“Io paralizzato dopo Ciao Darwin”, il racconto di Gabriele Marchetti

L'uomo, rimasto tetraplegico, racconta la sua vita dopo il tragico incidente che gli è quasi costato la vita, mentre il processo va avanti con gravi accuse

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Redazione

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Pubblicato: 13 Giugno 2022 15:28

Era il 2019 quando, Gabriele Marchetti, durante le riprese di Ciao Darwin, ha avuto un grave incidente che l’ha lasciato tetraplegico. L’uomo, rimasto paralizzato a vita, torna a parlare di quei momenti terribili, e racconta di non aver ricevuto il sostegno morale sperato, durante questi tre anni, e senza l’aiuto della moglie e del figlio non può più fare nulla. Quattro dirigenti RTI sono stati rinviati a giudizio per l’accaduto.

Gabriele Marchetti, il tragico incidente a “Ciao Darwin”

Era il 17 aprile 2019 quando, durante le riprese di Ciao Darwing, noto programma di Canale 5 condotto da Paolo Bonolis e Luca Laurenti, il tecnico Gabriele Marchetti, viene scelto, per via della sua corporatura massiccia, per sostenere la prova del genodrome, un gioco importato dal Giappone. L’uomo avrebbe dovuto attraversare un percorso sospeso in aria fatto di rulli bagnati, che sovrastavano una piscina poco profonda.

Qui avviene l’incidente: Marchetti ha perso l’equilibrio ed è caduto in acqua, urtando testa, collo e schiena. Nonostante la corsa disperata al pronto soccorso, la situazione è apparsa subito critica. L’uomo fu poi trasferito al Policlinico Umberto I per un delicatissimo intervento. La diagnosi finale è stata però di lesione al midollo osseo, con conseguente paralisi dal collo in giù.

“Ora sono tetraplegico. Avevo solo 54 anni, prima di quel giorno ero un uomo che faceva mille cose, ora sono un uomo finito” ha raccontato rammaricato Gabriele Marchetti in una intervista al Corriere della Sera.

L’uomo, oggi 57enne, avrebbe gradito maggior sostegno morale dopo la tragica vicenda, ma il telefono non è mai squillato in questi tre lunghi anni di dolore e solitudine. “Solo all’inizio chiedevano alla mia famiglia come stessi, poi più nulla”.

Gabriele Marchetti ha spiegato come, senza la moglie e il figlio, non potrebbe andare avanti nella sua quotidianità: “Le mie giornate sono noiose e molto lunghe poiché non posso fare niente, nessuna attività” si legge nell’intervista. “Sono completamente privo di autonomia e dipendo totalmente da mia moglie Sabrina e mio figlio Simone per lo svolgimento di ogni atto quotidiano”.

Quello che è accaduto negli studi della Titanus, durante le registrazioni del noto programma Mediaset, non dovrebbe accadere mai più, tantomeno a causa di un gioco.

La vicenda giudiziaria contro RTI

Ovviamente è stata aperta una inchiesta dopo il tragico incidente che ha reso Gabriele Marchetti tetraplegico. Secondo le prime indagini degli inquirenti, l’acqua nella piscina era profonda poco più di un metro, e la struttura troppo piccola e quindi inadatta a garantire una caduta senza conseguenze.

Oggi a processo ci sono quattro dirigenti tv, di cui due avvocati al vertice di RTI, rinviati a giudizio dalla pm Alessia Miele con l’accusa di lesioni gravissime. Questo perché, secondo quanto appurato dalle indagini, la superficie dei rulli sarebbe stata resa scivolosa intenzionalmente, per rendere ancora più difficile la prova.

Avrebbero dunque agito con “imprudenza, imperizia e negligenza”, non rispettando le giuste norme di sicurezza e, sempre secondo l’accusa, non avvisando il concorrente dei reali rischi del gioco.