Michela Murgia, l’addio del marito Lorenzo e dei suoi “figli dell’anima”

Michela Murgia lascia un vuoto incolmabile nel cuore del marito Lorenzo Terenzi e dei figli, che le hanno dedicato un toccante addio

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

La notizia della scomparsa di Michela Murgia è giunta così, all’improvviso, nella notte delle stelle cadenti. E chissà se, mentre tutti erano impegnati a guardare la volta celeste, qualcuno non sia riuscito a scorgere un puntino più luminoso del solito. La scrittrice ha lasciato un grande vuoto e sotto molti punti di vista: personale, professionale, culturale.

Non è necessario avere le stesse idee per rispettare e apprezzare qualcuno, anzi della diversità dovremmo fare un punto di forza. Cosa che, in fin dei conti, è quello che la Murgia ha incarnato nella sua stessa vita, quella che condivideva con la sua grande e amorevole famiglia queer.

L’addio del marito Lorenzo Terenzi e dei suoi “figli dell’anima”, come amava chiamarli, è la piena espressione della forza di un amore senza barriere. La famiglia ha comunicato che i funerali sono in programma sabato 12 agosto alle 15.30 presso la Chiesa degli Artisti di Roma: “Per un ultimo saluto a Michela”.

Michela Murgia, il “silenzio” del marito Lorenzo Terenzi

Non è semplice trovare le parole per esprimere il turbinare di emozioni che scaturisce dalla perdita della persona amata. Lorenzo Terenzi ha preferito lasciar parlare un’immagine: pura, gioiosa, iconica. Quella che ritrae Michela Murgia in un abito rosso intenta a volteggiare in una danza che una vera e propria celebrazione della vita.

La scrittrice aveva sposato il compagno lo scorso luglio, indossando l’abito da sposa creato per lei da Maria Grazia Chiuri, art director della maison Dior. Un abito simbolico, genderless e costituito da tanti pezzi intercambiabili rigorosamente bianchi: la rappresentazione di quella famiglia queer che abbatte ogni barriera e che amava più di ogni altra cosa al mondo. Il matrimonio della coppia – in articulo mortis – era stato una tappa obbligata, viste le condizioni di salute che peggioravano di giorno in giorno: “Ormai non diamo più niente per scontato”, aveva spiegato la scrittrice. E alla fine, poche settimane dopo, quel cancro che aveva definito una “malattia molto gentile” se l’è portata via all’età di 51 anni.

Michela Murgia, l’addio dei figli Francesco e Alessandro

È soprattutto per loro, i suoi “figli dell’anima”, che Michela Murgia aveva deciso di rinunciare a ulteriori interventi e cure invasive che l’avrebbero costretta in ospedale. È con loro che voleva trascorrere quel che restava della sua vita terrena, con la consapevolezza che il timer si era già avviato da tempo, senza possibilità di ritorno. Stoica e mai arrendevole, la scrittrice ha lasciato a tutti, anche ai figli adottivi, un vero esempio di coraggio e resilienza.

Mentre Michele Anghileri, attivista e cooperante, ha preferito la via del silenzio, il fratello Francesco Leone, cantante lirico, ha dedicato alla madre un breve quanto emozionante post su Instagram: “Camminiamo verso altre notti insonni a raccontarci i segreti, a immaginare nuovi orizzonti, a prenderci cura delle persone che amiamo. Benvenuta nella nostra nuova vita. Bentornata a casa, Shalafi amin”, ha scritto a corredo di uno scatto che li ritrae insieme, proprio nell’atto di camminare l’uno al fianco dell’altra verso un orizzonte non ben definito.

Anche il figlio Alessandro Giammei, professore universitario, non ha potuto fare a meno di condividere un ricordo con la madre e nel suo “Ciao bella”, per quanto breve, c’è l’essenza del loro rapporto: amorevole, cordiale e complice, aggettivi che è inevitabile balzino alla mente osservando la foto condivisa su Instagram.

Per Michela Murgia la famiglia era tutto, il pilastro su cui ha costruito rapporti umani essenziali e privi di qualsivoglia pregiudizio. La completava il figlio Raphael Luis, adottato insieme all’altra mamma Claudia Fausone. “Ci siamo nascoste per anni, madri in casa, amiche fuori, per far stare tranquillo il mondo”, aveva rivelato dopo la diagnosi parlando per la prima volta di questa coppia omogenitoriale.