Bambini a tavola: come ridurre i rischi del soffocamento da cibo

Quali sono gli alimenti più pericolosi e cosa fare per ridurre il rischio di soffocamento da cibo per i bambini

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Il rischio di soffocamento nei bambini

Il rischio di soffocamento nei bambini non è raro e non va sottovalutato. Secondo il Ministero della Salute, infatti, rappresenta una delle principali cause di decesso nei bambini con meno di tre anni d’età e, seppur in misura ridotta, gli incidenti per soffocamento restano elevati fino ai quattordici anni. Il pericolo resta comunque maggiore per i bimbi tra zero e quattro anni a causa del diametro ridotto delle vie aeree e dalla loro forma, ma anche perché da piccoli la dentizione non è completa, si ha meno coordinazione nel masticare e deglutire e si ha la tendenza a distrarsi mentre si mangia, dando poca attenzione al cibo.

Sempre secondo i dati forniti dal Ministero, ogni anno in Europa sono ben 500 i bambini che perdono la vita in questo modo, mentre gli incidenti totali che richiedono l’ospedalizzazione sono un migliaio l’anno solo nel nostro Paese. Si stima che l’incidenza reale, contando gli episodi che si risolvono grazie all’intervento dei familiari siano circa 80mila l’anno. Un bambino può rischiare il soffocamento per ingestione di corpi estranei di vario tipo, come piccoli oggetti o parti di giocattoli, ma nella maggioranza dei casi è proprio il cibo a provocare il soffocamento. Tra gli alimenti maggiormente a rischio troviamo le ossa di pollo di piccole dimensioni, le lische del pesce, le noccioline e i semi. La pericolosità dipende però da dimensioni, forma a anche dalla consistenza dell’alimento, quindi anche cibi apparentemente innocui come carne e würstel tagliati a rondelle possono in realtà essere molto rischiosi.

Gli alimenti più pericolosi

Il rischio di soffocamento è maggiore quando si consumano cibi con determinate caratteristiche. In particolare, risultano più pericolosi alimenti troppo piccoli o troppo grandi come arachidi, nocciole, semi, legumi, pop corn o anche pezzi di frutta e verdura di grandi dimensioni. Rappresentano un rischio anche tutti i vegetali difficili da masticare per via della forma come gli acini d’uva, i pomodorini interi, le olive, le mozzarelline oppure che presentano un piccolo nocciolo difficile da separare dalla polpa, come le ciliegie.

Anche gli alimenti tagliati a rondelle non sono adatti ai bambini, perché potrebbero essere aspirati e occludere la faringe: è il caso di carote, wurstel e altri cibi affettati. Oltre alla forma e alle dimensioni, attenzione anche alle consistenze: alimenti duri o fibrosi, appiccicosi e collosi o mollicci, possono essere un problema. Ne sono esempi i formaggi fusi e il burro di arachidi che possono occludere le vie aeree, cibi difficili da masticare come il sedano e alimenti che si comprimono facilmente come caramelle gommose e marshmallow che, se aspirati, si adattano alla faringe impedendo il passaggio dell’aria.

Come ridurre i rischi

Per ridurre i rischi di soffocamento da cibo non basta che ci sia un adulto a sorvegliare i bambini mentre mangiano, anche se supervisione durante i pasti resta fondamentale. Di estrema importanza è il modo in cui vengono preparati e serviti gli alimenti. In particolare, i cibi andrebbero cotti fino a che non diventano morbidi e per alcuni alimenti è opportuno tagliarli in pezzi piccoli oppure tritarli o grattugiarli. Ecco qualche esempio:

  • uva, olive, pomodorini e altri alimenti tondeggianti andrebbero tagliati in piccoli pezzi e serviti senza semi
  • carote, zucchine, wustel e altri cibi cilindrici vanno tagliati a listarelle e poi in piccoli pezzi, mai a rondelle
  • i legumi vanno cotti a lungo e schiacciati
  • carne e pesce vanno serviti ben cotti e morbidi, tagliati in pezzi piccoli e privati di ossa, lische, filamenti e nervature
  • i cereali in chicchi vanno tritati in modo fine

In linea generale, i pezzi di cibo dovrebbero essere di circa cinque millimetri e alcuni alimenti sono sconsigliati fino all’età di quatto-cinque anni: è il caso di arachidi e altra frutta secca e semi, caramenlle dure o gommose, gelatine, marshmallow, pop corn.

Oltre a scegliere cibi e metodi di preparazione adatti all’età del bambino, ci sono poi delle semplici regole comportamentali da seguire per ridurre il rischio di soffocamento. I bambini dovrebbero mangiare in un ambiente rilassato, privo di distrazioni, seduti a tavola con la schiena dritta; non bisognerebbe offrire cibo ai bimbi mentre giocano, corrono, sono distratti da altre attività o piangono. È importante anche non forzare i piccoli a mangiare e insegnare loro a masticare lentamente e a deglutire solo dopo aver masticato con cura. Ovviamente non bisogna mai lasciare i bambini da soli mentre mangiano: la supervisione di un adulto è indispensabile per prevenire il soffocamento ma anche per poter intervenire nel caso in cui il cibo vada di traverso. Esistono corsi di primo soccorso pediatrico rivolti a chi accudisce bambini per imparare le manovre di disostruzione delle vie aeree: seguire uno di questi corsi e imparare le semplici manovre che consentono di liberare le vie respiratorie dal cibo può letteralmente salvare la vita del bambino in caso di soffocamento.

Fonti bigliografiche

Ministero Della Salute, Linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo