Cinque Festival di Sanremo consecutivi, un preserale di grande successo e un contratto in scadenza – quello di Amadeus – che sta facendo perdere il sonno alla futura dirigenza di Viale Mazzini che ora rischia di lasciarselo sfuggire davvero. La data è imminente: il 30 giugno si conclude il legame professionale tra Amedeo Sebastiani e la tv di Stato che deve quindi pensare – e in fretta – a una controproposta vista l’asta già partita per aggiudicarsi il pezzo più pregiato dell’emittente pubblica.
Perché la Rai rischia di perdere Amadeus
Le indiscrezioni sul possibile addio di Amadeus alla Rai sono inizialmente circolate sulle colonne di Dagospia, ma alla fine è stato lui a rivelare di aver ricevuto delle proposte dalla concorrenza. Le supposizioni successive si sono letteralmente sprecate, specie quelle riguardanti il Festival di Sanremo, visto che l’accordo tra la kermesse e il Comune di Sanremo scade proprio nel 2025.
Solo voci, per ora, smentite al rovescio da Fiorello che nella sua Viva Rai2! del 21 marzo ha esclamato sicuro: “Posso confermare che c’è un interesse per Amadeus!”. Un po’ troppo esperto, lo showman siciliano, per lasciarsi sfuggire una voce fondata nel bel mezzo di una negoziazione che, si dice, sia in corso con Warner Bros. Discovery dunque, la nuova casa di Fabio Fazio dal 2023 e che oggi ospita il suo Che tempo che fa, confermando il successo di Rai3.
Da cosa dipende la scelta di Amadeus
Con la dirigenza di Roberto Sergio ormai al tramonto e l’avvento di Giampaolo Rossi, avvicendamento che inevitabilmente cambierebbe il corso dell’offerta attuale, Amadeus potrebbe vedere svanire gran parte della libertà di cui ha goduto fino a questo momento. Un sacrificio che potrebbe non essere pronto ad affrontare, o che perlomeno andrebbe contro la sua volontà visti i risultati ottenuti a 63 anni e con i recenti successi già alle sue spalle.
Certamente è un uomo Rai, fedele all’azienda che gli ha permesso di realizzare i suoi sogni a fronte però di un grandissimo impegno, ma la possibilità di un passaggio verso una Rete più piccola ma indipendente potrebbe rappresentare la svolta di cui ha bisogno la sua carriera in questo momento. Dopotutto, la sua intenzione era proprio questa: ricercare qualcosa di diverso su cui lavorare, con idee nuove, anche se non necessariamente su una Rete diversa.
Si è anche parlato della possibilità di una prima serata con Fiorello, della quale avrebbe anche parlato con i vertici Rai, ma per il momento rimane tutto nel campo delle indiscrezioni. Di certo, l’intesa tra gli Amarello non va sprecata: è quella che ha contribuito al successo delle cinque edizioni del Festival di Sanremo, fino ai risultati incredibili del 2024 che hanno fatto segnare un vero e proprio record in termini di ascolti tv e di impatto sul pubblico, dimostrato dai risultati dei brani portati in gara. Il suo addio al Teatro Ariston è apparso senza ritorno: il suo no è stato granitico.