Cosa succede dopo il vissero felici e contenti? Come prosegue la vita della Cenerentola del ventunesimo secolo e del suo affascinante principe azzurro? Potremmo avere la possibilità di scoprirlo presto, perché pare che al cinema potrebbe arrivare Pretty Woman 2, il sequel della più amata delle commedie romantiche degli ultimi quarant’anni. E, conferma Richard Gere, se succede anche Julia Roberts sarà presente.
Pretty Woman 2, l’ipotesi di un sequel
È uscito nel 1990, trenta cinque anni dopo, è ancora uno dei film più amati nella storia del cinema. La commedia romantica per eccellenza, quella che non ci stanchiamo mai di vedere e rivedere. E magari di vedere ancora in una nuova veste. Crescono, infatti, le voci riguardanti un possibile sequel di Pretty Woman. A parlarne è una fonte a dir poco autorevole, il suo protagonista, il divo Richard Gere.

Intervistato dalla rivista People, l’attore si è dimostrato ben disposto verso un possibile Pretty Woman 2. Gere sarebbe entusiasta all’idea di tornare a vestire i panni del romantico uomo d’affari Edward Lewis e, a quanto afferma, anche a Julia Roberts piacerebbe l’idea di dare nuova vita all’ex sex worker Vivian Ward. A una condizione, però, e su questo Richard Gere è intransigente: “Tutto dipende dal fatto che ci sia o meno una buona sceneggiatura”.
J.F. Lawton, colui che scrisse la sceneggiatura originale di Pretty Woman, infatti, non lavora più per il cinema dal 2008, il film Jackson è stato il suo ultimo lavoro. Mentre Gary Marshall, il regista della curiosa commedia romantica, è scomparso nel 2016. Nonostante la presenza degli attori protagonisti, lavorare a un secondo capitolo a 35 anni dal primo, sarebbe piuttosto complesso.
Richard Gere e Julia Roberts di nuovo insieme?
Quello che, senza nessun dubbio, funzionerebbe alla perfezione, è il rapporto tra Richard Gere e Julia Roberts. La chimica tra le due star è così grande da bucare lo schermo e i due hanno più volte lavorato assieme, ottenendo sempre un successo clamoroso, da Pretty Woman all’altrettanto romantico Se scappi ti sposo. “C’era una forte chimica tra noi: c’erano i flirt, c’erano i sorrisi… tutto scorreva perfettamente”: così l’attore ricordò il primo incontro con la collega.
E fu proprio grazie a questo feeling innato che, infine, Richard Gere accettò di prendere parte a Pretty Woman. Di fronte ai tentennamenti del sex symbol di American Gigolò, una giovanissima e ancora non così famosa Julia Roberts “prende un foglio di carta, scrive qualcosa e me lo passa: c’era un messaggio in cui mi chiedeva di dire di sì”. Un’offerta che non poteva essere rifiutata e che portò alla creazione della favola di Cenerentola in versione moderna.
Pretty Woman, nel 1990, fu il terzo film più visto al mondo, dietro solo a due imbattibili come Ghost e Mamma ho perso l’aereo. La pellicola, che incassò 432,5 milioni di dollari di fronte a un budget di appena 14 milioni, valse a Julia Roberts una nomination agli Oscar e la vittoria ai Golden Globe e ai BAFTA, nonché il titolo di star internazionale.