Troppo stanche e stressate per fare sesso? Come recuperare le energie (e la voglia)

Nei periodi di stress, il desiderio sessuale inevitabilmente cala. È colpa dei pensieri, del carico mentale e degli ormoni che il cervello produce. Vediamo insieme come gestire la situazione e recuperare una vita sessuale più serena

Foto di Alfonsa Sabatino

Alfonsa Sabatino

Lifestyle e Sex editor

Da anni ricopre la professione di giornalista pubblicista e ufficio stampa, come freelancer. Di recente, sta esplorando il mondo dei podcast, per dare nuova forma ai suoi approfondimenti. Per DiLei si occupa di sessualità, benessere e lifestyle.

Il cervello è considerato il primo organo sessuale e non a caso. È proprio da qui che partono le risposte agli stimoli; qui vengono prodotti gli ormoni che poi giocano più o meno a favore della nostra predisposizione al piacere o allo scontro. Si tratta di una grande danza in cui ogni parte dell’organismo ha un ruolo bel determinato. Se il cervello recepisce bene le informazioni, a cascata il corpo risponde con una buona lubrificazione, con odori che richiamano l’accoppiamento, con capezzoli turgidi in lei o l’erezione in lui. Ma se, per qualsiasi motivo, dal cervello non partono i giusti comandi, allora la coreografia corale salta e il corpo non risponde.

Sesso e stress: quale relazione

Il motivo per cui i periodi di stress e preoccupazione sono poco appaganti e incisivi a livello sessuale, di attrazione e desiderio è scientificamente provato. La spiegazione sta infatti nell’organismo ed è fisiologica. Lo stress provoca la produzione di cortisolo, l’ormone della chiusura, che porta a depressione e calo del desiderio appunto. L’iperproduzione di cortisolo abbassa i livelli di testosterone, ormone che comanda la libido di lei e di lui. Insomma è matematico: se il cervello percepisce malessere, manda segnali di emergenza e blocco.

Troppi pensieri per lasciarsi andare

Oltre ad un corpo che chiude le porte all’intimità, il carico mentale e le preoccupazioni non facilitano il piacere. Una testa piena di pensieri è incapace di lasciarsi andare totalmente al godimento e all’orgasmo. È chiaro ormai che sia per lui che per lei l’apice del piacere sia possibile solo con una mente sgombera, libera, capace di lasciarsi abbandonare alla petite mort (così è anche definito l’orgasmo in francese).

Inoltre, una persona che vive un periodo di instabilità e insicurezza difficilmente è in pace e presente. Predilige la solitudine alla condivisione; si sente brutta e stanca sia mentalmente che fisicamente. Al contrario, nelle fasi di soddisfazione e realizzazione si è molto più sicure e lanciate verso una sessualità travolgente. Questo vale per tutti e tutte, nessuno escluso.

Un campanello di allarme

Generalmente quando lo stress arriva a condizionare negativamente la relazione di coppia e la sfera sessuale, significa che ha già fatto altri “danni”, più a livello individuale. Arrivare a letto in modo svogliato, senza entusiasmo e con la fretta di finire per andare a occuparsi di altro vuol dire aver già raggiunto uno stato di agitazione e insoddisfazione personale, causa di malessere. Allora la sessualità è solo un campanello di allarme, come altri, che dovrebbe aiutarci a vedere chiaro per capire meglio quale sia il reale problema.

Quando il sesso è la soluzione

A dire il vero, però, tanti usano il sesso proprio come antistress e antidepressivo. Cercano il godimento, che sia in coppia o con la masturbazione, per rasserenarsi e alleggerire la mente. Durante il piacere infatti si produce ossitocina, ormone che facilita il rilassamento, la distensione e il sonno; dopamina, uno degli ormoni della felicità, responsabile della sensazione di gratificazione e appagamento; endorfine, un antidolorifico naturale, con effetto antidepressivo e stimolante dell’umore. Secondo uno studio della Northumbria University (UK) condotta su 115 uomini e 250 donne, sono di più gli uomini a combattere l’ansia con il sesso e il porno, mentre le donne si butterebbero sul cibo.

Cosa fare quando lo stress mina la sessualità

I consigli per evitare che lo stress arrivi sotto le lenzuola sono quelli da seguire per eliminare il problema alla radice. Le preoccupazioni minano la sessualità perché ci sono, invece bisognerebbe imparare a ridimensionarle, se non a eliminarle proprio. I nostri consigli allora sono:

1. Provare a identificare la causa dello stress, se è interna o esterna alla coppia. Individuarla è il primo passo verso la risoluzione;

2. Parlare con il partner dei pensieri che abbiamo e dello stato di inquietudine che ci lascia meno ricettive e aperte all’intimità e alla condivisione. Proviamo a capire insieme quale ruolo ha il sesso nella coppia e se c’è qualcosa di migliorabile negli equilibri. Senza senso di colpa o giudizio perché può capitare di vivere momenti bui e in coppia ci dovrebbe essere sostegno reciproco, senza accuse;

3. Volersi bene e migliorare le proprie condizioni di vita. Significa coccolarsi: mangiare bene, vedere delle amiche, prendersi cura di sé, fare sport e anche concedersi qualche regalo, per tornare a piacersi e a godere delle piccolo gioie del quotidiano;

4. Chiedere aiuto, senza vergogna. Spesso si è in stallo e basta un intervento esterno per vedere in modo lucido e chiaro sia il problema che la soluzione.

Consigli pratici per coltivare una sessualità felice, nonostante lo stress

Purtroppo però lo stress esiste e le preoccupazioni ci perseguitano, ciclicamente. Vivere rimanendone escluse è un grande privilegio dell’età infantile, pressoché impossibile da adulte. Allora alleniamoci per conviverci, anche in coppia.

Se il carico mentale è dovuto ai troppi impegni e all’impossibile conciliazione lavoro/famiglia, impariamo a delegare e chiediamo aiuto al partner perché sia anche lui/lei a occuparsene. Trasformiamo quegli impegni, rendendoli più piacevoli: la spesa al mercato con le amiche seguita da una bella tisana di chiacchiere non è meglio delle corse tra le corsie di un supermercato? O pulire casa non potrebbe essere meno pesante con la nostra musica preferita di sottofondo?

In coppia anche cerchiamo la leggerezza: proviamo ad evadere, con una cena fuori o un weekend da turisti. Stacchiamo tutto, telefono, mail e cervello e condividiamo momenti spensierati. Proviamo a ritrovare piacere nel corpo, nel gioco, provochiamoci e cerchiamoci con cura e attenzione, perché davvero anche il sesso possa essere l’antidoto.