Per Carlo è il primo Trooping the Colour da Re. Conosce a memoria tutte le tappe della manifestazione dato che prende parte all’evento da diversi anni, ma i festeggiamenti sono sempre stati dedicati alla madre Elisabetta II, mentre quest’anno sarà finalmente lui al centro della scena.
In realtà, l’anno scorso ha già fatto una prova generale facendo le veci della madre in occasione della parata: la regina allora novantaseienne aveva difficoltà a muoversi e le sue uscite erano state ridotte al minimo. In 70 anni di trono Elisabetta era mancata al Trooping the Colour soltanto un’altra volta per colpa di uno sciopero generale e correva l’anno 1955.
Indice
L’attentato ad Elisabetta II
Durante la parata lungo il Mall in occasione del Trooping the Colour nel 1981 la sovrana subì addirittura un attentato: un giovane sparò dei colpi a salve in direzione della regina; lei incolume riuscì a calmare subito la sua cavalla e a non creare panico tra la gente.
Uno degli eventi più importanti della monarchia britannica
Il Trooping the Colour che tradotto letteralmente significa “sfilata della bandiera” è una parata militare che si svolge ogni anno a Londra per festeggiare il compleanno ufficiale del sovrano.
Il sovrano festeggia due volte il compleanno
Carlo III è nato il 14 novembre ed Elisabetta II era nata il 21 aprile, ma la parata è fissata nel mese di giugno e dal 1959 è stato stabilito il sabato come giorno prescelto, così tutti i sovrani britannici, da Giorgio II a Carlo III, festeggiano due volte il loro compleanno.
La novità del 2023
Quest’anno c’è una novità o meglio un ritorno: Carlo III sarà a cavallo durante il Trooping the Colour. Sono trentasei anni che un monarca non partecipa alla parata cavalcando. Fino al 1986 la madre Elisabetta II prendeva parte alla parata cavalcando all’amazzone e l’ultima giumenta ad accompagnarla fu Burmese, regalatale dalla polizia canadese. Quando la cavalla andò in pensione, la regina decise di partecipare alla parata nella carrozza nera appartenuta alla sua trisavola, la regina Vittoria.
La parata militare
Questa tradizione che si tramanda da secoli e che è uno degli appuntamenti annuali più importanti della monarchia britannica nacque dall’esigenza di mostrare e far memorizzare le bandiere dei reggimenti ai soldati in modo che potessero riconoscerle durante le battaglie. Per far sì che le truppe conoscessero i colori del loro reggimento, era necessario mostrare più volte i colori e le insegne e così i giovani ufficiali marciavano tra i ranghi delle truppe allineate tenendo in alto il vessillo, da qui il termine “trooping”.
Il ruolo principale delle bandiere di un reggimento era quello di fornire un punto di raccolta sul campo di battaglia. Questo era di vitale importanza perché, senza le moderne comunicazioni, era fin troppo facile per le truppe perdere l’orientamento e separarsi dal proprio reggimento durante il conflitto, creando caos e smarrimento nei soldati. Riconoscere e riconoscersi nel “Colour” era ed è importante anche dal punto di vista emotivo: scaturisce un grande senso di orgoglio e appartenenza alla propria truppa.
La storia
L’inizio di questa sfilata militare sembra coincidere con il regno di Carlo II che va dal 1660 al 1685 e per le celebrazioni viene scelto il mese di giugno giacché di solito le condizioni metereologiche a Londra in quel mese fanno ben sperare, essendo come è noto una città piuttosto piovosa e fredda. Negli ultimi anni le temperature si sono alzate molto e alle prove generali del Trooping the Colour nei giorni scorsi alcuni soldati hanno avuto addirittura dei mancamenti dovuti al caldo.
Per il Trooping the Colour sfilano circa 1400 soldati, oltre 200 cavalli e 400 musicisti; i tamburi maggiori (Drum Majors) vestono divise ispirate a quelle dell’epoca di Carlo II.
L’abbinamento della parata militare con il compleanno del re venne deciso durante il regno di Giorgio II nel 1748. Il re successivo, Giorgio III, marito della ormai celebre regina Carlotta, fece diventare il Trooping the Colour una cerimonia annuale. Edoardo VII, figlio della regina Vittoria, che era nato a novembre, proprio come Carlo III, consolidò la scelta di giugno come mese ideale per la parata pensando alle condizioni metereologiche favorevoli.
Quando si dice che gli inglesi parlano sempre del tempo non è un’affermazione lontana dalla realtà, infatti tante manifestazioni e occasioni di vita pubblica sono condizionate inevitabilmente dal meteo.
Le forze armate
I reggimenti che sfilano al Trooping the Colour sono cinque storici, i Foot Guards: i granatieri (Grenadiers), i Coldstream, le guardie irlandesi (Irish Guards), le guardie gallesi (Welsh Guards) e le guardie scozzesi (Scots Guards).
Questi reggimenti insieme alla Household Cavalry, composta da Life Guards e Blue&Royals formano la Household Division che nel quotidiano si occupa di assicurare la sicurezza del sovrano, seguire tutto il cerimoniale delle visite di stato, l’apertura annuale del parlamento, gli eventi della famiglia reale e anche l’appuntamento immancabile per chi visita Londra: il cambio della guardia. Il colonnello in capo di tutti e sette i reggimenti è proprio il sovrano.
Il compleanno del sovrano
La parata si svolge nei pressi di St James’ Park, precisamente alla Horse Guards Parade, mentre il pubblico assiste all’evento sia lungo il Mall sia per i più fortunati, estratti a sorte, direttamente sulle tribune montate sulla piazza.
L’arrivo della famiglia reale segna l’inizio della cerimonia. La royal family segue l’evento dalle finestre al primo piano del Horse Guards Building.
Il reggimento che porta la bandiera ogni anno viene scelto a rotazione, quest’anno ad esempio saranno le Welsh Guards (guardie gallesi) ad avere l’onore. Dopo il reggimento scelto arriva il sovrano che ispeziona le truppe, poi i reggimenti iniziano a marciare con la banda musicale dell’esercito.
Al termine della parata i soldati sfilano con il sovrano per il ritorno a Buckingham Palace passando per il Mall, il viale principale che porta davanti alla facciata del palazzo, e poco dopo il re si affaccia al balcone con la royal family per salutare la folla e ammirare il passaggio della Royal Air Force nei cieli della capitale inglese.
Questo è ciò che accadeva fino a circa due anni fa, perché l’anno scorso la sovrana non era presente alla parata ma ha accolto i militari di ritorno affacciandosi al balcone insieme al cugino, il duca di Kent, e poco dopo sono apparsi accanto a lei soltanto i working royals – i membri della famiglia reale che lavorano per la corona – insieme ai figli.
Un affaccio molto diverso da quello a cui eravamo abituati: la famiglia al completo con cugini e nipoti, tutte le donne con cappellino e look colorati e tanti bambini, le nuove leve dei Windsor, che salutavano la folla con grande entusiasmo.
Il dress code
Il dress code viene suggerito direttamente sul sito ufficiale della Household Division: abito da giorno per gli uomini (giacca, cravatta e pantaloni) ed equivalente per le signore (vietati jeans, pantaloncini e sandali). Il personale militare in servizio può indossare l’uniforme da cerimonia (con medaglie), i cappelli sono facoltativi, ma caldamente consigliati.
Una mancanza incolmabile
Quest’anno sicuramente sarà percepito un grande vuoto: la mancanza di Elisabetta II è ancora molto sentita tra i britannici e gli appassionati della corona e viene avvertita ancora di più durante le occasioni ufficiali, proprio come il Trooping the Colour.