Re Carlo XVI Gustavo e Vittoria di Svezia evacuati: così si preparano alla guerra con la Russia

A Stoccolma, Re Carlo XVI Gustavo e la Principessa Vittoria partecipano a un’esercitazione militare simulando un attacco russo per testare la sicurezza dello Stato

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

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Per la prima volta dal 1990, la Svezia ha lanciato un’esercitazione di sicurezza a livello nazionale che ha coinvolto la Casa Reale, i membri del Parlamento, le forze armate e le agenzie governative.

L’esercitazione, condotta la scorsa settimana e svelata solo ora, ha simulato uno scenario di guerra con la Russia e ha richiesto l’evacuazione di Re Carlo XVI Gustavo e della Principessa Ereditaria Vittoria in una località segreta insieme ad altre figure chiave dello Stato, in una pratica progettata per garantire la continuità dello Stato in caso di crisi.

Lo svolgimento di questa provadi sicurezza è stato annunciato dallo stesso governo svedese e, come riportato dai media nazionali, avviene in un momento di crescenti tensioni in Europa a causa del conflitto in Ucraina e del processo di piena integrazione della Svezia nella NATO.

Per le autorità, questa mossa invia un messaggio chiaro: il Paese è pronto a difendere la propria sovranità e a proteggere i propri leader in caso di crisi.

Re Carlo XVI Gustavo e Vittoria di Svezia si preparano alla guerra

Tutto è iniziato alle 8:00 a Stoccolma, quando è stato simulato un attacco proveniente dalla Russia e sono state testate le capacità di risposta e coordinamento delle principali istituzioni statali.

Secondo il comunicato ufficiale rilasciato dal governo svedese, il protocollo di protezione della famiglia reale è stato attivato immediatamente dopo la conferma dell’attacco simulato. Sia il monarca che l’erede al trono sono stati trasferiti dalle loro posizioni abituali a bunker e centri di comando segreti.

Contemporaneamente, le unità Försvarsmakten sono state dispiegate in punti strategici del Paese. L’obiettivo principale era garantire la continuità dello Stato e mettere alla prova il processo decisionale in un contesto bellico, in cui il coordinamento tra Parlamento, Governo, Forze Armate e Casa Reale è essenziale.

A mezzogiorno, Carlo XVI Gustavo e la figlia Vittoria – che i sudditi sperano di vedere presto sul trono – hanno partecipato alla prima sessione di coordinamento istituzionale presso il centro di comando dell’esercito, insieme al Primo Ministro Ulf Kristersson, al Ministro degli Esteri Maria Malmer Stenergard e ad alti ufficiali militari.

Questo forum ha affrontato le misure necessarie per mantenere la sicurezza nazionale ed è stato preparato un discorso televisivo alla nazione, trasmesso dal bunker tramite telecamere e collegamento satellitare.

L’addestramento militare di Vittoria di Svezia

La 48enne Vittoria di Svezia, che sta ricevendo un addestramento militare dal 2024, ha svolto un ruolo particolarmente attivo, partecipando ad allenamenti tattici e di leadership. L’esercitazione è servita a rafforzare la sua preparazione come futuro capo di Stato in situazioni di crisi, nonché a valutare l’efficacia dei sistemi di comunicazione, delle catene di comando e della flessibilità istituzionale di fronte a un’emergenza.

Il training prevedeva attacchi simulati a infrastrutture critiche e ha messo alla prova la capacità di risposta congiunta di tutte le agenzie statali. Il comunicato ufficiale ha precisato che lo scenario presentato rappresentava “un grave sviluppo della situazione della sicurezza in Svezia e nella regione circostante”.

Al termine della giornata, intorno alle 19:00, il Re e la Principessa Ereditaria hanno partecipato a una sessione per esaminare i risultati e le lezioni apprese. La simulazione finale è consistita nella redazione e nella diffusione di una dichiarazione in svedese, inglese e russo, in cui la Svezia ha trasmesso un messaggio di determinazione nel difendere la propria sovranità e la propria preparazione nazionale a un potenziale conflitto.

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