Prima volta a Verissimo per Serena Bortone, intervistata da Silvia Toffanin dopo il caso Antonio Scurati. La giornalista e conduttrice ha parlato del suo futuro professionale, della necessità di lavorare in modo onesto e non sono mancate dichiarazioni sulla sua vita privata. Senza dimenticare il passato perché Serena ha spiegato di essersi impegnata tanto per costruirsi una carriera di tutto rispetto. La Bortone ha iniziato a darsi da fare molto giovane: a diciotto anni era già una dipendente Rai.
L’intervista di Serena Bortone a Verissimo
“Sono una persona molto aperta, anche troppo, sono sempre stata un libro aperto, trasparente, e questo è anche motivo di vulnerabilità, è più facile che tu possa essere colpito, – ha affermato Serena Bortone a Verissimo – però ho una sfera di ritrosia sulle cose molto importanti della vita, gli amori, i lutti, è una cosa che tengo molto per me. Ma non ho niente da nascondere”.
In merito alla polemica sul mancato monologo di Antonio Scurati nel suo programma tv, Serena Bortone si è dichiarata tranquilla: “Non ho ansie, né eccitazione, nella vita uno cerca di fare la cosa giusta, per me l’importante è non fare la cosa sbagliata. Io non sono una testa calda, sono una orgogliosa dipendente dell’azienda di servizio pubblico, questa sono io”.
E ancora: “Sono molto tranquilla. Per gli attacchi sui social, provo un senso di tenerezza per coloro che perdono il loro tempo ad attaccare gli altri sui social”. In merito al suo futuro lavorativo la Bortone ha ammesso: “Non sono una persona che si pone dei progetti a lungo termine, perché mi piace essere sorpresa dalla vita”.
“Faccio il lavoro che mi piace, ho la fortuna di fare un lavoro che non mi annoia. Spero di continuare a farlo con lo stesso tipo di divertimento, di serietà e di onestà. Per il futuro non so, vediamo. La vita ci sorprenderà. Sono grata alla Rai”.
La vita privata di Serena Bortone
A Verissimo Serena Bortone ha rivelato di essere single: la 53enne non si è mai sposata e non ha figli. “Sono single, tutti siamo felici in coppia, ma il compromesso è complicato. Io sono una persona molto conciliante, sono molto in ascolto, sono volutamente single, nel senso che poi tutti i fidanzati si sistemano a casa. Ho bisogno di qualcuno che mi tenga testa, ma se mi tiene testa troppo poi non posso decidere io e diventa complicato, sono una persona impegnativa”.
Ha poi raccontato la malattia del padre, scomparso nel 2010: “Mio padre è stato malato per gli ultimi tre anni della sua vita, dico una cosa che può sembrare bizzarra, benedico gli anni di malattia di mio padre, perché mi hanno consentito di prendermi cura di lui. I padri di una volta non erano come i padri di oggi, in quei tre anni ho potuto dimostrare a lui l’amore che gli volevo e lui l’ha potuto accogliere senza ritrosia, in questo accudimento c’è un regalo bello della vita. Essere importante per le persone alle quali vuoi bene, è fondamentale”.