Kekko dei Modà ed Enrico Ruggeri contro Tony Effe: “Non dovrebbe essere a Sanremo”

Dopo la polemica del concerto di Capodanno a Roma, Tony Effe è diventato il bersaglio di alcuni colleghi che non approvano il suo repertorio musicale

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Pubblicato: 4 Gennaio 2025 15:59

Il Festival di Sanremo 2025 deve ancora iniziare ma ha già il suo protagonista assoluto: Tony Effe. Da mesi non si fa che parlare del cantante romano: prima per il dissing con Fedez (anche lui in gara nella città dei fiori e l’annuncio delle rispettive partecipazioni ha scatenato fan e appassionati di gossip), poi per la polemica del Concerto di Capodanno a Roma. Ora il fidanzato di Giulia De Lellis è stato pesantemente attaccato da altri due colleghi: Kekko dei Modà ed Enrico Ruggeri.

Cosa ha detto Kekko dei Modà su Tony Effe a Sanremo

Kekko dei Modà, anche lui in gara al Festival di Sanremo 2025, ha duramente criticato la partecipazione di Tony Effe alla kermesse musicale. “Cantare il rapporto tra due persone, etero o omosessuali, è necessario – ha detto a La Repubblica il cantante che in passato ha sofferto di una forte depressioneOggi nelle canzoni sento volgarità, cattiveria, la donna è trattata come un oggetto. Devi farla sentire importante, perché lo è. Viene mia figlia Gioia, 13 anni, e mi parla di robe strane. Non si tratta di essere puritani, ma rispettosi”.

Quindi non avrebbe invitato Tony Effe a Sanremo? “Non avrei invitato chiunque parla delle donne in modo sconsiderato. Ero in macchina con Gioia e un’amichetta, fan di Tony Effe. Chiedevo: cosa ti piace? Parla delle donne come se fossero cacche di cane sul marciapiede, vorresti essere considerata così? Non si tratta di colpevolizzare Tony Effe, ma della responsabilità di essere cantautore. Non c’entrano le parolacce, anche Ghali ne dice qualcuna, ma ha la capacità di comunicare cose meravigliose. Vasco Rossi ti fa tremare il cuore. Invece troppa roba in giro porta i giovani a pensare che le donne possano essere maltrattate”.

Enrico Ruggeri ha criticato Tony Effe

Dello stesso pensiero Enrico Ruggeri, che ha stroncato pesantemente Tony Effe: “Sogno un futuro in cui a vedere Tony Effe non ci va nessuno. – ha affermato sempre a La Repubblica – Non esiste censurare, ma bisognerebbe agire con onestà intellettuale: andrebbe difeso anche Povia. Poi c’è la sprovvedutezza degli organizzatori: prima chiami un artista e poi lo mandi a casa. Ovvio che venga fuori un casino”.

E ancora: “In giro c’è grande povertà intellettuale, lessicale. Vedo però che per certa musica c’è una richiesta enorme. Dovremmo smetterla di pensare per numeri: una parte di giovani ascolta miserie lessicali totali, altri vanno anche ai nostri concerti. Magari sono di meno, ma esistono”.

E infine: “Oggi abbiamo un lessico che denota analfabetismo funzionale, canzoni scritte da chi non ha mai letto un libro: nulla si può creare senza conoscere i grandi che ci hanno preceduto. Oggi discutiamo dei crimini delle baby gang, ma Oliver Twist parlava di quello. Il vero nodo è la pochezza del linguaggio. Lou Reed ha frugato nei lati più oscuri dell’animo umano, ma ha scritto capolavori”.

Carlo Conti ha difeso Tony Effe

Tony Effe non ha ancora replicato agli attacchi subiti. Dalla sua parte si è schierato però Carlo Conti, che ha difeso la sua scelta di averlo in gara al Festival di Sanremo 2025: “Prima ho selezionato le canzoni, poi sono andato a guardare chi le interpretava – ha assicurato il conduttore e direttore artistico – Fra le 30 selezionate, ognuna merita il palco dell’Ariston, perché ognuna ha motivazioni diverse e non ci sono temi sbagliati. Tony Effe lascerà tutti a bocca aperta”.