“Pensavano che non sarei stato all’altezza”. Poche parole, ma affilate come bisturi, che Stefano De Martino pronuncia con quella calma tipica di chi ha imparato a convivere con lo scetticismo. A sentire lui, sulle basse aspettative ha fondato una carriera. E oggi, proprio quei propositi disattesi sono diventate la sua forza. Il palcoscenico di Affari Tuoi, ereditato da un colosso come Amadeus, era un rischio enorme. Ma è anche diventato, con sorprendente naturalezza, il trampolino per la sua trasformazione da ex ballerino a nuovo volto di punta della Rai. Stefano De Martino non è più una scommessa. È una realtà.
Le parole di Stefano De Martino
All’inizio, sembrava un salto senza rete. Amadeus aveva lasciato il programma con numeri da capogiro e un pubblico affezionatissimo. La Rai, a quel punto, ha fatto una scelta coraggiosa, probabilmente istintiva. Si è voltata e ha puntato su Stefano De Martino. E lui? Non ha fatto nulla per nascondere le sue paure. “Temevo che Affari Tuoi potesse essere troppo per me”, ha confessato al Festival della Tv. Ma è proprio da quella paura, gestita con grande lucidità, che è arrivato il suo successo.
L’approccio è stato quasi artigianale. Consapevole di non poter improvvisare, Stefano De Martino ha studiato la televisione come si studia una lingua nuova. “Per scrivere un libro devi averne letti tanti. E io ho applicato lo stesso metodo alla tv: ne ho guardata tanta”, ha detto. Ha recuperato i classici, ha osservato e ha assorbito la lezione di Indietro tutta e Quelli della notte. E ha portato in scena un modo personale, garbato e autoironico. Lo ha fatto katà métron, come dice lui stesso, sfoderando un sorprendente greco: “Secondo la giusta misura”.
Il doppio volto del conduttore di Affari tuoi
C’è una parola che ricorre spesso quando si parla di Stefano De Martino ed è leggerezza. Ma attenzione, non si tratta di superficialità. Piuttosto, è quella leggerezza pensata, voluta e cercata in ogni dettaglio. Quella di chi sa stare in scena senza forzare, ma anche senza scomparire. E non ha paura di mostrarsi vulnerabile, anzi. È un valore che rivendica confessando di essere affascinato dalla malinconia che frequenta come un’amante.
E non gli manca l’autoironia. “La gente non si aspettava niente da me, pensavano fossi completamente scemo”, ha scherzato. Una battuta che smonta ogni traccia di vanità, e che racconta meglio di mille interviste la cifra del personaggio. Dietro quella risata si intravede una solidità che si è costruito giorno dopo giorno, con pazienza e una certa dose di ostinazione.
Il sogno del Festival di Sanremo
Ora che Affari Tuoi è diventato il suo regno, Stefano De Martino guarda oltre perché il suo nome è stato accostato più volte al Festival di Sanremo. E lui, con la solita misura, non si tira indietro ma nemmeno si lancia. “O si rimpicciolisce il Festival o mi ingrandisco io”, ha detto. Una battuta che vuole far sorridere, ma che nasconde un pensiero più profondo. Per affrontare Sanremo serve tempo, esperienza e quella “giusta misura” che De Martino sembra aver adottato come bussola.
È consapevole di dover crescere ancora. Di non avere ancora “abbastanza capelli bianchi”, come dice lui stesso. Ma ambisce a farlo quando sarà ancora giovane e ancora nel pieno della sua energia. E se anche Mara Venier, parlando del futuro di Domenica In, fa il suo nome come erede ideale, non è certo per caso.
In fondo, la sua parabola è un racconto di riscatto. Non perché fosse caduto, ma perché nessuno si aspettava che salisse così in alto. Ha cominciato come ballerino ad Amici, poi ha attraversato una lunga stagione da “personaggio da copertina”, spesso più per gossip che per meriti artistici. Ma non ha mai perso il contatto con il palco, e non ha mai smesso di prepararsi.
Oggi è un conduttore che ha fatto dell’eleganza e dell’equilibrio i suoi marchi distintivi. Renzo Arbore, maestro indiscusso della tv italiana, ha detto di lui parole lusinghiere. E non è cosa da poco. Perché chi sa riconoscere la buona televisione vede, al di là dei riflettori, la costruzione paziente di un mestiere. Stefano De Martino ha dimostrato che il talento conta, ma senza studio non basta.