Euphoria, la serie tv dei record. 5 cose che devi sapere (se non l’hai ancora vista)

"Euphoria" è la serie più chiacchierata del momento: scene esplicite, nudità, e tanti glitter sono solo alcuni degli elementi dello show

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

È la serie più chiacchierata del momento, che mette in scena eccessi, che parla di adolescenti e lo fa con pochissimi freni inibitori: stiamo ovviamente parlando di Euphoria, lo show HBO, disponibile in Italia su Sky e NowTv.

Dopo il clamore della prima stagione, la serie sta riscuotendo un successo enorme anche con la seconda: il teen drama colpisce perché, più che rivolgersi agli spettatori adolescenti, sembra strizzare l’occhio a pubblico decisamente più adulto, e forse è proprio per questo – oltre che per i suoi toni decisamente sui generis – che oggi non si parla di altro che dello show.

La protagonista del telefilm è Rue Bennett, interpretata da Zendaya: la 17enne è appena uscita dal rehab a causa di un’overdose e fa un incontro che le cambia la vita, quello con una ragazza transgender. Attorno a lei, ci sono poi tanti altri personaggi, in gran parte i suoi compagni di scuola, che si ritrovano ad affrontare quelle tematiche che segnano il passaggio tra l’infanzia e l’età adulta, tra gravidanze indesiderate, droghe, rapporti sentimentali, pregiudizi, bullismo e molto altro.

Sia che l’abbiate visto (o meno) è possibile però che ci siano alcune curiosità dello show di cui ancora non siete ancora a conoscenza.

La serie è un remake

Euphoria si basa su un omonimo show israeliano, che è diventato in un secondo momento un libro. L’originale è andato in onda nel paese dal 2012 al 2013 e raccontava le storie esplicite e senza filtri di un gruppo di teenager degli anni Novanta.

Il network americano ha voluto attualizzare la produzione, mettendo in scena le vicende di adolescenti americani di oggi, non risparmiando nessun eccesso di realismo. A produrre la versione americana c’è anche il rapper Drake, che aveva iniziato la sua carriera televisiva con il telefilm Degrassi: The Next Generation.

Gli elementi autobiografici

A guidare la serie è Sam Levinson, che ha portato in Euphoria la sua diretta esperienza con l’abuso di droghe. L’autore ha infatti vissuto in prima persona la dipendenza da sostanze stupefacenti durante la sua adolescenza: questo rende l’esperienza della protagonista decisamente verosimile e dolorosa. Il personaggio di Rue risulta anche particolarmente caratterizzato proprio dalle vicende personali di Levinson.

Il cast eccezionale

La serie vede sia volti noti che attori emergenti: c’è Zendaya, che dopo aver debuttato in alcune produzioni di Disney Channel, ha avuto un grande successo con Spider-Man: Homecoming, Eric Dane, famoso per il ruolo del dottor Sloan in Grey’s Anatomy. Ma da tenere d’occhio c’è sicuramente Hunter Schafer, che interpreta il ruolo di una donna transgender – che è anche nella vita fuori dallo schermo – il cui ruolo sarà di fondamentale importanza per l’andamento della storia.

I tagli e le modifiche

Euphoria è nota soprattutto per il suo approccio molto esplicito – sesso compreso – con scene di nudità e particolari portati all’eccesso. Nonostante questo la serie è stata sottoposta dal network a dei cambiamenti per via dei contenuti troppo forti.

Basti pensare che la prima scena del primo episodio avrebbe dovuto raccontare un parto, con scene da un punto di vista (fin troppo) ravvicinato. È stata modificata anche una scena nello spogliatoio dei maschi, dove la nudità era protagonista, che avrebbe dovuto essere una sorta di omaggio alle docce che si vedono all’inizio del film Carrie.

La figura del “coordinatore dell’intimità”

Nella serie è stata chiamata Amanda Blumenthal, “coordinatrice dell’intimità”, per supervisionare le scene intime sul set. Questa figura è rappresentata da professionisti che riescono a trattare con il giusto piglio con attori, registi, produttori e troupe, per rendere l’ambiente lavorativo sicuro da molestie sessuali o situazioni che possano mettere a disagio.