L’ecocolordoppler transcranico rappresenta una procedura diagnostica che utilizza ultrasuoni per visualizzare le arterie cerebrali e valutare il flusso sanguigno all’interno del cranio. Viene spesso eseguito in complemento all’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici a riposo per fornire una mappatura più completa della circolazione cerebrale, soprattutto quando ci sono indicazioni di anomalie vascolari o di problemi di flusso sanguigno. Questa tecnica si rivela fondamentale anche nella rilevazione del forame ovale pervio (PFO), un difetto cardiaco congenito che si può manifestare nell’età adulta.
Indice
Cos’è l’ecocolordoppler transcranico e a cosa serve
Lo studio Doppler transcranico (TCD) delle arterie cerebrali è ampiamente adottato sia in contesti ambulatoriali che ospedalieri. Questo esame si effettua applicando una sonda a bassa frequenza (≤2 MHz) sullo scalpo del paziente, posizionata su specifiche finestre acustiche (cioè su diversi punti strategici del cranio). Ciò consente di osservare i vasi arteriosi intracranici, di misurare la velocità del flusso cerebrale e di identificarne le variazioni in diverse condizioni fisiopatologiche.
Una delle applicazioni più rilevanti del TCD in ambito ambulatoriale è la rilevazione degli shunt destro-sinistro, particolarmente significativi nella cosiddetta “embolia paradossa”. Questa condizione è spesso legata alla pervietà del forame ovale, che è una causa frequente di ictus criptogenetico (ossia di causa sconosciuta) in pazienti sotto i 55 anni.
L’impiego del TCD si estende anche a numerosi ambiti neurologici. È utilizzato per identificare alcune stenosi vascolari intracraniche e per riconoscere condizioni critiche come il vasospasmo in seguito a emorragie subaracnoidee, il danno cerebrale traumatico e la morte cerebrale. Questa metodica offre inoltre la possibilità di valutare la pressione intracranica e di studiare la reattività vasomotoria cerebrale, elementi fondamentali per il monitoraggio e la gestione delle patologie cerebrovascolari.
Questo specifico esame si rivolge a pazienti che necessitano di una valutazione accurata della circolazione cerebrale, ma anche a coloro che presentano alterazioni della comunicazione intracardiaca e/o artero-venosa polmonare.
Generalmente questo esame non è molto comune: al giorno d’oggi ci sono opzioni diagnostiche più precise e che dipendono meno dall’esperienza dell’operatore.
Preparazione e svolgimento dell’ecocolordoppler transcranico
Per eseguire l’ecocolordoppler transcranico, come per qualunque altra prestazione sanitaria, sarà necessaria la preliminare autorizzazione da parte del paziente allo svolgimento dell’esame; il paziente sarà informato sulle modalità di svolgimento dell’esame e su eventuali rischi da parte del medico competente.
Per eseguire l’ecocolordoppler transcranico non sarà necessario eseguire alcun tipo di preparazione, così come non servirà presentarsi a digiuno. Va sempre fatto presente al medico che prescrive l’esame e a colui che lo esegue uno stato accertato o presunto di gravidanza.
Come prima cosa, il paziente verrà fatto accomodare su un lettino ecocardiografico in posizione seduta o supina; qui, tramite l’inserimento di un’ago-cannula, gli verrà iniettato per via endovenosa il liquido di contrasto ecocardiografico, ricavato miscelando della soluzione fisiologica a piccole quantità d’aria.
Il paziente dovrà collaborare attivamente all’esame, eseguendo quella che in gergo viene definita “manovra di ponzamento” o “manovra di Valsalva” e che consiste in una compressione addominale da effettuarsi per circa dieci secondi.
Il risultato dell’esame sarà una ricostruzione computerizzata del flusso sanguigno, la cui immagine appare colorata di rosso e di blu. L’interpretazione dell’esame deve necessariamente essere realizzata da un medico competente, il quale sarà in grado di identificare le eventuali problematiche presenti.
Controindicazioni e rischi
L’ecocolordoppler transcranico è un esame veloce (circa 30 minuti), innocuo e privo di alcun effetto collaterale.
Sono stati però segnalati rari casi in cui, a seguito dell’esame, si siano verificate ipotensione, sudorazione e tachicardia, probabilmente derivanti dalla tensione provata dal paziente che si sottopone all’esame e non dall’esame in sé (reazione vaso-vagale).
Fonti bibliografiche:
- Antonello D’Andrea, Juri Radmilovic, Donato Mele, Giovanna Di Giannuario, Massimiliano Rizzo, Marco Campana, Lucia Riegler, Alessia Gimelli, Georgette Khoury, Stefano Strano, Antonella Moreo, Eco-color Doppler transcranico: metodologia e utilità nello studio del forame ovale pervio nell’ictus criptogenetico
- Policlinico Gemelli, L’ecocolordoppler transcranico: a cosa serve, come si svolge e quanto dura
- Società Italiana di Diagnostica Vascolare, Procedure operative per indagini diagnostiche vascolari