Gigi D’Alessio a Domenica In, le nuove date del tour per i fan e l’inizio difficile: “Lucio Dalla mi ha sempre difeso”

Gigi D’Alessio annuncia a "Domenica In" nuove tappe del tour 2025, tra emozioni e un omaggio a chi ha creduto in lui: "Lucio Dalla mi ha sempre difeso"

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Pubblicato: 30 Marzo 2025 17:28

È un Gigi D’Alessio intimo, emozionato e fiero quello che si è raccontato a Domenica In davanti a Mara Venier. Un’intervista che si è trasformata in un vero abbraccio collettivo, tra ricordi personali, nuove emozioni da condividere e, soprattutto, l’annuncio di tre attesissimi concerti. Gigi D’Alessio, con la sua voce calda e il suo cuore sempre legato alle radici, ha confermato quanto la musica sia per lui una missione, ma anche un dono da restituire.

Il tour di Gigi D’Alessio: un viaggio tra amore e riconoscenza

L’intervista a Domenica In è stata anche l’occasione per parlare del presente e di un futuro che si preannuncia più luminoso che mai. Gigi D’Alessio ha annunciato a sorpresa tre nuove date a Napoli, nella meravigliosa cornice di Piazza del Plebiscito, il 19, 20 e 21 settembre 2025. Una location simbolica, dove negli ultimi tre anni ha fatto registrare oltre 200mila presenze in quindici date tutte sold out. Un trionfo, insomma, che si rinnova.

I biglietti per i tre concerti saranno disponibili in anteprima per gli iscritti alla sua newsletter ufficiale, a partire dalle ore 11 di lunedì 31 marzo, e in vendita generale dal giorno successivo. A questi si aggiungono le altre date già confermate:

  • 2 e 3 giugno – Napoli – Stadio Diego Armando Maradona
  • 20 e 21 giugno – Palermo – Stadio Renzo Barbera, per l’evento Sicily For Life – Gigi & Friends
  • 23 giugno – Bari – Stadio San Nicola
  • 25 giugno – Roma – Circo Massimo

Un tour che parte da Torino, per poi attraversare tutta l’Italia e toccare anche Sudamerica, Stati Uniti, Canada, Russia, Cina, Australia e Giappone. Un viaggio che porta con sé le canzoni di “Malaterra”, il suo primo album interamente in napoletano, in cui la voce di Gigi si fa ambasciatrice di una città piena di bellezza, cultura, storia e contraddizioni.

Gigi D'Alessio e Lucio Dalla
Fonte: IPA
Gigi D’Alessio e Lucio Dalla

Lucio Dalla, il padre artistico e l’amico di famiglia

Durante l’intervista con Mara Venier, Gigi D’Alessio ha raccontato anche le difficoltà che ha dovuto affrontare agli esordi. “La prima volta che sono andato a Sanremo, nel 2000, portavo un brano con un solo verso in napoletano – ha detto – eppure sono stato subito rinchiuso in un recinto. Quindici anni ci ho messo per conquistare la credibilità che mi serviva, per farmi ascoltare per la musica e non per l’etichetta”.

Quell’etichetta, “neomelodico”, che per anni è stata usata come barriera, come una gabbia artistica. “È una parola che ghettizza – ha spiegato – perché sotto ci finiscono tutti: dai cantanti rionali a chi ha suonato all’Olympia e venduto venti milioni di dischi”.

In questo percorso complesso, uno degli incontri decisivi è stato quello con Lucio Dalla. Un mentore, un artista immenso e un uomo capace di vedere oltre i pregiudizi.

Lucio mi ha sempre difeso – ha ricordato Gigi – mi ha accolto a braccia aperte quando nessuno scommetteva su di me. Lui passava dal pop all’opera, al jazz, e io mi rivedo in lui. Io passo da Mozart a Chopin a… Gigi D’Alessio”. Un confronto musicale che non lo ha mai spaventato, anzi: “Posso parlare di musica con Riccardo Muti, e questo mi conforta. Non ho rubato niente a nessuno. Ho avuto fortuna, ma ho lavorato tanto”.