Chi ha tradito una volta tradirà ancora? L’infedeltà spiegata dalla psicologa

Perché si tradisce? E cosa induce a rifarlo? Parliamone con una psicologa psicoterapeuta e cerchiamo di capire insieme i motivi che portano al tradimento (anche ripetuto)

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Giulia Farsetti

Giornalista e Sex Editor

Giornalista e Social Media Manager, da sempre ama scrivere, creare contenuti e raccontare storie. Da anni studia e scrive di benessere e sessualità. Gestisce diversi profili social e, da brava Vergine, adora organizzare tutto alla perfezione… Con immancabili evidenziatori colorati!

Pubblicato: 20 Aprile 2024 10:00

Tradire una volta significa tradire in ogni relazione? Beh, magari fosse così semplice rispondere con un “sì” o un “no” a questa domanda. Nonostante detti popolari e studi, ne abbiamo parlato con la psicologa e psicoterapeuta Bianca Rossi per conoscere più a fondo alcune dinamiche e motivazioni che stanno alla base del tradimento (sporadico o ripetuto nel tempo e nelle relazioni).

I motivi per cui si tradisce

Non c’è un’unica motivazione che porta una persona a tradire: ci sono, infatti, vari fattori che possono scatenare un tradimento. A prescindere dal motivo, tradire porta inevitabilmente a delle conseguenze, spesso dolorose legate alla fiducia o alla fine di una relazione, altre rare volte più positive, rafforzando la coppia che si unisce dopo la tempesta. Certamente, un tradimento è un’azione che porta a delle conseguenze per entrambi i partner e per la coppia, a prescindere dai motivi per cui viene fatto. Ma quali sono le motivazioni più comuni che possono portare a un tradimento?

Insoddisfazione

«L’insoddisfazione nella coppia è la motivazione più comune: si va a cercare attenzioni o ciò che manca in un’altra persona», spiega la Dottoressa Bianca Rossi, «in questo caso, non necessariamente si lascerà il partner, ma si otterrà quello che si desidera da un’altra persona e potrebbe anche garantire di vivere meglio con il partner e nella famiglia, proprio perché si è raggiunto ciò che si desiderava, anche se all’esterno della coppia».

Ci si può sentire trascurati o, magari, dopo un lungo periodo subentra una sorta di “noia” che ci porta a non essere appagati dal rapporto di coppia e si va a ricercare negli altri quello che manca nella coppia.

Cambiano i bisogni

Crescere insieme a un’altra persona porta a condividere emozioni, esperienze e bisogni che possono cambiare nel tempo e non necessariamente cambiare nello stesso modo. Da una diversa prospettiva di visione e di necessità, possono scaturire varie emozioni di tristezza o insoddisfazione; legato al motivo principale precedentemente descritto, anche in questo caso si tende a tradire per colmare un vuoto o un bisogno nato da esigenze non appagate o non corrisposte.

Rabbia e vendetta

Un altro dei motivi che porta al tradimento è mosso dalla rabbia e dalla voglia di vendicarsi:  sofferenza, delusione o rabbia possono scatenare emozioni di vendetta. La reazione a queste emozioni può portare al tradimento, quasi una sorta di rivalsa più nei confronti di se stesse che dell’altra persona, una sorta di cerotto su una ferita all’orgoglio e all’amor proprio.

Il nuovo che avanza

Che si tratti di desiderio sessuale o di innamoramento, ci si può avvicinare a un’altra persona per attrazione fisica o emotiva e sentimentale. Spesso questo avvenimento non viene vissuto in modo sereno perché entrano in campo sensi di colpa o la paura di far soffrire (o di soffrire).

Se tradisco una volta, tradirò per sempre?

Nel 2016 è stato eseguito uno studio pubblicato l’anno successivo sulla rivista Archives of Sexual Behaviour: la ricerca ha analizzato il comportamento di 484 partecipanti e i loro rapporti sentimentali. Ai volontari è stato chiesto se sospettassero di essere stati traditi o di aver mai tradito durante le loro storie d’amore. I risultati hanno dimostrato che le persone che hanno tradito durante la loro prima storia d’amore, erano maggiormente (3 volte di più) propense a rifarlo, rispetto a chi, invece, era rimasto fedele.

Ma è davvero così “semplicistico”?

«Ci sono molti aspetti da considerare: solitamente, quando si ha una modalità consolidata di tradimento è probabile che alla base ci sia una difficoltà emotiva, relazionale, sessuale e personale a mantenere un rapporto monogamo, a investire non solo sulla sfera sessuale, ma anche su quella affettiva ed emotiva con una persona soltanto», spiega la dottoressa Rossi.

Quindi possiamo identificare, in modo molto generale, due tipologie di tradimento: una che riguarda un’insoddisfazione di base con il partner (e tutto quello che ne consegue) e una legata più a un modo di vivere la relazione basato su esperienze passate e come viene concepito il rapporto relazionale. «Se tendo a tradire in tutte le relazioni che vivo, indicativamente non sarà perché sono insoddisfatta tutte le volte, ma perché mi manca qualcosa a livello emotivo-affettivo o perché non mi sento sicura nell’investire a lungo termine con una persona o, ancora, perché voglio garantirmi una via d’uscita: le motivazioni sono tantissime e dipendono dalle storie di vita di ogni persona» conclude la dottoressa Rossi.

La differenza tra le due tipologie di tradimento, quindi, riguarda il tipo di motivazione, ma anche il modo di approcciarsi alla vita relazionale: nel primo caso, in cui si tradisce sporadicamente, è possibile circoscrivere il momento e l’accaduto e sarà più mirato capire il motivo che ha portato una persona a tradire il partner, come ci spiega la dottoressa Rossi. Nell’altro caso, quello legato a una sorta di ripetitività del tradimento sarà, probabilmente, qualcosa di più complesso perché si dovrà andare a indagare nel passato della persona, al rapporto con se stessa e a quello con gli altri.

 

Fonti

Studio pubblicato su Archives of Sexual Behaviour

Psicologa e psicoterapeuta Bianca Rossi