Elisa Di Francisca, ai suoi figli insegna l’importanza della sofferenza: “Torniamo alle punizioni”

Aveva commentato in maniera dura il sorriso di Benedetta Pilato dopo il quarto posto alle Olimpiadi: una piaga della nostra società, in cui manca il senso della sofferenza

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Pubblicato: 27 Marzo 2025 17:16

La scorsa estate è stata decisamente particolare per Elisa Di Francisca, dal punto di vista professionale. L’ex schermitrice, apprezzatissima campionessa, ha infatti commentato in maniera brusca la reazione di Benedetta Pilato al suo quarto posto alle Olimpiadi. Un decimo l’ha privata della medaglia di bronzo ma nulla ha spezzato il suo sorriso. Quello di una ragazza conscia d’essere nel ristretto vertice della sua disciplina sportiva.

Quel sorriso non è però andato giù alla Di Francisca, che per le sue parole ha subito un processo mediatico. A La Volta Buona è tornata a discutere della vicenda, senza però cambiare versione, anzi.

Elisa Di Francisca e Benedetta Pilato

Come detto, i social si sono scagliati in maniera dura e netta contro Elisa Di Francisca. Dinanzi a quel sorriso, microfono alla mano, ha deciso di imporre la propria narrativa. La sua visione dell’essere degli sportivi.

“Non so se ci fa o ci è. È rimasta male perché non è possibile che dica d’essere contenta. È assurdo, quest’intervista è surreale. Io rabbrividisco”.

Caterina Balivo l’ha voluta come ospite nel suo salotto Rai, così da offrirle la possibilità di spiegare. La prima cosa che dice, a distanza di mesi, è che effettivamente ci è andata giù pesante. Queste le sue parole. C’è però un motivo dietro tanta foga.

“Io ho una mia esperienza da atleta agonista. Prepariamo le Olimpiadi in quattro anni e sono anni di sacrifici. Anche grazie allo star male e alle sofferenze, scaturite dall’aver perso una gara, riusciamo in seguito a vincere. La sofferenza è dunque importantissima e non volevo si mandasse il messaggio del ‘va bene tutto’”.

L’educazione: ritorno al passato

In molti hanno attaccato Elisa Di Francisca al tempo, sottolineando quanto fosse importante che le nuove generazioni provassero a liberarsi di certi pesi. Vincere a ogni costo. La vittoria è l’unica cosa che conta. Il secondo classificato è il primo dei perdenti. Si tratta di messaggi che non appartengono a Benedetta Pilato, evidentemente. Ciò non deve spingere altri a puntarle contro il dito.

Esiste però un problema nella nostra società, ritiene l’ex schermitrice. Qualcosa che trova inaccettabile, anche in quanto madre: “Non volevo passasse il messaggio del ‘va bene tutto e che bello, siamo tutti felici’”.

A La Volta Buona spiega d’averla chiamata il giorno seguente, chiarendosi con la giovane atleta. Sono anche giunte delle scuse, che però stridono leggermente: “Le ho chiesto scusa se ho urtato la sua suscettibilità”. Diciamo che si poteva fare meglio.

In veste quasi di educatrice, ha voluto “mettere luce su una piaga di oggi”. Ha due figli e non vorrebbe veder rispecchiati in loro certi atteggiamenti, nello sport e in altri campi: “Se mio figlio torna a casa felice e contento dopo aver preso 2 in matematica, c’è qualcosa che non va. Torniamo un po’ alle punizioni e al provare sofferenza, che serve da motore per vincere e far bene”.

Con una scelta di vocaboli non eccellente, Elisa Di Francisca parla di spirito di sacrificio, importante in ogni campo. Nulla viene offerto su un piatto d’argento, certo, ma è importante saper riconoscere il valore dei propri sforzi, anche quando non si primeggia. Nessun dietrofront, dunque. È stata in gran parte fraintesa e ora, dice, ci pensa molto di più prima di parlare. Anche perché ha capito che “la verità non se la meritano tutti”.