Melatonina contro Parkinson e Alzheimer

La melatonina impedisce alla cellula sana di morire, ecco quali sono i motivi e gli effetti per cui è efficace per la terapia del Parkinson e dell'Alzheimer negli anziani

La melatonina impedisce la morte delle cellule celebrali. Per ottenere una terapia efficace del Parkinson e dell’Alzheimer negli anziani bisogna considerare che la melatonina si rivela un vero e proprio elemento cardine, poiché assicura un notevole funzionamento delle cellule del cervello. Perché può essere rischiosa e quali sono gli effetti? Ogni qualvolta si verifica un abbassamento di melatonina nel sangue di un soggetto, potrebbe aumentare il rischio di tumori o disturbi relativi al suo stato cognitivo e psicofisico.

Sintomi come tensione, nervosismo, ansia, irritabilità, potrebbero essere la causa principale dell’abbassamento di melatonina nel sangue. La melatonina realmente efficace non è quella tradizionale, ma dev’essere composta da idrogeno e adenosina. Questo aspetto è fondamentale, poiché rispecchia esattamente la melatonina presente nel sangue. La sua funzione principale dunque è proprio quella di agire sulle cellule celebrali impedendone la morte. Ma a cosa è dovuta tale attività svolta dalla melatonina?

Ciò si verifica grazie alla presenza di tre molecole, che danno origine ad un adenosin-monofosfato. Queste molecole, posizionate una sopra l’altra, formano un adenosin-trifosfato. Questo processo è la fonte principale della vita e l’assenza di questa funzione provoca la fine dell’attività delle cellule del cervello. La melatonina si rivela particolarmente efficace perchè è in grado di agire ovunque, anche senza la presenza di recettori. La morte delle cellule celebrali può essere causata inoltre da una insufficienza di ATP (adenosina trifosfato). In questo caso, la melatonina agisce sull’ATP conducendolo all’interno della cellula sana ed impedendo la fine della sua funzione.

La melatonina dunque oltre ad essere un’efficace terapia per la cura del Parkinson e dell’Alzheimer, consente anche di fortiticare il DNA e di conseguenza, rinforzare il sistema immunitario.