L’annuncio di Emma Bonino a “Belve”: “Dopo 8 anni sono guarita dal tumore”

Ospite della terza puntata di "Belve", Emma Bonino ha annunciato di essere finalmente guarita dal tumore polmonare e ha parlato dell'uomo della sua vita

Foto di Nicoletta Fersini

Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Emma Bonino è guarita dal tumore dopo otto lunghi anni trascorsi tra pesanti terapie e il peso di una malattia che sembrava non volesse lasciarle scampo. L’ex senatrice lo ha annunciato a Belve, durante l’intervista in onda nella puntata di martedì 10 ottobre con gran sorpresa della conduttrice Francesca Fagnani. E, nel corso della chiacchierata con Francesca Fagnani, ha anche raccontato dell’unico grande amore della sua vita.

Emma Bonino e il grande amore della sua vita

Un’inedita Emma Bonino si è raccontata a Belve tra politica, maternità mancata e grandi amori. La storica leader dei Radicali, donna battagliera e dalla forte personalità, ha confessato di essersi trovata, come molte donne, a soffrire per amore:  “L’uomo della mia vita è stato Roberto Cicciomessere, pensavo saremmo invecchiati insieme. Passano 10 anni e lui se ne va: mi sono fatta tante domande, la risposta era la più banale. Si era innamorato di un’altra” ha spiegato con ironia l’attivista, che ha toccato anche un altro tema molto delicato, quello della maternità.

Nel 1947, a 27 anni, Emma decise di abortire: “Né in quel momento né dopo ho avuto figli. Avere figli significa dirsi ‘per sempre’. In una relazione con un adulto si può divorziare, il rapporto con un figlio è per sempre. E io non ho mai avuto il coraggio di dirmi o darmi questo ‘per sempre’. Quello che mi ha segnato di più è stata l’umiliazione di dover andare di notte, di nascosto, per abortire: mi chiedevo perché dovessi subire una cosa del genere. Questo mi ha spinto a dire ‘mai più a nessuna”. Eppure non si è fatta mancare, nella sua ricchisissima esistenza, un’esperienza di genitorialità:  “Per qualche mese ho avuto in affido due ragazze, Aurora e Rugiada, con cui ho mantenuto ottimi rapporti. Forse il mio desiderio di maternità si è esaurito con questa esperienza” ha aggiunto.

Emma Bonino ha vinto la lunga battaglia contro il tumore

Francesca Fagnani ha accolto nello studio di Belve la storica leader dei Radicali e attivista per i diritti. La sua intervista, in onda martedì 10 ottobre come sempre in prima serata su Rai 2, è stata l’occasione per raccontare della sua lunga carriera politica, dell’essere donna in un mondo ancora oggi a prevalenza maschile e di come l’ambizione del “gentil sesso” sia visto ancora come qualcosa di negativo. Come se non avessimo, noi donne, il diritto di realizzarci in barba al solito cliché dell’angelo del focolare tutto casa e famiglia.

È tutta una questione di scelte, nessuna delle quali andrebbe criticata. Eppure talvolta è il destino a scegliere per noi, in un modo che non possiamo controllare. Possiamo decidere, però, come affrontare gli ostacoli che la vita pone nel nostro cammino rendendolo ancor più complicato di quanto già non sia e lei, la Bonino, ha dimostrato in questi ultimi otto anni di avere una grande forza d’animo. La stessa che non le ha mai fatto sventolare bandiera bianca di fronte a un tumore che sembrava non volerle lasciare scampo.

Proprio a Belve, con grande sorpresa ed emozione della conduttrice, la celebre politica italiana ha condiviso la notizia più bella: “Sono andata avanti e continuerò ad andare fin dove mi reggeranno le forze, spero a lungo – ha detto nell’intervista -. Anzi vi voglio dare una bella notizia: sono guarita dal tumore. Devo fare ancora una Tac di conferma, ma dopo otto anni questo microcitoma indesiderato se n’è andato“.

Emma Bonino e la malattia, la prova più difficile

“Io non sono il mio tumore”. Questa breve frase che Emma Bonino ha pronunciato per la prima volta nel 2015 su Radio Radicale è rimasta impressa nella mente di moltissime persone. C’è chi vi ha trovato un esempio di forza e coraggio per affrontare la malattia, chi ha potuto scoprire grazie ad essa il piglio di una donna che ha sempre combattuto le sue battaglie – politiche e non – con determinazione. Sono le stesse parole riprese da Michela Murgia, scomparsa da poco proprio a causa di un cancro al quarto stadio.

Otto anni sono di per sé lunghi, ma questo tempo si dilata in modo sorprendente quando la malattia ti sfianca e si arroga il diritto di dettare il ritmo delle tue giornate. Anni di dolore, di attese, di cure che fiaccano il corpo come lo spirito. Eppure la Bonino, fedele alla sua personalità, è riuscita a guardare il bicchiere mezzo pieno nonostante la situazione fosse tutt’altro che rosea, riuscendo a trarre insegnamento proprio da quel male che voleva portarle via tutto.

“[Durante la malattia ho scoperto, ndr] una cosa che non credevo di avere: la pazienza – aveva detto nel 2017 a Vanity Fair -. Io sono una impaziente di carattere, non sapevo invece che avrei potuto scoprire di sapere attendere i risultati senza andare in ansia, senza farmi prendere dal panico (…). Mi sono detta voglio continuare a essere ciò che ero prima, un po’ più fragile ovviamente, ma di questo incidente che mi è capitato se ne occupi chi sa. Ho vissuto mesi in cui sono rimasta seduta su questa poltrona senza che le parti del mio corpo mi obbedissero”.

Non ha mai temuto la morte né interpretato la presenza del tumore alla stregua di un esercito che sferra l’artiglieria pesante contro i confini della tua persona. Alla fine ce l’ha fatta, ed è l’unica cosa che conta.