Harry e Meghan Markle, la docu-serie è già flop: i critici

Il documentario non ha ancora una data di uscita, ma la critica ha già distrutto il progetto dei Duchi di Sussex, additati come ridicoli dopo il trailer

La serie Netflix di Harry e Meghan Markle ha già diviso il pubblico, prima ancora di andare in onda, e lo stesso sta avvenendo la critica che, a quanto pare, sta giudicando a scatola chiusa. La piattaforma di streaming sta puntando tantissimo sul documentario, che sarà una delle punte di diamante dell’offerta del 2023, ma i direttori di altre emittenti televisive e i critici tv sono in gran parte convinti che si rivelerà un flop. Un trailer è bastato per scatenare un caos mediatico, dunque chissà cosa accadrà dopo la sua uscita, l’impatto sarà enorme, nel bene e nel male.

La critica stronca “Harry & Meghan”

Non c’è ancora una data di distribuzione sulla piattaforma, eppure il trailer di Harry & Meghan, la serie dei Duchi di Sussex, ha già fatto perdere la testa a tutti. Se il pubblico si è subito diviso tra sostenitori e detrattori, lo stesso è avvenuto con la critica, anche se molti dirigenti di reti tv sono apparsi forse un pizzico invidiosi di aver perso un’occasione come questa per primeggiare negli ascolti. Perché, è inevitabile, tutti criticano il documentario ma nessuno se lo perderà.

Partiamo da chi stronca la scelta del documentario, e che, alla base, critica tutta la strategia comunicativa del Principe Harry e Meghan Markle. Jack Houghton, redattore digitale di Sky News Australia, è tra quelli che non sono rimasti molto impressionati dal trailer: “Ridicolo realizzare un documentario strappalacrime su come si diventa una principessa multimilionaria“. L’attacco è principalmente a Meghan, come se, il suo diventare membro della Famiglia Reale non avesse portato nessuna conseguenza negativa, ma solo maggiore ricchezza. “L’ho trovato terribilmente narcisistico” ha aggiunto il giornalista.

Il pensiero è anche quello di molti inglesi, che trovano surreale lamentarsi e stare male se si entra in una delle famiglie più importanti del pianeta. Non esistono problemi per una Principessa secondo l’opinione pubblica, come se la drammatica storia di Lady Diana non ci avesse insegnato nulla.

Altri critici tv hanno commentato che non ha senso scappare perché si è troppo pressati dalla stampa se poi si fa un documentario televisivo parlando della propria vita privata: non è anche questa una violazione della privacy? Altri ancora considerano fallimentare questa produzione, un inutile tentativo di fare guerra a William e Kate Middleton, ormai intoccabili.

Il documentario è l’unica chance dei Sussex per far sentire la propria voce

Il tanto atteso debutto della coppia su Netflix vede una parte della critica televisiva che li difende, capendo il potenziale mediatico di una scelta come questa, forse l’unica possibile per mettere fine alle voci, i gossip e le fake news sul loro conto: la loro serie in sei puntate è l’unica opportunità per loro di raccontare finalmente la propria storia.

Come ha spiegato a ITV Shola-Mos Shogbamimu, avvocatessa e attivista, il documentario è un’azione affermativa per dire la loro verità. L’avvocatessa ha contrastato la narrativa di chi li critica per la loro scelta di privacy: “Sedersi davanti a una telecamera e raccontare la propria storia senza intermediari non è una violazione della propria riservatezza, sono solo sciocchezze perché non volere che i paparazzi invadano la tua privacy non equivale a vivere da recluso e scomparire dalla scena pubblica”.

Shola-Mos Shogbamimu sostiene, dunque, che tutti i personaggi famosi hanno il diritto alla privacy così come quello di raccontarsi nel privato, nel modo da loro scelto. Un caso comune, specie negli Stati Uniti, dove molte star sfuggono dalla stampa e poi decidono quando e dove raccontarsi e fare chiarezza sulle notizie che li riguardano, se ne sentono il bisogno.