Ecocolordoppler transcranico: preparazione e quando fare l’esame

L'ecocolordoppler transcranico è un esame diagnostico che utilizza ultrasuoni Doppler, utile per identificare ostruzioni, aneurismi o altre anomalie vascolari cerebrali

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Carlotta Dell'Anna Misurale

Medico

Laureata in Medicina, appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

Pubblicato: 30 Aprile 2024 09:29

L’ecocolordoppler transcranico rappresenta una procedura diagnostica che utilizza ultrasuoni per visualizzare le arterie cerebrali e valutare il flusso sanguigno all’interno del cranio. Viene spesso eseguito in complemento all’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici a riposo per fornire una mappatura più completa della circolazione cerebrale, soprattutto quando ci sono indicazioni di anomalie vascolari o di problemi di flusso sanguigno. Questa tecnica si rivela fondamentale anche nella rilevazione del forame ovale pervio (PFO), un difetto cardiaco congenito che si può manifestare nell’età adulta.

Cos’è l’ecocolordoppler transcranico e a cosa serve

Lo studio Doppler transcranico (TCD) delle arterie cerebrali è ampiamente adottato sia in contesti ambulatoriali che ospedalieri. Questo esame si effettua applicando una sonda a bassa frequenza (≤2 MHz) sullo scalpo del paziente, posizionata su specifiche finestre acustiche (cioè su diversi punti strategici del cranio). Ciò consente di osservare i vasi arteriosi intracranici, di misurare la velocità del flusso cerebrale e di identificarne le variazioni in diverse condizioni fisiopatologiche.

Una delle applicazioni più rilevanti del TCD in ambito ambulatoriale è la rilevazione degli shunt destro-sinistro, particolarmente significativi nella cosiddetta “embolia paradossa”. Questa condizione è spesso legata alla pervietà del forame ovale, che è una causa frequente di ictus criptogenetico (ossia di causa sconosciuta) in pazienti sotto i 55 anni.

L’impiego del TCD si estende anche a numerosi ambiti neurologici. È utilizzato per identificare alcune stenosi vascolari intracraniche e per riconoscere condizioni critiche come il vasospasmo in seguito a emorragie subaracnoidee, il danno cerebrale traumatico e la morte cerebrale. Questa metodica offre inoltre la possibilità di valutare la pressione intracranica e di studiare la reattività vasomotoria cerebrale, elementi fondamentali per il monitoraggio e la gestione delle patologie cerebrovascolari.

Questo specifico esame si rivolge a pazienti che necessitano di una valutazione accurata della circolazione cerebrale, ma anche a coloro che presentano alterazioni della comunicazione intracardiaca e/o artero-venosa polmonare.

Generalmente questo esame non è molto comune: al giorno d’oggi ci sono opzioni diagnostiche più precise e che dipendono meno dall’esperienza dell’operatore.

Preparazione e svolgimento dell’ecocolordoppler transcranico

Per eseguire l’ecocolordoppler transcranico, come per qualunque altra prestazione sanitaria, sarà necessaria la preliminare autorizzazione da parte del paziente allo svolgimento dell’esame; il paziente sarà informato sulle modalità di svolgimento dell’esame e su eventuali rischi da parte del medico competente.

Per eseguire l’ecocolordoppler transcranico non sarà necessario eseguire alcun tipo di preparazione, così come non servirà presentarsi a digiuno. Va sempre fatto presente al medico che prescrive l’esame e a colui che lo esegue uno stato accertato o presunto di gravidanza.

Come prima cosa, il paziente verrà fatto accomodare su un lettino ecocardiografico in posizione seduta o supina; qui, tramite l’inserimento di un’ago-cannula, gli verrà iniettato per via endovenosa il liquido di contrasto ecocardiografico, ricavato miscelando della soluzione fisiologica a piccole quantità d’aria.

Il paziente dovrà collaborare attivamente all’esame, eseguendo quella che in gergo viene definita “manovra di ponzamento” o “manovra di Valsalva” e che consiste in una compressione addominale da effettuarsi per circa dieci secondi.

Il risultato dell’esame sarà una ricostruzione computerizzata del flusso sanguigno, la cui immagine appare colorata di rosso e di blu. L’interpretazione dell’esame deve necessariamente essere realizzata da un medico competente, il quale sarà in grado di identificare le eventuali problematiche presenti.

Controindicazioni e rischi

L’ecocolordoppler transcranico è un esame veloce (circa 30 minuti), innocuo e privo di alcun effetto collaterale.

Sono stati però segnalati rari casi in cui, a seguito dell’esame, si siano verificate ipotensione, sudorazione e tachicardia, probabilmente derivanti dalla tensione provata dal paziente che si sottopone all’esame e non dall’esame in sé (reazione vaso-vagale).

Fonti bibliografiche: