Cos’è la congiuntivite, quali sono le cause e quali i rimedi

Occhi arrossati, gonfi, che lacrimano, possono essere spia di una delle diverse forme di congiuntivite. Scopri quali sono, come trattarle e prevenirle.

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Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

Ogni giorno cogliamo la varietà di colori, movimenti, forme, di tutto ciò che ci circonda grazie agli occhi, uno dei cinque organi di senso. L’occhio è costituito da tante e diverse parti, una funzionale all’altra: ecco perché un’infiammazione, come la congiuntivite, può compromettere la sua funzionalità. In generale, si tratta di una condizione che non esita in problematiche visive a lungo termine, ma una diagnosi tempestiva e un trattamento opportuno aiutano a ripristinare la buona salute e funzionalità degli occhi ed evitano che la patologia si diffonda.

Che cos’è la congiuntivite

Quando la congiuntiva, ovvero uno strato sottile di tessuto che ricopre la parte interna della palpebra e quella anteriore del bulbo oculare è interessata da un’infiammazione, si parla di congiuntivite. I vasi sanguigni della congiuntiva si gonfiano, diventando più visibili: per questo motivo, la parte bianca dell’occhio assume un colore rossastro. La congiuntiva ha la funzione di proteggere gli occhi dai corpi estranei e dai microrganismi e viene lubrificata dalla secrezione proveniente dalle ghiandole lacrimali e dalle ghiandole palpebrali.

La congiuntivite è una malattia oculare ed è molto frequente. Può colpire uno o entrambi gli occhi, e può essere classificata, in base alla durata, in due forme diverse:

  • acuta;
  • cronica.

Tipologie di congiuntivite

Esistono diverse tipologie di congiuntivite, ciascuna con le proprie caratteristiche, dunque con specifici sintomi, cause e trattamenti. Nel dettaglio, si possono riconoscere:

  • congiuntiviti infettive;
  • congiuntiviti allergiche;
  • congiuntiviti irritative.

Quali sono le cause della congiuntivite

Le congiuntiviti infettive sono causate da un’infezione da parte di un microrganismo. Molteplici patogeni possono portare allo sviluppo di una congiuntivite: batteri, virus (nella maggior parte dei casi è l’adenovirus, ma anche altri come il virus della varicella e quello dell’herpes simplex), miceti o da patogeni responsabili malattie sessualmente trasmissibili come, ad esempio, la gonorrea.

La congiuntivite può essere scatenata da un meccanismo allergico, in questo caso si parlerà di congiuntivite allergica. In questo caso il contatto con un allergene (pollini o altri) scatena un’infiammazione.

Tra queste possiamo riconoscere la congiuntivite allergica acuta, allergica stagionale, allergica perenne e la cheratocongiuntivite primaverile. Spesso sono associate alla presenza di rinite e può colpire maggiormente i soggetti con altre forme di allergie in atto, tra cui anche quelle alimentari.

La congiuntivite gigantopapillare è una forma particolare di congiuntivite allergica, correlata all’uso di lenti a contatto o di protesi oculari. In questo caso l’infiammazione interessa la congiuntiva palpebrale, ovvero la superficie interna delle palpebre.

Le congiuntiviti irritative sono causate dal contatto con sostanze irritanti. Possono verificarsi a seguito del contatto della congiuntiva con delle sostanze chimiche (cloro, saponi), ma anche per via della presenza di corpi estranei nell’occhio. Altre cause riconducibili a questa tipologia di congiuntivite è l’esposizione prolungata al sole, correnti d’aria, fumo (compreso quello passivo).

Quali sono i sintomi della congiuntivite

La congiuntivite è una di quelle condizioni che di certo non passa inosservata per via della sintomatologia ben visibile e del fastidio percepito dal paziente. I sintomi più comuni che possono manifestarsi in caso di congiuntivite, la cui frequenza varia in base alla causa scatenante, sono:

  • sensibilità alla luce;
  • prurito;
  • occhi arrossati;
  • gonfiore delle palpebre;
  • presenza di secrezioni appiccicose di color giallastro (tipiche della congiuntivite infettiva);
  • sensazione di sabbia negli occhi;
  • aumento della lacrimazione;
  • vista offuscata;
  • starnuti e secrezione nasale.

Nel dettaglio, la congiuntivite allergica può riguardare entrambi gli occhi, produrre prurito intenso, lacrimazione, occhi gonfi ed essere associata ai sintomi tipici delle allergie, quali starnuti e gola irritata.

La congiuntivite batterica porta spesso alla formazione di secrezioni purulente che possono provocare difficoltà ad aprire gli occhi al mattino. La congiuntivite virale invece, inizia coinvolgendo un solo occhio per poi estendersi (nella maggior parte dei casi) anche all’altro in pochi giorni; inoltre, può manifestarsi con i sintomi tipici dell’influenza e del raffreddore.

Diagnosi della congiuntivite

La diagnosi di questa infiammazione viene eseguita dall’oculista a seguito di una visita specialistica. Grazie al supporto di strumenti specifici, viene valutata l’eventuale presenza della congiuntivite, come anche di lesioni e di eruzioni cutanee nella regione pericoculare. È importante agire fin da subito e intraprendere la terapia adeguata al fine di trattare la patologia.

Come abbiamo visto, infatti, ci sono diverse forme e individuare la tipologia corretta è determinante. Allo stesso modo, la diagnosi consentirà di escludere la possibile presenza di malattie oculari che si manifestano con una sintomatologia simile a quella della congiuntivite.

Qualora si trattasse di congiuntivite infettiva, il medico potrebbe richiedere l’esecuzione del tampone congiuntivale: viene prelevato un campione della secrezione che viene sottoposto ad analisi per individuare la causa esatta dell’infezione.

Come si trasmette la congiuntivite

Le congiuntiviti virali sono caratterizzate da una spiccata velocità di diffusione e si trasmettono attraverso il contatto diretto o indiretto con le secrezioni infette dell’occhio. Per questo motivo, in caso di infezione (anche sospetta), si consiglia di non toccare l’occhio sano con le mani che poco prima sono entrate in contatto con l’occhio infetto, di non condividere asciugamani o altra biancheria e di evitare contatti personali stretti.

Tra i soggetti che più facilmente possono contrarre la congiuntivite ci sono i bambini: spesso non prestano attenzione all’igiene personale e, essendo in contatto con altri bambini, viene agevolata la trasmissione di microrganismi.

Quali sono i trattamenti della congiuntivite

L’infezione viene curata in base alla causa scatenante. Per la congiuntivite allergica, lo specialista può prescrivere l’assunzione di farmaci come:

  • antinfiammatori;
  • corticosteroidi;
  • antistaminici;
  • decongestionanti.

La congiuntivite infettiva virale, spesso si risolve in autonomia in circa due settimane. L’infezione provocata da un virus, viene spesso trattata con una terapia di supporto, mentre quella di origine batterica viene curata con degli antibiotici in forma di collirio. Allo stesso modo, è importante:

  • evitare l’uso di lenti a contatto durante l’infezione e non utilizzare lenti impiegate in precedenza perché potrebbero essere infette (soprattutto nel caso di lenti a contatto mensili);
  • non strofinare gli occhi ed evitare di toccarli, specie se le mani non sono ben pulite;
  • applicare delle gocce oculari ad azione lubrificante;
  • pulire le secrezioni degli occhi con del cotone in modo delicato, meglio ancora con delle garze apposite.

La congiuntivite gigantopillare, causata quasi sempre dall’uso di lenti a contatto, si risolve cessando di indossarle. Una visita oculistica può aiutare ad indagare circa il tipo di lente più adatto all’occhio per evitare lo sviluppo di questa condizione clinica.

La congiuntivite irritativa è causata dalla presenza di un corpo estraneo o dal contatto di sostanze chimiche con l’occhio. Nel caso di contatto con un agente chimico, è bene rivolgersi tempestivamente presso il pronto soccorso oculistico, avendo cura di portare con sé il flacone della sostanza che è entrata in contatto con l’occhio, in modo da ricevere l’assistenza più opportuna. I prodotti chimici corrosivi possono procurare danni importanti e permanenti. alla vista. In caso di contatto con un corpo estraneo, è bene effettuare un delicato lavaggio con acqua fisiologica e, se i sintomi persistono, è opportuno rivolgersi al pronto soccorso oculistico per la rimozione dello stesso.

Complicazioni della congiuntivite

In genere, questa infiammazione non comporta conseguenze a lungo termine, se trattata correttamente. Ci sono casi, però, in cui possono presentarsi delle complicazioni con relative ripercussioni sulla vista o su altri organi, sia nei bambini sia negli adulti. Tra queste rientrano:

  • cheratite;
  • emorragia congiuntivale;
  • otite media, ovvero un’infezione dell’orecchio medio;
  • meningite, che può essere di natura batterica o virale;
  • setticemia, una condizione causata dalla presenza di batteri nel sangue.

I neonati, inoltre, possono sviluppare una grave forma di congiuntivite di tipo batterico al momento del parto. Nello specifico, i batteri presenti nel canale vaginale della mamma possono passare al bambino e provocare questa forma di congiuntivite che deve essere trattata immediatamente, per evitare che il neonato subisca seri danni alla vista.

Come prevenire la congiuntivite

Trattandosi di un’infiammazione in alcuni casi trasmissibile, è bene prendere delle precauzioni per limitarne la diffusione. Ecco cosa fare:

  • non strofinare l’occhio infetto e poi toccare l’altro;
  • non toccare/usare asciugamani e cuscini di altre persone;
  • lavare spesso le mani con acqua e sapone o con un gel a base alcolica, soprattutto prima della pulizia e dell’applicazione di lenti a contatto, colliri o pomate sugli occhi;
  • non utilizzare cosmetici scaduti, appartenenti ad un’altra persona o impiegati quando gli occhi erano infetti;
  • detergere bene i pennelli per il trucco e le custodie per le lenti a contatto;
  • non esporsi a lungo al sole, a radiazioni, al fumo, a correnti d’aria. Se non è possibile farlo, è preferibile indossare degli occhiali, specie in caso di impieghi lavorativi che lo richiedono;
  • lavare la biancheria ad una temperatura di minino 50°;
  • evitare il contatto diretto con saponi o prodotti che possono provocare allergia;
  • ridurre il più possibile l’esposizione ai pollini, chiudendo ad esempio le finestre, evitando di fare sport all’aperto, lavandosi i capelli con una certa frequenza;
  • mantenere gli ambienti di casa puliti, facendo arieggiare spesso e passando l’aspirapolvere di frequente;
  • evitare arredi come tappeti, divani imbottiti o moquette che possono trasformarsi con facilità in un ricettacolo di polvere.

In conclusione, la congiuntivite è un’infiammazione a carico di uno o di entrambi gli occhi che può essere di natura infettiva, allergica o irritativa. La prima è contagiosa, le altre possono dipendere dal contatto con allergeni o dalla presenza di corpi estranei. La congiuntivite viene trattata in modo efficace con la terapia idonea indicata dallo specialista. A tal fine è fondamentale identificare la causa esatta che ne ha provocato l’insorgere.

Pur trattandosi di un’infezione comune, che frequentemente si risolve in breve tempo, è bene prendere delle precauzioni per prevenirne l’insorgenza o per evitare di contrarre quelle di origine batterica e virale. In caso di sintomi come quelli descritti sopra o se si sospetta la presenza di una congiuntivite, è bene rivolgersi ad uno specialista; specie se i sintomi persistono o se l’occhio è entrato in contatto con detergenti aggressivi o con corpi estranei che possono aver leso le sue strutture.

 

Fonti bibliografiche