Cambio dell’armadio, i trucchi per evitare le insidie di stagione

Vesciche ai piedi, mal di schiena, raffreddore: i consigli per organizzare l'armadio ed evitare i piccoli disturbi durante il cambio di stagione

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Le bizzarrie meteorologiche non sono ancora terminate. E la primavera stenta ad impossessarsi del cielo, visto che le nubi sono ancora presenti e con esse vento e piogge. Ma l’epoca del cambio di stagione è già iniziata. Le più previdenti hanno già provveduto a rimettere nell’armadio cappotti, giacconi ed indumenti per sostituirli con indumenti più leggeri, ma per altre l’operazione di “rinnovamento” di vestiti scarpe ed accessori in vista della bella stagione non è ancora iniziata.

Eppure, con le giornate che si allungano e le temperature che si alzano, arriva anche il via libera all’utilizzo di scarpe leggere e aperte, magliette, gonne corte, pantaloni attillati. Ma come fare in modo che questa necessità non vada a cozzare con il benessere, esponendoci a piccoli malanni, dagli assalti dei virus respiratori che certo non mollano fino ai dolori legati al cambio di calzature con scarpe meno “comode”?

Qualche consiglio arriva da Assosalute, che indica semplici accorgimenti per rispondere a queste necessità. Senza dimenticare che proprio nel cambio di stagione occorre prestare attenzione ai comportamenti. Ad esempio è meglio iniziare il cambio di stagione lontani da giornate di stress intenso, cercando di organizzarsi rispetto all’impegno richiesto. E conviene sempre areare gli ambienti per non accumulare gli acari della polvere sulle superfici e procedere con una pulizia profonda dell’armadio. Da vuoto, le operazioni di pulizia saranno molto più rapide e semplici, quindi è meglio approfittare.

Occhio a scarpe nuove e tacchi troppo alti

Se avete acquistato scarpe, non indossatele per lunghe passeggiate nel tentativo di renderle immediatamente “pronte”. Il piede ha bisogno di adattarsi alla calzatura, quindi, se si procede al cambio di stagione, bisogna sempre ricordare che qualsivoglia tipo di scarpa, dai tacchi alti ai mocassini, alle ballerine nuove e rigide, ai sandali di tendenza, la prima volta può diventare motivo di vesciche ai piedi, specie se non si usano le calze. Quindi, per evitare ulteriori problemi, meglio non utilizzare le scarpe nuove troppo a lungo e per lunghi tragitti. In caso compaiano le vesciche, il consiglio è quello di usare calzature comode che evitino ulteriori frizioni sulla parte lesa, che va pulita con cura e senza mai “bucare” la vescica, per evitare il rischio di possibili infezioni.

Si sa, i tacchi hanno il loro fascino, ma vanno utilizzati con moderazione, poiché, specie se troppo alti, possono trasformarsi in un boomerang per la salute, non solo dei piedi ma anche dell’apparato muscolo-scheletrico. Non tutti, infatti, sanno che questo tipo di scarpa tende a modificare la struttura della colonna vertebrale, causando mal di schiena. Inoltre, proprio i tacchi potrebbero aumentare il rischio di andare incontro a una borsite, ovvero un’infiammazione che interessa una “borsa”, un piccolo sacco che si trova tra muscoli e/o tendini all’interno di un’articolazione, spesso degli arti inferiori.

Questo può accadere proprio perché i tacchi modificano la camminata e la postura, obbligando il corpo a un adattamento che, se protratto nel tempo, può essere alla base di fenomeni infiammatori. Per prevenire l’insorgenza del problema, è importante seguire una semplice regola: tacchi sì, ma non particolarmente alti, anche per evitare il rischio di inciampi e sgraditi incidenti.

Attenzione agli sbalzi termici e alle vene

L’abbiamo visto. Ad anomale giornate di caldo fanno spesso seguito bruschi cali termici e colpi d’aria che possono causare raffreddore, mal di gola e, talvolta, qualche linea di febbre. Sebbene l’esposizione a una corrente d’aria fredda non sembri essere sufficiente, di per sé, a provocare disturbi, bisogna tener presente che il raffreddamento repentino delle vie respiratorie, come avviene, ad esempio, se si permane in un ambiente con aria condizionata troppo fredda, facilita l’ingresso nel nostro organismo di virus e altri microorganismi patogeni all’origine di raffreddore e di altri disturbi respiratori.

Inoltre, è sempre bene tenere a mente gli effetti di bruschi sbalzi di temperatura sull’apparato muscolare: se prendiamo freddo e non siamo coperti, ad esempio, potrebbe comparire un fastidioso torcicollo. I rimedi al torcicollo sono diversi e, nei casi di dolore e rigidità muscolare, è possibile ricorrere a farmaci ad azione antinfiammatoria o a miorilassanti muscolari. Attenzione anche ai pantaloni eccessivamente attillati. C’è il rischio di sfavorire la circolazione del sangue e quindi facilitare la sofferenza delle vene, specie se non c’è una sufficiente idratazione, si sta a lungo nella stessa posizione e si esagera con il sale che aumenta i rischi di ritenzione idrica.