Michela Murgia e “l’intima amicizia” con Lorenzo Terenzi: la storia di un amore fuori dalle regole

"Mi disse: sposami in fretta": quella della coppia è stata una storia ricca di significato e gioia

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Giorgia Prina

Lifestyle Specialist

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Quella tra Michela Murgia e il marito Lorenzo Terenzi è stata a tutti gli effetti una storia d’amore. Ma la scrittrice ci ha abituati a non fermarci ai significati semplici e preconfezionati: i rapporti umani sono complessi e sfaccettati. Ora, dopo la morte e i funerali della scrittrice sarda, mancata giovedì 10 agosto, l’uomo che ha sposato appena poche settimane prima di morire parla del loro rapporto, delle difficoltà e soprattutto delle gioie. Come si sono conosciuti i due e come hanno portato avanti la loro storia fino al matrimonio?

Michela Murgia e Lorenzo Terenzi: storia d’amore fuori dalle regole

Lorenzo Terenzi ha parlato del rapporto con Michela Murgia in un’intervista rilasciata a La Repubblica dopo i funerali della scrittrice in piazza del Popolo a Roma. In questa ha voluto fare luce sulle sfaccettature di un rapporto bellissimo e sincero, culminato con il matrimonio in articulo mortis, poche settimane fa. I due si sono conosciuti nel 2017, a Nuoro, in Sardegna. Lorenzo Terenzi lavorava come aiuto regista sul set di “Quasi Grazia”, di Gabriele Lavia e Veronica Cruciani con Murgia nella parte di Grazia Deledda. Lui non avrebbe dovuto esserci: “Mi hanno chiamato all’ultimo momento come aiuto regista perché la persona che doveva farlo non poteva più”. Poi l’incontro in ascensore: “Sono patito di musica, come lei del resto, e avevo su una maglietta dei The Kills e lei mi fa: ‘Che hai addosso, così colorata’. La prima cosa che mi ha colpito è stato il suo sorriso. Altro che arcigna, Michela sapeva guardarti e capirti. Era accogliente”.

La malattia non ha mai incrinato il rapporto tra i due, anzi, lo ha reso più profondo, più sincero. Ma non solo loro due. E’ stato in quel momento che si è presentato con forza la volontà di creare la “famiglia queer” di cui tanto si è parlato. I suoi membri si conoscevano già tutti, ma il malessere di Michela Murgia li ha uniti di più. Poi, la proposta di matrimonio: “Pasqua scorsa, dopo la diagnosi. Le avevano dato quattro anni. Eravamo in un club in cui nemmeno voleva andare. Mi chiede: ‘Te la senti?’. “Io le dico che sono riservato e lei mi dice che non potevamo farlo di nascosto. Io capisco e accetto. Poi le cose si sono evolute velocemente. Mi ha detto: ‘Dobbiamo farlo prima. E così è stato”.

Chi è Lorenzo Terenzi, il marito di Michela Murgia

Ma chi Lorenzo Terenzi, l’uomo sposato da Michela Murgia prima di morire? Si tratta, come dice lui stesso nell’intervista a La Repubblica, di un musicista, attore, regista di 35 anni, nato a Firenze nel 1988 si è diplomato al teatro Stabile di Genova, lavorando sia a teatro che al Cinema. È stato diretto da registi come Silvio Soldini ne “Il colore nascosto delle cose” e con Roberta Torre ne “Mi fanno male i capelli”. A teatro ha spaziato dal Macbeth di Shakespeare al Cyrano de Bergerac, lavorando anche come assistente alla regia di Gabriele Lavia e Veronica Cruciani nello spettacolo “Quasi grazia” in cui recitava anche Michela Murgia nei panni di Grazia Deledda. È ì che i due si sono conosciuti permettendo a Terenzi di entrare nella sua famiglia queer.

Su Instagram Murgia spiegò così i motivi del matrimonio: “Lo abbiamo fatto “in articulo mortis” perché ogni giorno c’è una complicazione fisica diversa, entro ed esco dall’ospedale e ormai non diamo più niente per scontato. Lo abbiamo fatto controvoglia: se avessimo avuto un altro modo per garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno strumento così patriarcale e limitato, che ci costringe a ridurre alla rappresentazione della coppia un’esperienza molto più ricca e forte, dove il numero 2 è il contrario di quello che siamo (…). Tra qualche giorno nel giardino della casa ancora in trasloco daremo vita alla nostra idea di celebrazione della famiglia queer. Le nostre promesse non saranno quelle che siamo stat3 costrett3 a fare l’altro giorno”.