Avete mai sentito il termine iGobba? Sappiate che non si tratta di un neologismo senza significato, quanto piuttosto di una parola che esprime quanto e come le posizioni viziate cui costringiamo il capo e il collo possono incidere sul dolore da cervicale. Perché in moltissimi casi dietro al male che si concentra alla parte alta della schiena, con conseguente contrazione dei muscoli, non ci sono vere e proprie lesioni quanto piuttosto posizioni viziate mantenute nel tempo, movimenti impropri, riposo insufficiente, addirittura masticazione non efficiente se si coinvolge l’articolazione temporo-mandibolare.
Steve August ha coniato il termine iGobba proprio per spiegare come e quanto può essere nocivo (ovviamente alla lunga) per la schiena mantenere quella posizione innaturale che viene assunta ogni volta che controlliamo il telefono o l’iPad. E quindi a ricordarci quanto una postura sbagliata possa metterci a rischio.
Ricordate: la testa di un adulto pesa in media tra i 4,5 e i 5 chili, ma quando la incliniamo in avanti di 60 gradi, come succede leggendo sul cellulare, il collo deve sopportare un peso pari a 27 chilogrammi. Provate a dire che non si fa fatica. Ecco, quindi, qualche regola per aiutare a prevenire e contrastare il dolore da cervicale.
Indice
Curare la cervicale, come fare senza i farmaci
- Ginnastica “intelligente”. Esistono esercizi specifici che consentono di “mobilizzare” in maniera adeguata la parte muscolare dolente. Per la parte alta della colonna vertebrale, ad esempio, può essere utile svolgere regolarmente esercizi di stretching sia attivo che passivo, oppure abituandosi a semplici movimenti. Per tentare di liberarsi dal fastidioso dolore che blocca il collo ed è quasi sempre legato ad uno stato di tensione dei muscoli basta fare come Totò. Spostando lateralmente, anteriormente e all’indietro il collo, con movimenti lenti e rilassati e senza forzare, si possono ottenere ottimi risultati.
- Yoga e/o Pilates. Per chi non è abituato a muoversi ricordiamo che gli esercizi yoga sono utili per chi soffre di mal di schiena, perché favoriscono il rilassamento e l’afflusso di sangue ai muscoli. Attenzione: non pensate che ci sia da lavorare solamente nell’area del collo. È l’intera dinamica della schiena che va controllata. Il Pilates in questo senso facilita il giusto allineamento della spina dorsale all’aumento del tono dei muscoli della fascia lombare, oltre che degli addominali e dei glutei.
- Attenti alla simmetria. Per proteggere la colonna, ed ovviamente aiutare il benessere anche nel tratto cervicale della spina dorsale, occorre sempre essere “simmetrici”. Cosa significa? Ad esempio, evitare di caricare lo zaino su una sola spalla e comunque evitare di fare sforzi che impegnano solamente un lato del corpo. Tra le corse cui fare attenzione in questo senso ci sono anche le scarpe. La funzionalità e il modo in cui le calzature ci consentono di mantenere gambe, colonna vertebrale e capo in posizione ottimale.
- Attenzione davanti al PC. Se si lavora al computer, o alla scrivania, meglio evitare di mantenere posizioni che possono influenzare il benessere della colonna, compreso il tratto cervicale. Ricordate che occorre tenere le braccia parallele alla colonna vertebrale. Per trovare la posizione giusta, mettete le mani sulla tastiera regolando il sedile (verso l’alto o verso il basso) fino a quando i gomiti formano un angolo di 90 gradi. E non tralasciate l’altezza degli occhi, fondamentale per una posizione del collo in scarico. Abituatevi a chiuderli ogni tanto. E quando li riaprite, ricordate che dovrebbero guardare al centro dello schermo.
- Masticate con cura. A volte, per il dolore da cervicale (che poi tale non è davvero) può essere importante andare dal dentista. Come mai? Perché digrignare i denti o comunque non masticare bene favorisce l’insorgenza di dolori al collo (e di mal di testa, oltre che di inspiegabili vertigini. Masticazioni rapide che non permettono il passaggio del cibo dagli incisivi fino ai molari, tensione emotiva che porta al bruxismo (la cattiva abitudine, spesso del tutto involontaria, di digrignare i denti), insufficiente igiene con “vuoti” prolungati nella dentatura che portano a modificare i normali rapporti tra arcata dentaria superiore e inferiore, col tempo, conducono alla sofferenza di muscoli e tendini preposti alla masticazione. E magari anche a dolori da cervicale.
Il consiglio finale
Fate attenzione allo stress. Se la cervicale rischia perché abbiamo cattive abitudini, sappiate che la tensione rischia di amplificare l’effetto del problema. Lo stress, specie se cronico, può favorire un’alterazione nel rapporto tra muscoli e tendini in prossimità delle vertebre. Soprattutto può condurre ad influire sulla presenza di un particolare composto, il cortisolo, nel sangue. Il risultato è che si può avere una minor resistenza al dolore. e la cervicale si lamenta!