Pierfrancesco Favino al Festival di Venezia, 5 cose da sapere su “Comandante”

Addio "Challengers" e benvenuto "Comandante". Sarà Pierfrancesco Favino ad aprire il Festival di Venezia: cosa sapere sul suo ultimo film

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Luca Incoronato

Giornalista

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Cambia tutto Festival di Venezia. Sarà Comandante, film di Edoardo De Angelis, con protagonista Pierfrancesco Favino, la pellicola d’apertura. Inizialmente era prevista la presenza di Challengers, attesissimo film di Luca Guadagnino, con star Zendaya. Dopo l’annuncio, però, la produzione ha deciso di agire in maniera differente.

Nello specifico si è scelto di posticipare l’uscita al cinema al al 26 aprile 2024, dato lo sciopero degli attori in corso. Il 30 agosto, quindi, giorno d’apertura della Mostra, che prosguirà fino al 9 settembre 2023, verrà presentato in anteprima mondiale presso la Sala Grande del Palazzo del Cinema.

Comandante: trama

Il film ci conduce nella fase iniziale della Seconda Guerra Mondiale, presentandoci Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina. Navigando nell’Atlantico, nell’ottobre del 1940, si ritrova costretto a fronteggiare un mercantile armato nel cuore della notte. Il nemico viaggia a luci spente e Todaro prende la decisione di affondarlo a colpi di cannone.

A fare la storia, però, è quanto sceglie di fare in seguito. Per quanto nemici, quelli dinanzi a lui, destinati ad annegare, sono esseri umani. Dà così l’ordine di salvare i ben 26 naufraghi belgi, sbarcandoli nel porto più vicino. Ecco cosa prevede la legge del mare. Una deviazione che però lo costringe a viaggiare in emersione per tre giorni, ponendosi nel mirino delle forze nemiche. Quella scelta umanitaria ha messo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini.

Cosa sapere su Comandante

La prima domanda che ci si pone dopo aver letto la trama di Comandante con Pierfrancesco Favino è se si tratti di una storia vera. Lo è eccome, quella dell’eroe Salvatore Todaro. Per salvare la vita di quegli uomini, si è schierato contro le direttive del suo stesso comando. Quando il capitano del Kabalo, questo il nome dell’imbarcazione belga, gli chiede il motivo di quel salvataggio così rischioso, Todaro rispose: “Perché noi siamo italiani”.

Il regista Edoardo De Angelis ha avuto la chance di poter lavorare a questa pellicola nel mondo in cui sperava, con una cura dei dettagli maniacale. È stato infatti ricreato per intero il sommergibile Cappellini del 1940. Una struttura maestosa, lunga 73 metri, per un totale di 70 tonnellate d’acciaio.

I lavori hanno seguito i progetti originali ritrovati nell’Ufficio Storico della Marina Militare. La realizzazione ha visto la collaborazione di Cinecittà, coinvolgendo più di 100 professionisti, tra artigiani, costruttori e ingegneri. Soltanto per i lavori sono stati necessari 8 mesi. Alla fine, però, dopo il varo nel bacino dell’arsenale della Marina Militare, il cast ha avuto il privilegio di poter recitare in uno spazio reale, non in uno studio.

Le riprese sono durate in totale otto settimane. In circa due mesi ha preso forma Comandante, girato tra Taranto e Roma. Alla scrittura della sceneggiatura hanno lavorato sia Edoardo De Angelis che Sandro Veronesi. Quest’ultimo ha inoltre scritto un libro su questa storia, dal titolo omonimo, edito a gennaio 2023.

Il cast non vanta soltanto Pierfrancesco Favino, che interpreta il comandante Salvatore Todaro. Spazio anche a Massimiliano Rossi, alla quinta collaborazione con Edoardo De Angelis, dopo Mozzarella Stories, Indivisibili, Il vizio della speranza e l’adattamento televisivo di Natale in casa Cupiello. Da segnalare, tra gli altri, anche la presenza di Silvia D’Amico, apprezzata tanto al cinema quanto in televisione, con progetti come Brave ragazze e A casa tutti bene.