Marilyn Monroe, la casa leggendaria con piscina salvata dalla demolizione

La villa di Brentwood, in cui la diva trascorse i suoi ultimi anni, non sarà abbattuta come aveva chiesto l'attuale proprietario

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

I fan di Marilyn Monroe possono tirare un sospiro di sollievo: la leggendaria villa di Brentwood, dove l’attrice trascorse gli ultimi anni della sua vita, non sarà demolita (almeno per il momento). Grazie all’impegno di alcune associazioni di tutela del patrimonio artistico e architettonico di Los Angeles, il permesso di demolizione che il comune aveva concesso all’attuale proprietario della dimora è stato ritirato. L’obiettivo è quello di designare la casa, in cui l’indimenticabile diva fu ritrovata senza vita a 36 anni, un monumento storico-artistico della città.

La villa da sogno di Marilyn

Costruito nel 1929, lo chalet bianco di Brentwood, situato al 12305 di Fifth Helena drive, è realizzato in stile spagnolo. Il complesso si estende per 270 metri quadrati su un unico piano, con giardino e piscina sul retro, mentre all’interno si compone di quattro camere da letto e tre bagni. L’indimenticabile interprete di ‘A qualcuno piace caldo’ vi si trasferì nel 1961, alla fine del matrimonio con il drammaturgo Arthur Miller, sborsando la cifra di 75.000 dollari.

Si tratta dell’unica casa che Marilyn Monroe, abituata a cambiare spesso residenza, acquistò per se stessa. Sull’uscio aveva fatto scrivere in latino “Cursum Perficio” (Il mio viaggio finisce qui): quasi un segno premonitore visto che proprio qui, in camera da letto, la diva venne ritrovata senza vita il 4 agosto 1962. Ad ucciderla, a soli 36 anni, un’overdose di barbiturici.

Il futuro dello chalet

La villa di Brentwood è stata venduta l’ultima volta un mese fa per 8,4 milioni di dollari. Negli scorsi giorni, l’attuale proprietario dello chalet aveva fatto richiesta di abbattere l’edificio al comune della città di Los Angeles, con l’intento di rendere il lotto di terra su cui è costruito ancora più fruttuoso. A convincerlo, gli affitti alle stelle della zona di Brentwood  e i parametri delle abitazioni attuali decisamente più lussuosi rispetto a quelli degli anni ’60. Il permsso era stato presto accordato, ma aveva immediatamente scatenato le reazioni sia dei fan di Marilyn Monroe che delle associazioni che tutelano il patrimonio artistico locale.

“È un attentato alla storia e alla cultura di questa città. Stiamo raccogliendo firme e spingendo i cittadini a telefonare all’assessore all’urbanistica. La nostra unica speranza è che revochi il permesso di demolizione e dichiari la villetta luogo di interesse storico-culturale” aveva dichiarato Adrian Scott Fine, del LA Conservancy, un’associazione che si batte per preservare i luoghi storici di Los Angeles. Un appello che, fortunatamente, non è rimasto inascoltato: la Cultural Heritage Commission (Commissione dell’eredità Culturale) della città ha infatti deciso nelle scorse ore di avviare l’iter per designare la villetta monumento storico della città, passo che di fatto la rende inviolabile.

La mozione per avviare l’esame dello chalet è stata presentata dalla consigliera Traci Park, e approvata all’unanimità dall’assemblea: “È un primo passo, ma l’iter per il riconoscimento a bene storico-artistico, può essere lungo e imprevedibile. Noi vigileremo da vicino” ha fatto sapere Adrian Scott Fine. E oltre ai volontari, siamo certi, seguiranno da vicino la faccenda anche milioni di fan di Marilyn Monroe, che a distanza di oltre sessant’anni dalla morte continua ad essere una diva dal fascino irraggiungibile.