Tenolisi: cos’è, come funziona, complicanze

La tenolisi è un intervento chirurgico volto a ripristinare la mobilità di un tendine che è stato limitato da aderenze, cicatrici o danni post-traumatici

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Ivan Shashkin

Medico

Medico appassionato di immunologia ed ematologia con interesse e esperienza in ambito di ricerca.

Pubblicato: 24 Aprile 2024 11:29

La tenolisi è una procedura chirurgica caratterizzata dalla pulizia del tendine dalle aderenze circostanti che impediscono il suo regolare scorrimento. Le aderenze si possono presentare in seguito ad un trauma oppure ad un intervento chirurgico. Di solito, si parla di tenolisi a carico degli estensori e flessori delle dita. In questo caso i tendini sono limitati nello scorrimento e questo può causare importanti limitazioni funzionali.

Cos’è la tenolisi

La tenolisi è una procedura medica chirurgica che viene effettuata sui tendini che presentano delle aderenze che non ne consentono lo scorrimento fisiologico. Questa condizione provoca dolore e una marcata riduzione della funzionalità. Per questo è necessario intervenire chirurgicamente.

L’intervento di tenolisi consente di ottenere buoni risultati, ma è consigliabile effettuare sia prima sia dopo l’operazione delle sedute di fisioterapia. L’ideale è operarsi dopo aver recuperato il più possibile l’articolarità con una buona qualità dei tessuti molli circostanti. Il post chirurgico riveste un ruolo fondamentale. Entro 24-48 ore va iniziata la fisioterapia che è molto impegnativa, ma non dolorosa. Gli esercizi vanno eseguiti più volte al giorno. Il paziente, dunque, verrà istruito dal fisioterapista per imparare a ripetere i movimenti a casa. Importante, anche la cura della cute suturata e la prevenzione dell’edema.

Cosa permette di trattare la tenolisi

In alcuni casi anche un gesto semplice come quello di piegare un dito può risultare doloroso. Spesso la possibilità di muovere le dita viene data per scontata. Si tratta di un gesto che si impara sin da piccoli e che ci consente di afferrare le cose, mangiare, scrivere, guidare e fare molto altro. In certe situazioni però tutte queste attività risultano impossibili a causa del dolore. Questo accade nei soggetti in cui le dita vengono colpite da un’infiammazione.

La tenolisi ha come scopo quello di trattare la tenosinovite stenosante dei flessori delle dita. Questa malattia è conosciuta anche come dito a scatto ed è un disturbo di tipo infiammatorio che interessa in particolare i tendini flessori delle dita, circondati dalla guaina sinoviale che crea un canale dentro cui scorrono. La guaina consente ai tendini di piegarsi e di estendersi, rendendo semplice il movimento delle dita. Se la guaina si infiamma la membrana diventa più spessa e il canale si restringe con la conseguenza che il tendine non riesce più a muoversi liberamente.

Il più delle volte, la differenza fra un dito sano e uno con tenosinovite stenosante dei flessori non si coglie immediatamente. Ad un primo sguardo, infatti, anche il dito malato può sembrare sano. Quando, però, il paziente prova, da una posizione di chiusura, ad estendere il dito si accorge che c’è qualcosa che non va. Questo, infatti, non risponde al comando e rimane piegato, stendendosi solo applicando una grande forza. Il gesto è accompagnato da un intenso dolore e, in alcuni casi, il dito può bloccarsi.

La patologia colpisce in particolare gli adulti con un’età compresa fra i 40 e i 60 anni. L’incidenza è maggiore nei soggetti di sesso femminile e in alcuni casi il dito a scatto può presentarsi anche nei bambini con un’età fra i 6 mesi e i 2 anni. Negli adulti la condizione interessa pollice, anulare e medio, mentre nei pazienti più piccoli è il pollice a bloccarsi in flessione. Sono più suscettibili ad ammalarsi di tenosinovite stenosante dei flessori le persone che compiono delle attività ripetitive.

Prognosi della tenolisi

La tenolisi dei flessori è una procedura chirurgica mirata a liberare i tendini dalle aderenze, consentendo il completo ripristino della funzionalità delle dita e migliorando i movimenti articolari. Durante il periodo di convalescenza, che può estendersi per alcuni mesi, è essenziale seguire un programma di fisioterapia e riabilitazione prescritte dal medico, che può includere esercizi specifici e terapie fisiche mirate. Nonostante il paziente debba evitare sforzi eccessivi, sarà in grado di iniziare a muovere le dita in modo corretto già nelle prime fasi del post-operatorio.

Complicanze

La tenolisi, generalmente, non comporta complicanze significative. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle eventuali rare complicanze, tra cui la rottura del tendine, la comparsa di rigidità del dito e il rischio di infezioni. È fondamentale segnalare tempestivamente al medico eventuali sintomi o segni di complicazioni per garantire una gestione adeguata e tempestiva.

Esami e preparazione della tenolisi

Prima di sottoporsi alla tenolisi, il paziente sarà sottoposto a una serie di esami diagnostici, tra cui l’esame radiografico e l’ecografia, al fine di valutare con precisione la gravità della patologia e pianificare il trattamento più appropriato. Inoltre, il medico fornirà indicazioni specifiche su come prepararsi per l’intervento chirurgico, comprese eventuali restrizioni dietetiche o modifiche allo stile di vita necessarie prima dell’operazione.

Fonti bibliografiche: