È stato uno dei cantanti simbolo di un’intera generazione, e i suoi brani sono stati la colonna sonora dei momenti più importanti di molti di noi. Marco Masini, cantautore apprezzatissimo dal suo pubblico, si è raccontato ai microfoni di Serena Bortone, nel salotto di Oggi è un altro giorno, tra carriera e vita privata.
Marco Masini, voce dei giovani degli anni Novanta
Simbolo di un’intera generazione, il cantautore fiorentino si è raccontato tra carriera e vita privata nel salotto di Oggi è un altro giorno. Masini ha ripercorso il suo percorso musicale, fatto di grandi successi e brani diventati la colonna sonora delle nostre vite.
Una carriera iniziata da giovanissimo e un cammino già chiaro fin da piccolissimo. La strada del resto era già tracciata: Marco già da bambino sapeva già che la musica avrebbe rappresentato il cardine della sua vita: “Mi sono appassionato alla musica e ho deciso di farmi accompagnare fino in fondo da questa grande passione”.
Per questo per lui diventare il simbolo dei giovani è stata la più naturale delle evoluzioni. La sua musica è stata veicolo di quella rabbia e quelle delusioni che hanno caratterizzato gli anni Novanta, come lui stesso ha spiegato: “Quando si è giovani si ha una certa visione della vita, soprattutto negli anni Novanta, anni di disagio giovanile. Credo di averlo rappresentato in maniera cruda e sincera, cantavo come parlava la mia generazione. La rabbia poi si è trasformata in disincanto e maturità”.
Dopo il ritiro annunciato, Marco Masini è tornato protagonista sulla scena musicale, e oggi è tornato anche sul piccolo schermo come tutor a The Band, nuovo show musicale targato Rai.
Marco Masini, la perdita della madre e il potere salvifico della musica
La musica però, oltre a essere il mezzo per dare voce al disagio giovanile dell’epoca, ha avuto un potere salvifico nella vita di Marco Masini. Ai microfoni di Serena Bortone il cantautore ha infatti parlato, oltre che della sua carriera, anche di un evento che ha profondamente segnato la sua vita: la perdita della madre Anna Maria, avvenuta quando non aveva ancora compiuto 18 anni. “Se la ami davvero, la musica ti salva da ogni momento difficile“, ha raccontato.
La morte della madre (che aveva appena 47 anni), avvenuta mentre stava svolgendo il servizio di leva militare, è stata difficile da affrontare. Eppure accanto a lui c’era la sorella, divenuta a soli 13 anni, come ha spiegato lui stesso “la donna di casa”. “Mi ha salvato anche mia sorella. Io e lei siamo una coppia indivisibile, non abbiamo mai litigato in vita nostra e ho identificato in lei mia madre. Era mia madre in miniatura. Averla accanto oggi è la forza più grande“.
È stata proprio mamma Anna Maria a spronarlo a intraprendere la carriera musicale, e a convincere il padre di Marco a mettere da parte le sue resistenze per farli seguire la sua più grande passione. È anche per questo che sul palco del Festival di Sanremo del 2020 Masini ha dedicato alla madre il brano Vacanze romane. “Era innamorata dei Matia Bazar e quella era la canzone che ascoltava di più. Con Arisa, che ha una timbrica adatta, ho voluto dedicargliela”.