“Le Iene”, Belen come Shakira: “Sei una Twingo con le ruote bucate”

L'effetto Shakira raggiunge anche lo studio de "Le Iene" e anche Belen individua la sua Twingo

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Redazione

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Le Iene continuano a macinare ottimi ascolti, per un successo che non si limita alla televisione ma vive anche sui social. Ciò dipende soprattutto dai servizi mandati in onda ma anche dall’efficacia della coppia in conduzione.

Belen Rodriguez e Teo Mammucari funzionano, anche se il tono delle battute di lui ricade spesso su alcuni stereotipi. Stavolta c’è stata però una piccola rivincita di Belen, che ha avuto l’ultima parola nell’ormai solito confronto.

Le Iene, Belen come Shakira

Se si parla di Belen, che per la puntata de Le Iene del 17 gennaio ha scelto un look total white davvero intrigante, perché in contrasto con la “divisa” da iena, si tende a farlo in merito al suo aspetto fisico.

Che si tratti del viso o del resto del corpo, dei sospetti di interventi chirurgici o altro, la minestra non cambia. Così, scherzando, Teo Mammucari ringrazia i tantissimi addetti al trucco della sua co-conduttrice.

Parla di verniciatori, ben 16 spiega ridendo, che hanno preparato Belen, che stavolta ha l’ultima parola, come detto. A differenza di quanto accaduto con Gue Pequeno, ha risposto a tono, citando Shakira. Impossibile frequentare i social in questi giorni senza essere incappati nel videoclip della cantante che, in fatto di “revenge song“, ha riavviato il trend in questo 2023, seguito anche da Miley Cyrus.

“Tante persone che incontro mi chiedono com’è il mio collega dal vivo. Ferrari? Come direbbe Shakira, sei più una Twingo con le ruote bucate e il cambio manuale”.

Peccato che l’equilibrio cambi nuovamente con l’arrivo di un altro uomo in studio, Francesco Arca. Se l’attore pare un po’ in imbarazzo e non appoggia il conduttore, Teo Mammucari torna sul solito repertorio, descrivendo Belen come una “cavalla impazzita“, totalmente rapita dal fascino dell’ospite. Si tratta di battute, ovviamente, e tutti ridono, ma non sarebbe il caso di cambiare finalmente registro e ricordare in che anno siamo?

Le Iene, il monologo di Francesco Arca

Francesco Arca è stato ospite de Le Iene non solo per lanciare la seconda stagione di Fosca Innocenti, ma anche per gettare luce sulla parte più intima di sé, in contrasto con quella che può essere l’immagine che il pubblico ha di lui.

Ha raccontato d’essere cresciuto circondato da donne, avendo perso suo padre quando era molto giovane. Al suo fianco ha sempre avuto nonna, mamma e sorella, che sono state per lui maestre. Tra i vari insegnamenti, vi è quello legato alla necessità d’essere in contatto con le proprie emozioni: “Ho imparato a dubitare del cliché dell’uomo forte, dello stereotipo del maschio alpha”.

Tutto ciò non lo rappresenta, anche se alcuni potrebbero pensarlo. La verità è che ha imparato ad abbracciare le sue fragilità, ammettendo di piangere dinanzi alle foto dei suoi figli e andare in ansia per ogni singola intervista.

Il suo monologo prende forma e raggiunge il fulcro, che è la sindrome dell’impostore: “Vivo ogni istante con il dubbio di non essere all’altezza. Nella vita ho scelto di accogliere queste paure. Ho scelto me, come sono. Provateci, perché è il regalo più grande che potete farvi”.