Chi è Nacho Palau, il compagno di Miguel Bosè

Scopriamo chi è Nacho Palau, l'ex compagno di Miguel Bosè e padre dei suoi quattro figli

Nacho Palau è l’ex compagno di Miguel Bosè e padre dei suoi quattro figli: i gemelli Diego e Tadeo, e Ivo e Telmo, nati da madri surrogate.

Molto riservati e da sempre lontano dai riflettori Nacho Palau e Miguel Bosè hanno costruito una famiglia felice insieme ai loro quattro bambini. Per un lungo periodo hanno vissuto a Panama, dove il cantante si è trasferito per motivi di lavoro. Bosè non ha mai parlato apertamente della storia d’amore con Palau, solo qualche tempo fa aveva spiegato di essere innamorato e felice, svelando di aver trovato il suo equilibrio.

La coppia, legata dal 2011, quest’estate ha deciso di separarsi. Nacho Palau, che fa lo scultore, tornerà a Valencia, dove è nato, mentre Bosè ha annunciato tramite il suo profilo Facebook che resterà a vivere in Messico. La separazione ha stravolto non solo la vita dei due artisti, ma soprattutto quella dei bambini, che sono stati separati. Secondo quanto svelato da alcuni insider, il cantante 62enne resterà con i gemelli Diego e Tadeo, mentre Nacho Palau si trasferirà in Spagna con l’altra coppia di bambini, Telmo e Ivo.

Una decisione che ha sollevato moltissime polemiche, anche se i genitori hanno affermato che faranno in modo di tenere sempre in contatto i bambini con lunghe conversazioni tramite Skype.

Sette anni fa Bosé aveva svelato con un post sui suoi profili social l’arrivo nella sua vita dei due gemelli Diego e Tadeo, nati da un utero in affitto. Due anni dopo, durante un’intervista rilasciata alla celebre rivista spagnola Shangay, aveva confessato di essere diventato padre per la seconda volta: “Non ho due figli, ma quattro – aveva svelato orgoglioso -. A sette mesi dalla nascita di Diego e Tadeo sono arrivati altri due gemelli, Ivo e Telmo”.

Qualche tempo fa, in un’intervista a Gioia, Miguel Bosè si era definito un padre severo. “Sono un padre severo e preciso, ma dolce – aveva detto -. I bambini hanno bisogno dell’autorità, per loro è un rifugio. Se sono in difficoltà, lì si possono riparare. Per il resto, mi sciolgo. E mi chiedo come ho fatto a vivere senza di loro”.