“Troppo datata”: Re Carlo infrange anche questa tradizione

L'incoronazione del Sovrano è sempre più vicina, e le prime indiscrezioni ci fanno scoprire le idee e i capricci di Carlo, che è pronto a cambiare tutto

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 6 Febbraio 2023 20:30

Tradizione e modernità si fonderanno nella cerimonia di incoronazione di Re Carlo, che sta infrangendo alcune tradizioni per portare avanti il suo progetto per una nuova Corona, più snella e economica. Le voci che si rincorrono, però, sono spesso contrastanti, e per un uso che si mette da parte, un altro, ancora più pretestuoso, viene riportato in auge. Ma se c’è una scelta su quale nessuno storcerà il naso, certamente è quella che riguarda il look del Sovrano per il suo grande giorno, che ha preso una decisione per distaccarsi dall’outfit, troppo datato, che gli era stato proposto dai sarti di corte.

Come si vestirà Re Carlo il giorno dell’incoronazione

Sarà pur vero che Re Carlo non avrà mai il carisma della Regina Elisabetta, ma sta cercando di seguire un percorso tutto suo, incentrato sulla modernità. Certamente anche lui ha alcune richieste bizzarre per la cerimonia di incoronazione (il prossimo 6 maggio), e non possiamo aspettarci che tutto lo sfarzo, i riti, le tradizioni, vengano cancellate all’improvviso e, forse, non sarebbe neanche giusto.

Ma le voci che arrivano dai bene informati, vicini allo staff reale, riportano notizie contrastanti: si parla di economia, e poi non si rinuncia a concerti disseminati nei vari palazzi, si parla di modernità ma tutto verrà fatto in pompa magna come l’ultima incoronazione di settant’anni fa, si parla di futuro, ma si strizza sempre l’occhio al passato.

Però, l’ultima indiscrezione, sembra aver messo tutti d’accordo, persino gli incontentabili sudditi inglesi: Re Carlo ha scelto personalmente il look per il grande giorno, interrompendo una tradizione lunga secoli. Infatti, addio calzoni e calze di seta e abbigliamento da Sovrano d’altri tempi. Tutto troppo datato, parola del Re in persona, che ha scelto, invece la sua uniforme da Ammiraglio delle Flotte.

Niente richiami al nonno, Re Giorgio VI, ma un sobrio outfit militare, con tanto di medaglie al valore. Il rapporto con ciò che è antico lo abbiamo visto già negli scorsi mesi, quando perse pubblicamente la calma per una penna stilografica che perdeva inchiostro. Fatto sta che, se questa opzione per il suo look è legittima, una nuova polemica è già dietro l’angolo.

La polemica per il trono di Re Carlo

Ed eccoci al discorso prima, il nuovo e l’antico, le dichiarazioni e le smentite, il risparmio e le spese folli. Infatti, in una Gran Bretagna piegata dalla crisi economica, in molti sono contrari all’incoronazione, una manifestazione che è vista solo come uno sperperare il denaro pubblico per un’istituzione che non si interessa ai problemi reali del paese,

Ne è la dimostrazione anche i fischi ricevuti da Kate Middleton, e la polemica per il suo nuovo progetto per la salute mentale dei più giovani, nel quale non si fa alcun riferimento a costi e spese che, diciamolo, gli inglesi in questo momento non si possono permettere.

Ma perché Re Carlo è di nuovo al centro delle lamentele? Se il momento dell’incoronazione si svolgerà sull’antica sedia usata da tutti i suoi predecessori, e fatta intagliare da Re Edoardo I nel 1296, lui e Camilla non siederanno sul trono di Elisabetta II e del Principe Filippo.

Infatti, entrambi avranno due troni nuovi di zecca, che sono stati preparati per l’occasione. Dunque, ancora denaro sperperato, per questa smania di modernità. Da Palazzo replicano che tutti i loro predecessori hanno avuto un nuovo trono. Però, forse, sfugge loro che siamo nel 2023, il mondo è cambiato, il Regno Unito è al collasso, e questa usanza avrebbe dovuto essere cancellata una volta per tutte, invece di altre rimosse solo per gettare fumo negli occhi.

Re Carlo, una ne fa e cento ne sbaglia, e la pazienza degli inglesi è finita.