
Dopo un’infanzia dolorosa, a causa dei problemi di salute mentale della madre, Marilyn si sposò giovanissima con James Dougherty, conosciuto al liceo. Le nozze, celebrate nel 1942, durarono solo 4 anni, e in quel periodo Marilyn posò per il fotografo André De Dienes, che inviò i suoi scatti ad Emmeline Snively, direttrice della più importante agenzia pubblicitaria di Hollywood. Nel 1946 scelse il suo nome d’arte, Marilyn Monroe, e il debutto nel mondo del cinema avvenne l’anno successivo. L’inizio degli anni ’50 fu molto turbolento, segnato da un tentativo di suicidio, ma nel 1953 arrivò la consacrazione ufficiale con Niagara, in cui Marilyn interpretò la parte di una femme fatale. Negli anni successivi il suo successo divenne internazionale, come le sue storie d’amore con personaggi molto conosciuti. Nel 1960 però le sue condizioni di salute mentale iniziarono a peggiorare. Il 5 agosto del 1962 Marilyn Monroe venne ritrovata senza vita, nella sua camera da letto: secondo l’opinione più diffusa si trattò di suicidio causato da un’overdose di barbiturici, ma questa versione continua a suscitare dei dubbi.