Lutto nel mondo del cinema: è scomparso all’età di 48 anni l’attore Christo Jivkov, noto al grande pubblico per aver interpretato Giovanni nel film di Mel Gibson La passione di Cristo. L’artista si è spento a Los Angeles, dopo aver combattuto una battaglia contro il cancro.
Christo Jivkov, gli esordi e i grandi successi
Si è spento all’età di 48 anni l’attore Christo Jivkov, scomparso ieri sera a Los Angeles dopo una lunga battaglia contro il cancro. A darne l’annuncio su Facebook l’autore e storico Dimitar Stoyanovich: “Addio, ragazzo meraviglioso“, le sue uniche parole.
In Italia si è fatto conoscere grazie al ruolo di protagonista nel film Il mestiere delle armi, di uno dei registi più longevi del cinema italiano, Ermanno Olmi e qualche anno per per aver prestato il volto all’apostolo Giovanni nel film di Mel Gibson La passione di Cristo.
Nato il 18 febbraio 1975 a Sofia, in Bulgaria, ha studiato alla facoltà di regia televisiva e cinematografica, presso l’accademia di arte drammatica NATFIZ “Krastu Sarafov” di Sofia, diplomandosi nel 2004 con un documentario su Cinecittà e il cinema italiano. Dopo aver partecipato come attore e come assistente alla regia a numerosi film e spettacoli prodotti dall’Accademia, la sua carriera spicca il volo.
Comincia a farsi apprezzare nel suo paese d’origine grazie a numerosi ruoli teatrali, poi viene scoperto da Ermanno Olmi, che gli affida il ruolo di protagonista del suo film storico Il mestiere delle armi (2001) con Sandra Ceccarelli, dove interpreta il condottiero Giovanni De’ Medici. La pellicola, che ha trionfato ai David di Donatello 2002 con nove vittorie, tra cui quella per il miglior film, gli aprirà le porte per una carriera nel cinema e nella televisione italiana.
Tra i suoi ruoli più importanti non possiamo non menzionare quello dell’apostolo Giovanni – dove ha lavorato al fianco di Jim Caviezel, Monica Bellucci e Rosalinda Celentano – nel film di Gibson La passione di Cristo, che ha incassato 612 milioni di dollari in tutto il mondo.
Gli ultimi anni della sua carriera
È nel piccolo e nel grande schermo del nostro paese che troverà fortuna: prende parte alla serie L’inchiesta (2006) di Giulio Base con Max von Sydow. Sarà invece Michele Petrovich nella miniserie di Maurizio Zaccaro Mafalda di Savoia (2006) con Stefania Rocca, Johannes Brandrup e Hary Prinz. Prende parte anche a La masseria delle allodole (2007) di Paolo e Vittorio Taviani, che racconta lo sterminio cattolico del popolo armeno.
Sempre nel 2007 recita nel film In memoria di me, per la regia di Saverio Costanzo (andrà al Festival di Berlino per il ruolo da protagonista del novizio Andrea). Successivamente sarà in Barbarossa di Renzo Martinelli e ne Il compleanno (2009) dramma borghese di Marco Filiberti e con Alessandro Gassmann. Tra le sue ultime apparizioni davanti la macchina da presa c’è quella ne Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores, nel 2014.
La sua carriera non si è limitata a quella dell’attore: come aiuto regista, ha partecipato anche a Druids – La rivolta (2001) di Jacques Dorfmann con Christopher Lambert, Klaus Maria Brandauer, Max von Sydow e Inés Sastre. Nel 2016 ha partecipato alla versione bulgara del Grande Fratello.
Christo Jivkov, l’amicizia con Maria Grazia Cucinotta
L’Italia, oltre ad avergli dato l’opportunità di misurarsi con diversi ruoli, gli ha anche regalato una grande amicizia, quella con Maria Grazia Cucinotta. I due si sono conosciuti nel 2009 sul set di Fly Light di Roberto Lippolis, stringendo un legame unico.
“Non voglio ancora crederci che non ci sei più… Dolore infinito” ha scritto l’attrice su Instagram dopo aver appreso della notizia. “Ciao Crhisto, amico mio, anima gentile, la tua lotta per la vita, era la lotta di tutti quelli che ti vogliono bene”.