima volta in hotel il 6 gennaio 1994 a New Orleans.
Eppure, il cantante di Cellino San Marco assicura che il loro amore non finì a causa di questa tragedia: “Da tempo lo sguardo di Romina non era più quello”.
Al Bano: “So cosa è accaduto a Ylenia”
Nella lunga intervista al Corriere, Al Bano ha spiegato di sapere cosa è successo davvero alla figlia, sparita nel nulla e di cui si sono perse le tracce a New Orleans il 6 gennaio del 1994. “Era una ragazza straordinaria. Studiava al King’s College di Londra. Parlava inglese, spagnolo, francese, portoghese. Ci accompagnò negli Usa, a girare un docufilm, l’America perduta. Andammo da Los Angeles a New Orleans. E lì fece l’incontro fatale“.
Secondo il cantante fu uno degli artisti di strada che frequentava a traviarla: “Una sera la compagnia andò al cinema, ma io rimasi con Ylenia perché avevo notato qualcosa di strano. A un tratto cominciò a correre, e io dietro, lei gridava “fermate quell’uomo vuole farmi del male”, e quell’uomo ero io, gridavo “lasciatemi, è un problema di droga”. Mi seminò, la ritrovai il mattino alle 8. A sua madre disse che aveva rischiato la vita sulle acque del Mississippi”.
Poi arrivò quella notte che nessuno potrà mai dimenticare, che ha ricostruito recandosi di nuovo in quei luoghi maledetti, intervistando gli ultimi testimoni che la videro viva: “Ho interrogato l’ultima persona che l’ha vista, il guardiano del porto. Era seduta in riva al fiume, lui la avvisò: non puoi stare qui. Ma Ylenia non se ne andava. Il guardiano insistette, allora lei gli disse “io appartengo alle acque”, e si tuffò nel fiume, nuotando a farfalla. Lì capii che il guardiano stava raccontando la verità, perché Ylenia diceva quella frase da bambina prima di tuffarsi, e nuotava a farfalla. Ma il Mississippi non perdona. Romina non l’ha mai voluto accettare. Ma è andata così”.