Cannes 2023, Harrison Ford torna dopo 15 anni: niente è come prima

L'addio a "Indiana Jones" di Harrison Ford ci tocca tutte: torna a Cannes nel 2023 dopo ben 15 anni, e niente è più come prima

Foto di Serena De Filippi

Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Dopo Johnny Depp, è il turno di una star hollywoodiana di grande caratura: Harrison Ford a Cannes dopo 15 anni dall’ultimo Indiana Jones. Niente è più come prima, anche se il fascino – dobbiamo dirlo – è rimasto lo stesso. Chi è cresciuto con il mito di Ford non può non rimanere toccato dal suo arrivo a Cannes 2023, dove è anche prevista l’anteprima mondiale di Indiana Jones e il Quadrante del Destino. Così salutiamo ben due leggende: il mito e l’idolo, Harrison Ford e Indiana Jones.

Harrison Ford a Cannes 2023: il ritorno dopo 15 anni con Indiana Jones

Di anni ne sono passati (parecchi). Le vicissitudini dell’archeologo-eroe entrato di diritto nell’immaginario hollywoodiano durante gli anni ’80 stanno per concludersi. C’è un po’ di emozione, e ovviamente di nostalgia, soprattutto considerando che Steven Spielberg e George Lucas, nel 1981, avevano concepito la saga in cinque parti. Da I Predatori dell’Arca Perduta a Il Quadrante del Destino, sono passati 42 anni, 15 invece dall’ultimo Cannes di Harrison Ford.

Ma c’è solo un (brevissimo) ritorno al passato nel nuovo capitolo di Indiana Jones. A spiegarlo è stato lo stesso regista, James Mangold. “Il nostro protagonista è invecchiato, e non potevamo far finta di niente: avremmo rischiato il ridicolo. Invece affrontiamo la questione di petto: è un film su un eroe al tramonto”. Niente è più come prima, proprio così. Gli anni passano, i tempi cambiano. Ma Harrison Ford, alla fine, ha mantenuto la promessa fino all’ultimo, senza perdere il suo spirito avventuriero, in una sfida continua verso se stesso.

Harrison Ford a Cannes nel 2008: perché è tornato nei panni di Indiana Jones

Forse gli anni sono trascorsi in modo troppo veloce. “Non sono gli anni, è il chilometraggio”, qualcuno ricorda questa battuta iconica de I predatori dell’arca perduta? Il mito non ha mai smesso di affascinare, non lo ha fatto 15 anni fa, e non ha smesso di certo oggi. Ma c’è indubbiamente un pizzico di amarezza in più.

Harrison Ford e Calista Flockhart a Cannes 2008 per "Indiana Jones"
Fonte: IPA
Harrison Ford e Calista Flockhart a Cannes 2008

Indiana Jones ci restituisce il ritratto di un attore che ha accompagnato il suo personaggio verso la fine. Non è per tutti: a Hollywood, spesso si sceglie di ricordare i miti com’erano, anziché mostrare come invecchiano. Eppure, per comprendere davvero Ford, possiamo rifarci alle parole di Mads Mikkelsen.

In una intervista al The Hollywood Reporter, aveva detto: “Ford è una persona follemente potente. Non solo come attore, ma fisicamente. Ricordo il primo giorno in cui stavamo girando, era una ripresa notturna, poi ci siamo fermati alle 5 del mattino, e lui è salito sulla sua mountain bike ed è andato in bicicletta per 50 chilometri”.

L’ultimo film e l’addio al cinema

Siamo vicini al tramonto di un’epoca. Ford, infatti, ha scelto di salutare Indiana Jones, così come il cinema, che ha servito con uno sforzo encomiabile. “Volevo farlo da sempre, perché avevo intenzione di concludere la storia e portare il personaggio alla fine della carriera. Questa sarà la mia ultima apparizione”.

Simbolo della settima arte, in grado di entrare nell’immaginario collettivo e hollywoodiano al contempo: forse, oggi non avremmo lo stesso concetto di eroe cinematografico senza Ford. Diventato divo quasi per caso, dopo l’incontro (fortunatissimo) con George Lucas, alla fine è diventato una stella che mai dimenticheremo. E che merita di essere celebrata il 18 maggio 2023 a Cannes: si chiude un cerchio. E (forse) se ne apre un altro. Hollywood, del resto, ha sempre bisogno di eroi.