Gonorrea: come si riconosce, incubazione e cure

Le infezioni sessualmente trasmissibili possono essere asintomatiche o manifestare alcuni sintomi. Ecco come riconoscere la gonorrea e quali cure adottare.

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Conoscere per prevenire: ecco un’arma potente ed efficace, utile per evitare non solo lo sviluppo di diverse patologie, ma anche di numerose infezioni, come quelle sessualmente trasmesse.

Tra queste rientrano:

  • la gonorrea;
  • l’HIV;
  • la sifilide;
  • l’infezione da Herpes genitale;
  • l’infezione da Chlamydia, altamente contagiosa e capace di provocare danni a lungo termine sulla salute, se non vengono intrapresi dei trattamenti adeguati;
  • l’infezione da Papillomavirus.

A causarle sono virus, batteri, funghi parassiti che possono essere trasmessi a livello sessuale quando si entra in contatto con liquidi organici infetti come ad esempio sangue, saliva, sperma e secrezioni vaginali. Oltre ad interessare una buona fetta della popolazione mondiale, le infezioni sessualmente trasmissibili, come la gonorrea, spesso non danno segnali allarmanti o possono essere asintomatiche.

Tra i possibili campanelli d’allarme ci sono però bruciore, prurito o perdite dalle mucose genitali. Da non sottovalutare è il rischio concreto di trasmettere l’infezione al partner, seppur inconsapevolmente. Questo accade soprattutto in caso di rapporti sessuali (di qualsiasi tipo) non protetti. Solo in Italia, nel 2018, l’incidenza della gonorrea è stata di 1,5 casi per 100.000 abitanti.

Che cos’è la gonorrea

La gonorrea è un’infezione trasmessa a livello sessuale ed è causata dall’azione del batterio Neisseria gonorrhoeae. Si tratta di una delle infezioni sessualmente trasmissibili di tipo batterico più diffuse a livello globale, subito dopo la clamidia. Il batterio in questione viene appunto trasmesso a seguito di rapporti sessuali (compresi quelli orali e anali) causando infezioni cervicali, uretrali, ma anche del retto o nella faringe. Tuttavia, non si può contrarre la gonorrea se:

  • ci si bacia, abbraccia o ci si tiene per mano;
  • si usa il bagno di un altro individuo;
  • si inalano goccioline di saliva provenienti da uno starnuto o da un colpo di tosse;
  • si condividono oggetti, utensili, cibo, di altre persone.

La gonorrea può colpire indistintamente uomini e donne e se non trattata fin da subito, può portare ad alcune complicanze.

Quali sono i sintomi della gonorrea

La gonorrea, come anche altre malattie sessualmente trasmissibili, spesso non dà segnali specifici. Oltre il 50% delle donne e il 20% circa degli uomini non presentano sintomi. Tuttavia, anche se non si conoscono i tempi precisi di incubazione di questo batterio, i sintomi possono iniziare a farsi sentire indicativamente dopo 1-7 giorni dal momento dell’infezione. La gonorrea trasmessa tramite un rapporto anale, spesso non comporta sintomi.

I sintomi nelle donne

Se si manifesta l’uretrite, le donne possono avvertire bruciore o avere difficoltà nella minzione. Un’altra condizione che potrebbe verificarsi è la cervicite. In questo caso, i segnali a cui prestare attenzioni sono:

  • prurito;
  • dolore durante o dopo i rapporti sessuali;
  • secrezioni di colore giallo-verdastro;
  • dolore addominale;
  • minzione dolorosa.

I sintomi negli uomini

L’uretrite può verificarsi anche negli uomini con segnali come secrezioni purulenti di colore giallo-verdastro, ma anche difficoltà nell’urinare e bruciore.

Se la trasmissione avviene per via di un rapporto orale invece, la gonorrea può causare faringite sia nelle donne che negli uomini; oppure si può sviluppare una congiuntivite in caso di accidentale contatto tramite mani infette.

La gonorrea può colpire anche queste parti del corpo:

  • gola, causando lo sviluppo di linfonodi ingrossati;
  • occhi. In questo caso si può manifestare una certa sensibilità alla luce, dolore in questa area del viso, presenza di pus in uno o in entrambi gli occhi;
  • articolazioni. Si possono verificare sintomi come calore nell’area dell’articolazione colpita, gonfiore, rossore;
  • retto. Macchie di sangue che restano sulla carta igienica, secrezione, sono alcuni dei segnali spia di gonorrea.

Diagnosi della gonorrea

Proprio perché il più delle volte la gonorrea è asintomatica, è bene agire mettendo in atto norme di prevenzione. Può essere quindi utile effettuare delle visite periodiche di controllo per monitorare la presenza o meno di questa infezione. In questo modo, non solo si evitano fastidiose complicanze, ma si limita la trasmissione del batterio al partner, in particolare se si ha intenzione di non utilizzare le dovute protezioni.

La diagnosi della gonorrea avviene attraverso esami come l’isolamento culturale, test di laboratorio molecolari che si basano sull’amplificazione degli acidi nucleici, esame microscopico con colorazione di Gram. Gli esami vengono eseguiti su sangue o tampone cervicale e vaginale nella donna, tampone uretrale nell’uomo. Per confermare o meno l’esito di faringite viene impiegato l’isolamento culturale, mentre se si sospetta un’infezione al retto è necessario eseguire una rettoscopia.

In caso di positività, anche il partner deve sottoporsi al test di riferimento per confermare o meno la presenza di infezione da gonorrea. Si può riprendere ad essere sessualmente attivi, in media dopo una settimana o comunque al termine della terapia farmacologica. Sarà lo specialista a fornire informazioni più dettagliate, in considerazione anche dell’eventuale presenza di complicazioni.

Parlare con il proprio medico se si hanno dei dubbi o dei sospetti circa la possibilità di aver contratto un’infezione comune, come la gonorrea, potrebbe causare un po’ di imbarazzo e spingere ad ignorare la situazione, specie se i sintomi non sono evidenti. Al contrario, è davvero fondamentale discuterne apertamente con il proprio medico: questa costituisce inoltre un’ottima strategia per salvaguardare il successo della terapia e la salute del proprio partner.

Gonorrea in gravidanza: quali rischi?

La gonorrea rappresenta un’infezione che può essere trasmessa dalla mamma al futuro nascituro al momento del parto. L’infezione può infatti essere contratta dalla gestante durante la gravidanza e provocare parto prematuro o un’infezione che colpisce liquido amniotico e membrane fetali. Se trasmessa al feto invece, la gonorrea può causare l’insorgenza di congiuntivite agli occhi. In virtù di questo, è importante che la futura mamma si sottoponga a tutti gli accertamenti medici in caso di sintomi o sospetta infezione da gonorrea.

Quali sono le complicazioni della gonorrea

Questa infezione non regredisce in modo autonomo, anzi può portare ad alcune complicazioni se trascurata a lungo. Ad esempio, se contratta in gravidanza, potrebbe provocare un parto pretermine o potrebbe anche essere trasmessa al bambino durante il parto. Allo stesso modo, la gonorrea se contratta da una donna può provocare l’insorgenza della Malattia infiammatoria pelvica; mentre, una delle complicanze più diffuse se contratta da un uomo, è l’epididimite, un’infiammazione che interessa epididimo (un insieme di tubicini che trasportano gli spermatozoi dal testicolo fino al dotto deferente) e testicoli e che si manifesta tramite gonfiore e dolore.

L’infiammazione dei testicoli e dell’epididimo può causare infertilità, quando non trattata tempestivamente e nel modo corretto. L’infertilità, sia nelle donne che negli uomini, costituisce un’altra complicazione. La malattia infiammatoria pelvica può invece portare alla presenza di cicatrici sulle tube, fattore che aumenta il rischio di complicanze.

In aggiunta, i pazienti con diagnosi di gonorrea possono contrarre o trasmettere con più facilità il virus HIV.

Quali sono i trattamenti della gonorrea

Il trattamento della gonorrea prevede quasi sempre una terapia farmacologica prescritta dal medico. Nello specifico, possono essere assunti farmaci specifici, considerando le condizioni fisiologiche e di salute del paziente. Se contratta da una donna in dolce attesa ad esempio, il medico valuterà gli eventuali farmaci da somministrare. In caso di positività al virus della gonorrea, anche il partner deve sottoporsi a terapia medica. Ad oggi, la gonorrea è curabile, anche se è stata riscontrata una buona resistenza di alcune forme a molti antibiotici.

In generale, per evitare ulteriori contagi, coloro che sono risultati positivi alla gonorrea devono astenersi dall’avere rapporti sessuali fino a quando non si sarà conclusa la terapia. In aggiunta, è bene ricordare che, essersi infettati una volta non indica che non si potrà contrarre la gonorrea nuovamente.

La gonorrea è un’infezione con buona prognosi se il paziente segue le indicazioni mediche; al contrario, un trattamento intrapreso molto tempo dopo aver ricevuto la diagnosi, potrebbe aver generato alcune complicazioni.

Come prevenire la gonorrea

È possibile prevenirla se, durante i rapporti sessuali, si adottano delle precauzioni finalizzate ad evitare il contagio. Una delle funzioni dell’impiego del profilattico è proprio quella di arginare le infezioni sessualmente trasmissibili, in particolar modo se si cambia spesso partner e non si è a conoscenza del suo stato di salute. Inoltre, è consigliabile evitare di impiegare dispositivi sessuali non lavati adeguatamente che possono aumentare le possibilità di contagio.

In genere per ridurre il rischio di contrarre l’infezione è necessario:

  • avere un solo partner o limitarne il numero;
  • non avere rapporti sessuali non protetti se si è appena conosciuto il partner;
  • non avere rapporti sessuali se si sospetta che l’altro abbia un’infezione;
  • fare il test della gonorrea se si hanno sospetti e se poco tempo prima si è avuto uno o più rapporti sessuali non protetti;
  • assicurarsi che il preservativo non sia scaduto e che sia integro prima del suo utilizzo;
  • identificare i partner con cui si sono avuti rapporti e metterli al corrente dell’infezione;
  • ricevere una diagnosi precoce, che consente di giocare d’anticipo evitando che l’infezione venga trasmessa ad altri.

In conclusione, la gonorrea è un’infezione che prima ancora di essere trattata con un’adeguata terapia, può essere evitata mettendo in atto alcuni accorgimenti semplici, ma efficaci. Se si sospetta di aver contratto l’infezione o se si manifestano i sintomi descritti sopra, è bene avvertire il proprio medico: una diagnosi precoce può infatti scongiurare lo sviluppo di complicanze.

 

Fonti bibliografiche: