“Verissimo”, Gerry Scotti in lacrime: quella bugia che circola sui suoi genitori

Gerry Scotti si è raccontato a Silvia Toffanin nello studio di "Verissimo", parlando del piccolo Pietro, suo secondo nipotino e svelando una bugia che circola da tempo sui suoi genitori

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Ospite di Verissimo, Gerry Scotti ha parlato ampiamente della sua famiglia, partendo dalla splendida notizia d’essere diventato nonno per la seconda volta. Il piccolo si chiama Pietro ed è il secondogenito di suo figlio Edoardo e sua nuora Ginevra. Un video ricordi preparato dalla produzione ha però spinto il conduttore a parlare anche dei suoi genitori, senza riuscire a trattenere le lacrime.

Gerry Scotti: il dolore per i genitori

Nel corso dell’intervista rilasciata a Verissimo, Gerry Scotti ha svelato differenti retroscena sul suo passato. Basti pensare al fatto che il suo soprannome (il vero nome di Scotti è Virginio) è nato quando aveva circa 13 anni, ideato dai suoi amici. Sua madre, però, lo detestava fortemente.

Parlando dei suoi genitori, ha voluto fare una precisazione. Il video realizzato dalla redazione di Silvia Toffanin ha infatti riportato quella che è una vera e propria fake news. Tutto deriva dalla cattiva interpretazione di una frase del presentatore durante un’intervista rilasciata in un podcast: “Ho detto impropriamente che i miei genitori sono scomparsi entrambi in un giorno. Detta così può sembrare siano morti nello stesso giorno, ma intendevo che, prima lei e poi lui, sono mancati dalla sera alla mattina”. Tornare con la memoria a quei drammatici momenti ha enormemente commosso Gerry Scotti, i cui occhi si sono rapidamente arrossati e riempiti di lacrime.

Il silenzio di Silvia Toffanin gli ha consentito di ritrovare la forza per parlarne, lanciando un messaggio molto importante. Lui non ha avuto la possibilità di dir loro addio, non come avrebbe voluto. Al tempo stesso, di tentare di aiutarli, curarli o soccorrerli. Non vi è stata alcuna malattia, solo una morte rapida, dall’esito straziante sul loro figlio unico che li ha sempre adorati.

Proprio conscio del dolore che ancora porta dentro di sé, ha offerto un consiglio frutto dell’esperienza: “Siamo delle palline in un pallottoliere. Non provate a fare i calcoli con la vita, perché all’improvviso qualcuno prende in mano il pallottoliere e voi non siete più nessuno”.

Gerry Scotti nonno per la seconda volta

Gerry Scotti “nonno bis”, come lo ha definito Silvia Toffanin. La sola definizione ha fatto esplodere un gran sorriso sul volto del noto conduttore. Suo figlio Edoardo e sua nuora Ginevra hanno avuto il loro secondo genito, Pietro, un maschietto dopo la prima venuta Virginia.

L’emozione della prima volta non si dimentica, di certo, ma ciò non vuol dire che stringere tra le braccia il nuovo piccolino di casa non abbia dato una gioia immensa al presentatore. Alcuni suoi amici hanno evidenziato come Pietro possa però avere un valore un po’ più rilevante, trattandosi dell’erede maschio, come lo hanno definito, quello che porterà avanti il cognome Scotti. Al di là del fatto che oggi è possibile in Italia dare il doppio cognome ai propri figli, Gerry Scotti ha spiegato come non tenga affatto a queste cose e l’amore per i suoi nipoti vada ben oltre tali ragionamenti.

Considerando la poca differenza d’età tra i due fratelli, vi era però un po’ di preoccupazione in casa: “Sono stati bravi mio figlio e mia nuora, nei mesi precedenti, spiegando che sarebbe arrivato un fratellino. Le hanno anche comprato una bambola, così da farle fare un po’ la madre. La prima volta che lo ha avuto in braccio, però, gli ha messo due dita negli occhi (ride, ndr)”.

Nonno per la seconda volta ma vorrebbe poterlo diventare ancora. Ad ogni modo è entusiasta del fatto che il suo ormai ex bambino abbia deciso di dare un fratellino alla piccola Virginia. Ha infatti sofferto a tratti della sua condizione di figlio unico, condivisa tra l’altro proprio da Edoardo.