Attraverso la figura di Silvio Berlusconi si racconta su Netflix uno spaccato di storia italiana. Il documentario diretto da Simone Manetti e scritto da Matteo Billi e Piergiorgio Curzi, ha come titolo Il giovane Berlusconi.
Tre episodi che giungono sulla piattaforma streaming 10 mesi dopo la dipartita dell’ex presidente del Consiglio. Prodotto da B&B Film, è disponibile in Italia da giovedì 11 aprile, garantendo al pubblico uno sguardo inedito sulla figura del celebre imprenditore e politico. Il tutto grazie a materiali d’archivio non diffusi precedentemente.
Un racconto vero e controverso, si promette, con “storie mai raccontate prima”. Numerose le testimonianze di chi ha avuto modo di conoscerlo, dagli esordi degli anni ’70 alla famosa discesa in campo. Dal privato al pubblico, un’analisi che non lascia ignorata la voce critica di chi ha lo ha spesso osteggiato.
Le testimonianze
Il giovane Berlusconi mira a raccontare il percorso imprenditoriale dell’ex cavaliere. La creazione di Milano 2, insieme con la realizzazione della tv concorrente ai canali di Stato, rappresentano forse il suo lascito più grande.
Il suo percorso di vita è poi mutato radicalmente nel 1994, con la tanto discussa discesa in politica, per tantissimi benefica. Ancora oggi, infatti, i suoi fedelissimi votanti non dimenticano il suo nome. Tante le testimonianze ed ecco chi si è prestato a parlare dinanzi alle telecamere:
- Giovanni Minoli;
- Pino Corrias;
- Iva Zanicchi;
- Marcello Dell’Utri;
- Fedele Confalonieri;
- Carlo Freccero;
- Adriano Galliani;
- Achille Occhetto;
- Stefania Craxi;
- Jack Lang;
- Gigi Moncalvo;
- Vittorio Dotti;
- Anne Sinclair;
- Carlo Momigliano;
- Fatma Ruffini.
La trama dei tre episodi
Nel primo episodio si ricostruire il dietro le quinte degli albori della televisione commerciale di Silvio Berlusconi. Si sottolinea la sua visione lungimirante, senza tralasciare qualche “colpo basso”, oltre ai “colpi di genio”. Luci e ombre, considerando anche le trame segrete utili a sbaragliare la concorrenza privata, gettando in un angolo la Rai.
Nel secondo episodio, invece, l’analisi passa al consolidamento del suo impero mediatico, in grado di esportare programmi in Europa. Si guarda alla sua crescita come personaggio e imprenditore, in grado di inglobare tutto il ciò che era in vendita sul mercato. Tanta l’ambizione e la potenza, da cimentarsi anche nel mondo del calcio, trionfando come pochi prima e dopo di lui. Il suo Milan è divenuto la squadra più titolata d’Europa, per un periodo, ma poi sono giunti i problemi.
Il terzo episodio consente di vivere l’inchiesta giudiziaria che “fa saltare un’intera generazione di politici italiani”. La situazione di Fininvest è ben differente rispetto al passato, con numerosi e ingenti debiti. Tutte le televisioni create vengono spente o vendute, con eccezione di quella spagnola. Una sola via d’uscita, rischiosa come tutte le imprese di Silvio Berlusconi: l’Operazione Botticelli. Ciò ha portato alla nascita di Forza Italia. Temendo di perdere tutto, infatti, Berlusconi si è gettato in politica, con un impatto sull’Italia che tutti ben conosciamo.