Le star scelgono il vintage: i 5 migliori look sui red carpet a cui ispirarsi

Le dive di oggi scelgono il vintage e trasformano gli abiti d’archivio in pura magia: scopri i 5 red carpet da sogno che hanno riscritto la moda

Foto di Ilaria di Pasqua

Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Pubblicato: 27 Maggio 2025 18:27

C’è qualcosa di infinitamente romantico nell’idea che un abito possa avere una seconda vita. Sfilare ancora, magari vent’anni dopo, portando con sé tutta la gloria di chi l’ha indossato prima. Il vintage, oggi più che mai, è sinonimo di glamour consapevole. Non è solo una scelta estetica, ma una dichiarazione d’intenti. E le star lo sanno bene: tra Oscar, Met Gala e première internazionali, i red carpet si stanno trasformando in passerelle d’archivio. Ecco cinque look iconici, indossati da dive di oggi che hanno deciso di omaggiare la moda del passato, regalandole nuova luce.

1. Sydney Sweeney come Angelina Jolie: un’ode al glamour senza tempo

Non era presente fisicamente agli Oscar 2024, eppure Angelina Jolie ha rubato la scena. Come? Grazie a Sydney Sweeney. L’attrice ha scelto un abito vintage firmato Marc Bouwer, lo stesso che la Jolie aveva indossato vent’anni prima agli Oscar 2004. Si tratta di un capolavoro in raso bianco perla, scollatura profondissima e drappeggio perfetto, ispirato a sua volta al fascino senza tempo di Marilyn Monroe.

Sydney lo ha sfoggiato al Vanity Fair Oscar Party, riproponendo non solo la silhouette hollywoodiana, ma anche il layering di collane brillanti che Angelina aveva abbinato all’epoca. Un omaggio curato nei minimi dettagli, che ha fatto risuonare il nome di Jolie nel Dolby Theatre anche in sua assenza. E sì, l’effetto nostalgia era fortissimo. Ma con una classe disarmante.

Sydney Sweeney e Angelina Jolie
Fonte: IPA
Sydney Sweeney e Angelina Jolie

2. Lana Del Rey e Alexander McQueen: la Bella Addormentata nel bosco

Un sogno gotico, poetico e spettrale. Lana Del Rey ha fatto il suo ritorno al Met Gala 2024 con un abito Alexander McQueen che sembrava uscito da una fiaba nera. Un pezzo custom realizzato da Séan McGirr, ma ispirato alle sculture di Alberto Giacometti e a un look d’archivio della collezione McQueen autunno/inverno 2006.

Tra tulle impalpabile, rami metallici e un’intricata corona di spine, Lana ha evocato Aurora addormentata tra i rovi. Un riferimento perfetto al tema Sleeping Beauties: Reawakening Fashion e, allo stesso tempo, alla short story “The Garden of Time” di J.G. Ballard, evocata dalla mise. Una visione scenica e concettuale, che è già nella storia della moda. Lana, come sempre, unica.

Lana Del Rey e Zendaya
Fonte: IPA
Lana Del Rey e Zendaya

3. Zendaya e il cyborg dress di Thierry Mugler: bellezza d’archivio

Ci sono look che non si possono semplicemente indossare: vanno abitati. E Zendaya, si sa, è una maestra nel rendere ogni abito una performance. Alla première londinese di Dune – Parte due, ha sfoggiato uno dei pezzi d’archivio più iconici del fashion system: il “cyber dress” di Thierry Mugler, collezione Haute Couture autunno/inverno 1995-96.

L’armatura in cromo e plexiglass, originariamente creata per Nadja Auermann e progettata con Jean-Pierre Delcros, è ispirata all’estetica robotica di Hajime Sorayama. Il look di Zendaya ha fatto letteralmente impazzire i social, diventando il più fotografato della serata. Non c’era paragone possibile: la diva americana era una fembot sexy, sensuale e super glam. Perché quando il vintage è couture visionaria, il risultato è da lasciare senza fiato.

4. Blake Lively rispolvera il Versace di Britney Spears

Certe mode non passano mai. E se ci riferiamo al celebre abito Versace monospalla indossato da Britney Spears nel 2002, sappiamo benissimo che il suo ritorno era solo questione di tempo. A riportarlo in auge è stata Blake Lively, che per la première newyorkese del suo film It Ends With Us ha deciso di indossare proprio quel vestito.

Colori pastello e trasparenze, ricami arcobaleno e silhouette iperfemminile: l’abito è lo stesso disegnato da Donatella Versace per la popstar al défilé della maison nel 2002. E Blake lo ha detto chiaramente: “È il vero abito di Britney. Avrebbe dovuto essere al Met, ma invece è qui con me”. La dedica alla sua eroina di gioventù è tenerissima: “Britney ha rappresentato forza, sensualità e dolcezza. Per me è sempre stata la regina suprema”. Il vintage, in questo caso, è puro amore intergenerazionale.

Kaia Gerber e Cindy Crawford; Blake Lively e Britney Spears
Fonte: IPA
Kaia Gerber e Cindy Crawford; Blake Lively e Britney Spears

5. Kaia Gerber in Hervé Léger: copia e incolla (perfetto) della mamma Cindy

Chi ha detto che il vintage deve per forza appartenere ad archivi museali? A volte, si trova proprio nell’armadio di famiglia. È quello che ha fatto Kaia Gerber per la première di Shell, al Toronto International Film Festival: ha scelto di indossare una replica perfetta dell’abito che sua madre Cindy Crawford sfoggiò nel 1993 agli Oscar.

Un tubino bianco aderente firmato Hervé Léger, maestro del bandage dress, con spalline larghe e un fit che esalta la figura in modo impeccabile. L’ha raccontato la stylist Molly Dickson: “Kaia aveva inserito quel look nel moodboard per Toronto. Mi è sembrato meraviglioso celebrarlo”.

Décolleté bianche a punta, collier di diamanti e orologio Omega (quello vero di Cindy): Kaia ha ripreso ogni dettaglio. Una sorta di red carpet in formato madre-figlia, dove il vintage si carica anche di emozione. E a noi, onestamente, ha fatto venire voglia di rovistare nel vecchio armadio di mamma.