La serata delle cover è sempre una delle più attese del Festival di Sanremo perché regala bellissime performance, unendo i cantanti in gara con gli ospiti scelti per esibirsi insieme. Ma quest’anno Carlo Conti ha voluto introdurre una novità, consentendo agli artisti di duettare anche tra loro. Una decisione che però non sembra convincere del tutto i Big, i quali non riuscirebbero ad accordarsi tra loro sulla scelta della cover da portare sul palco, mettendo così a rischio l’intera serata.
Sanremo 2025, i Big non si accordano sulla scelta delle canzoni
Da ormai parecchi anni la serata delle cover fa parte della tradizione del Festival di Sanremo e, nelle passate edizioni, ci ha regalato delle performance talmente belle da essere pubblicate ex novo. Come è accaduto alla splendida interpretazione di Se telefonando di Mina, portata nuovamente in auge da Nek nel 2015, nel primo Sanremo condotto proprio da Carlo Conti. Ma la serata delle cover è anche una delle più lunghe e laboriose perché i cantanti in gara sono molti e si deve dare il giusto spazio non solo a loro, ma anche agli artisti ospiti che arrivano sul palco dell’Ariston per duettare.
Forse per alleggerire il carico della serata del venerdì dunque, Carlo Conti ha pensato bene quest’anno di introdurre una novità assoluta: proprio durante la serata delle cover, ai cantanti in gara è stata data la possibilità di duettare con degli artisti esterni, ma anche di farlo tra di loro. L’idea, che in un primo momento è sembrata ottima a tutti, si è poi scontrata con una dura realtà: quella della scelta del pezzo.
Secondo il regolamento di Sanremo infatti, la cover va scelta tra tutte le canzoni italiane e internazionali pubblicate fino al 31 dicembre 2024, il che vuol dire pescare in un mare di brani di ogni tipo. E quando la scelta è così ampia e dà così tante possibilità, c’è sempre il rischio che i gusti non coincidano. Questo è quello che starebbe accadendo, secondo quanto riportato da Adnkronos, proprio nel dietro le quinte di Sanremo 2025: i Big, nonostante la possibilità datagli da Conti di duettare tra loro, non riuscirebbero a trovare un accordo che li soddisfi. Se sulla carta molti avevano già preso accordi per duettare tra loro, alla fine non si sarebbero incontrati sulla scelta del pezzo da interpretare.
Festival di Sanremo, cover a rischio per paura del risultato?
Un altro problema che sembrerebbe aver fatto arenare i duetti tra gli artisti in gara, oltre all’accordo sulla scelta del brano, sarebbe la possibilità di aver un ritorno di immagine talmente forte – in positivo o in negativo – da inficiare sull’esito finale del Festival. In altra parole, i cantanti avrebbero il timore, in caso di una cover ben riuscita, di ritrovarsi a dover dividere una vittoria; mentre in caso di cover mal riuscita, di risentirne in gara. Invece, nel caso del tradizionale duetto con artisti esterni, i cantanti avrebbero maggiore spazio di manovra per via del loro maggiore potere decisionale nella scelta del brano da interpretare.
Questa teoria non sarebbe neanche troppo aleatoria se si pensa che, negli anni passati, proprio alcune cover ben riuscite e, soprattutto, alcuni duetti illustri e molto forti dal punto di vista emozionale, avrebbero poi pesato non poco sul risultato finale, finendo per portare alla vittoria proprio l’artista protagonista del duetto. Ne è un esempio la vittoria dello scorso anno di Angelina Mango, interprete proprio del brano del padre La rondine, ma anche quello degli Stadio che nel 2016 avevano vinto il Festival dopo aver duettato virtualmente con Lucio Dalla (scomparso 4 anni prima) nel brano La sera dei miracoli.
Dunque che sia per paura di un flop o per paura di dividere la vittoria, o semplicemente per gusti che non riescono a collimare in modo ottimale, la serata delle cover di questo Festival di Sanremo sembrerebbe tutta in salita.